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Emergenza rifiuti Tivoli, riparte la raccolta ma per le strade è ancora caos

Come mostrano alcune foto le frazioni del comune a Est di Roma sono ancora invase dalla 'monnezza'. Intanto arriva l'accordo per lo smaltimento: trattamento a Colfelice e conferimento a Roccasecca. Si impennano i costi di smaltimento

La raccolta dei rifiuti è ricominciata ma le strade di Tivoli non sono ancora lontane dall'emergenza. Se in molte zone della cittadina a Est di Roma i cumuli di 'monnezza' attorno ai cassonetti sono stati rimossi, come mostrano alcune fotografie scattate nella giornata di ieri altre zone sembrano ancora essere ostaggio dei cumuli di sacchetti di immondizia. La situazione è critica soprattutto nelle zone di Villa Adriana e Tivoli Terme. Si legge come didascalia alle immagini tratte da YouReporter che riportiamo di seguito: "Dopo sette giorni siamo ancora in fase critica. La raccolta è assolutamente insufficiente e in alcune zone di Villa Adriana e Tivoli Terme. Alcuni cassonetti vengono svuotati ma quanto (molto) è a terra rimane inevaso".

La raccolta però è ricominciata e sul fronte amministrativo è stata trovata una soluzione. Dopo la chiusura della discarica dell'Inviolata a Guidonia, dove per anni Tivoli, insieme ad altri 48 comuni del comprensorio, ha versato il proprio pattume, lo scorso 18 febbraio è stato trovato un accordo con la Saf spa, Società Ambiente Frosinone che gestisce un impianto di trattamento per i rifiuti a Colfelice, nel frusinate. Qui il tal quale (rifiuto non differenziato) prodotto da Tivoli verrà lavorato. Secondo quanto si apprende dal documento della Saf spa, il residuo degli impianti non andrà più in Emilia Romagna nella discarica di Sogliano Ambiente a Sogliano sul Rubicone ma nella discarica di Roccasecca.

La nota dolente per i cittadini arriva alla voce costi, con il nuovo contratto molto più alti rispetto al versamento di tonnellate di rifiuti non trattati nella discarica dell'Ecoitalia 87, società del gruppo Cerroni, a Guidonia. Qui la tariffa di conferimento, in base a quanto stabilito nel 2013, superava di poco i 50 euro a tonnellata. Ora l'addebito schizza a 178,15 euro più Iva. Di questi, 135, 15 euro sono per il conferimento nell'impianto di Colfelice a cui si aggiunge un addebito di 43 euro per lo smaltimento in discarica e i costi di trasporto. E l'ammontare “subirà delle variazioni” si apprende dal contratto “qualora si rendesse necessario conferire gli scarti ad un impianto finale di smaltimento diverso da quello indicato nella seguente nota”.

Accordo trovato quindi ma per le strade di Tivoli l'Asa ha appeso un manifesto che ha allarmato la cittadinanza. Nel manifesto che porta la data del 18 febbraio e la firma del presidente Carlo Valentini, la società di raccolta rifiuti informa i cittadini che in seguito alla chiusura di Guidonia “l'Asa Tivoli spa è attualmente impossibilitata ad effettuare la raccolta di rifiuti”. L'Asa invita così i cittadini a fare la raccolta differenziata.

Intanto non si arrestano le polemiche politiche. 'Rubeis e la discarica delle bugie' è il titolo di un manifesto firmato dal Pd di Guidonia e attaccato anche sui muri di Tivoli. Al centro della contestazione l'ordinanza con cui il sindaco di centrodestra Eligio Rubeis ha chiuso l'invaso dell'Inviolata. Per il Pd se il sindaco ha optato per questa soluzione “è perché la Regione Lazio non ha più voluto concedere proroghe (per il conferimento di rifiuti non trattati che la legge non permette ma che grazie a un'ordinanza regionale sono stati smaltiti fino a pochi giorni fa, ndr)”. Continua il manifesto: “Ma per una discarica che chiude un'altra se ne sta per aprire. E Rubeis lo sa visto che l'impianto Tmb e la nuova discarica l'hanno voluta proprio lui e la sua maggioranza con delibera n. 7 del 20/01/2010 e l'accordo firmato con Cerroni”.

Emergenza rifiuti Tivoli, manifesti (Foto Peppe Gravina)

Emergenza rifiuti a Tivoli - (Foto Youreporter - Peppe Gravina)

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