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Rifiuti, impianti pieni e raccolta a singhiozzo. Ama: "Difficoltà dovute allo scarico dei mezzi"

Tante le segnalazioni. Ama conferma "temporanee difficoltà", ma assicura che "entro le prossime 24/48 ore i giri di raccolta verranno recuperati". Intanto, secondo quanto risulta a RomaToday, è tornato in funzione il tritovagliatore Ama di Rocca Cencia

Sacchetti in strada, cassonetti spesso pieni e una raccolta tornata a singhiozzo. Torna l'emergenza rifiuti a Roma. Si moltiplicano infatti le segnalazioni di quadranti, quartieri e strade in cui l'immondizia è tornata a farla da padrone. Cosa sta succedendo? Una risposta, indiretta, arrivava già ieri dalla presidente del VII municipio Monica Lozzi che, da noi interpellata per i rifiuti non raccolti, ha riferito: "Il referente Ama ci ha spiegato che i camion non hanno raccolto i rifiuti perchè gli impianti sono pieni e si fa fatica a smaltirli".

Una versione, quella degli impianti pieni, confermata anche da alcuni lavoratori. La situazione, in pratica, sembra essere tornata quella di fine luglio, quando sia Ama Salario che Rocca Cencia erano saturi. Si parla per quanto riguarda l'impianto del VI municipio, secondo quanto risulta a RomaToday, di accumuli di poco meno di un migliaio di tonnellate a fronte di una portata di 700. Saturati gli impianti, i camion non hanno spazi per scaricare i rifiuti raccolti e rimangono pieni, rallentando i loro giri.

La stessa Ama, interpellata da RomaToday ammette che "si è trattato temporanee difficoltà dovute a problemi tecnici relativi allo scarico dei mezzi".  Da via Calderon de la Barca però assicurano che "la situazione sta tornando alla piena normalità ed entro le prossime 24/48 ore i giri di raccolta verranno recuperati". La stessa azienda invita "i cittadini a non abbandonare in nessun caso sacchetti di rifiuti su strada o vicino ai cassonetti".

Il VII municipio è tra le zone dove si registrano i maggiori disagi. A Osteria del Curato, zona a ridosso del raccordo, dove i cittadini hanno segnalato diversi accumuli fuori dai cassonetti, dovuti tanto al mancato ritiro della differenziata quanto al rovistaggio. "E' un fenomeno domenicale", racconta un cittadino. Monica Lozzi, presidente del VII però con onestà aggiunge: "Non è un fenomeno circoscrivibile solo alla domenica. La situazione è la stessa anche negli ultimi giorni". Ed anche girando in altre zone del municipio la situazione non cambia. "A Don Bosco", racconta un residente, "la situazione è tornata critica da una decina di giorni. Qui molte vie soffrono del fenomeno della sosta selvaggia che impedisce il passaggio dei camion", spiega con onestà lo stesso cittadino. "Da settembre però le cose andavano meglio. Dal 20 novembre siamo tornati indietro". Le foto nella zona parlano da sole e raccontano soprattutto di sacchetti fuori dai cassonetti. 

Rifiuti a Don Bosco

Stesse scene a Torpignattara, Pigneto e Centocelle, nel V municipio, dove i cassonetti con i rifiuti intorno si moltiplicano. Immancabili, nella assai poco dignitosa foto ricordo, gli ingombranti. Copione identico a Pietralata, nel IV municipio. Problemi nel ritiro della differenziata a Colle Prenestino, nel VI municipio. Qui, nel municipio delle Torri, a macchia di leopardo vengono segnalati cassonetti pieni. 

E proprio nel territorio governato dal presidente Romanella si è aperto un caso che in qualche modo ufficializza la crisi dei rifiuti. Lo scorso 23 novembre Il Messaggero ha dato la notizia della possibile riaccensione del tritovagliatore Ama di Rocca Cencia. Tanto è bastato, secondo quanto risulta da una comunicazione data ai comitati di quartiere del QRE, per provocare le dimissioni di Andrea De Carolis, assessore pentastellato da tempo impegnato nella battaglia per la chiusura di Rocca Cencia, a favore del parco dell'Agro Romano. Dimissioni che sanno di ufficializzazione della notizia, anche perchè tra le battaglie del QRE prima e dei grillini poi c'era la chiusura degli impianti di Rocca Cencia.

Secondo quanto risulta da tre giorni l'impianto è in effetti tornato operativo. Il tritovagliatore in questione fu acquisito da Marino in piena emergenza rifiuti nel luglio 2014. Fatto arrivare urgentemente, restò in funzione per alcuni mesi aiutando a fronteggiare l'emergenza attraverso il trattamento di 200 tonnellate di rifiuti (GUARDA IL VIDEO DI LUGLIO 2014 DEL TRITOVAGLIATORE IN AZIONE). Grazie all'intervento del tritovagliatore dovrebbero essere smaltite tra le 150 e le 200 tonnellate in esubero a Rocca Cencia. Basterà per evitare l'emergenza?

Il "Laboratorio idee lavoratori Ama", un neonato gruppo di lavoratori attivo in rete ritiene "insufficiente l'apporto di questo tritovagliatore". Servirebbe, secondo loro, l'intervento dell'impianto di di Cerroni, ora in affitto a Porcarelli "creato appositamente per gestire situazione di emergenza".

Ama però, come detto, assicura che la situazione è temporanea e tutto tornerà alla normalità entro massimo 48 ore. 

Caos rifiuti in V municipio

Osteria del Curato: rifiuti nelle strade

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