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Emergenza rifiuti, da Zingaretti ultimatum a Raggi: 30 giorni per un piano o sarà commissariamento

Il presidente della Regione Lazio ha firmato l'ordinanza per evitare l'emergenza: Campidoglio ed Ama hanno un mese per presentare piano per l'autosufficienza. Intanto gli scarti della Capitale andranno in altre province, fuori regione e all'estero

Trenta giorni per trasmettere un piano impiantistico “ai fini dell’autosufficienza in termini di trattamento, trasferenza  e smaltimento”, quindi TMB e discariche. La Regione Lazio lancia l’ultimatum a Roma Capitale ed Ama, proprio all’alba dell’ennesima emergenza rifiuti: quella dovuta dall’improvvisa chiusura della discarica di Roccasecca che, raggiunta la capacità massima, ha decretato lo stop ai conferimenti.

L’ultimatum della Regione al Campidoglio: 30 giorni per piano autosufficienza

Cancelli chiusi anche ai rifiuti di Roma che così perde un prezioso ingranaggio del suo fragile sistema, inevitabile l’effetto domino: senza sbocco finale, la discarica, rallentano anche gli impianti di trattamento. Così in città riprende la corsa contro il tempo per evitare la crisi.

La discarica di Roccasecca è piena e chiude: Roma rischia l’emergenza rifiuti nel “picco” di Pasqua

Le discariche del Lazio per salvare Roma

Nel mese di aprile andranno incontro alla Capitale gli impianti di smaltimento MAD a Civitavecchia Fosso Crepacuore ed Ecologia Viterbo nei quali conferiranno gli scarti i TMB di Malagrotta e il TMB Saf di Colfelice. Ai gestori degli impianti di smaltimento la Regione ha ordinato “di garantire la massima operatività, con turni ulteriori di lavoro anche nei festivi e prefestivi per soddisfare le richieste di smaltimento”.  Il gestore della discarica  Ecologia Viterbo dovrà poi applicare, in via provvisoria e per il periodo di durata dell’ordinanza (20 aprile), “considerata l’emergenza e l’urgenza”, a stessa tariffa applicata dalla  MAD di Roccasecca. 

Il nodo Rocca Cencia: quale futuro per il TMB?

Intanto Ama dovrà provvedere alla gara per esportare i rifiuti all'estero tramite Invitalia, predisporre gli accordi con impianti fuori regione e, insieme al Comune, chiarire cosa intende fare con il TMB di Rocca Cencia, in vista della conferenza dei servizi per il rinnovo dell'autorizzazione. Il Campidoglio ha già fatto sapere che presenterà istanza di revoca/riesame dell’Autorizzazione: la volontà è quella di chiudere e riconvertire il sito, diventerà un “impianto di selezione multimateriale" per la differenziazione della carta, della plastica, dei metalli. Ma bisognerà trovare delle alternative concrete per il trattamento dei rifiuti: nel piano industriale di Ama 2021-2024 c’è la costruzione di un nuovo TMB, più moderno ed efficiente con la speranza che non abbia un impatto devastante sul territorio circostante. Ma la realizzazione è troppo lontana nel tempo per risolvere una crisi che rischia di mordere già nelle prossime settimane. 

Cosa ha fatto e cosa pensa di fare Roma per chiudere il ciclo dei rifiuti nel proprio territorio

Sulla questione rifiuti a Roma il tempo stringe. Il Campidoglio avrà trenta giorni per dare un segnale concreto, altrimenti sarà commissariamento
 

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