Rifiuti, da Colleferro un messaggio per Raggi: il flash mob di protesta contro l'idea di riaprire la discarica
I sindaci del territorio unitamente alle associazioni ambientaliste ed a tanti cittadini hanno preso parte alla manifestazione. La lettera del meetup di Colleferro che invita a prendersela con la Regione Lazio
Sabato di protesta davanti ai cancelli della discarica di Colle Fagiolara a Colleferro dove si è tenuto un flash mob che ha coinvolto le istituzioni locali, le associazioni ambientaliste del territorio e tanti cittadini. Un messaggio forte e chiaro indirizzato alla sindaca di Roma Capitale e all'Ama che chiedono di tornare a usufruire della discarica colleferrina per risolvere l’emergenza rifiuti che attanaglia la Capitale.
"Non è una novità", spiegano dal comitato rifiutiamoli. "Non è una sorpresa o un imprevisto. È il ciclo dei rifiuti della Capitale. Conosciamo bene questa anomalia diventata ormai ordinarietà. È così da anni". Continua il Comitato: "Non ci stupiscono le richieste dell'Ama, che attraverso il suo amministratore Stefano Zaghis ha chiesto al prefetto la riapertura della discarica di Colle Fagiolara. L'obiettivo? Utilizzare le volumetrie residue come sbocco per i rifiuti di Roma che a fine giugno non saranno più accolti negli impianti fuori regione. Ricordiamo ad Ama, alla Regione e al Campidoglio che la discarica di Colle Fagiolara è chiusa ai conferimenti da più di un anno. E così resterà. Abbiamo festeggiato la chiusura ormai più di un anno fa, a metà gennaio del 2020. Ci dispiace, ma l'idea di riaprire la discarica per evitare la crisi dei rifiuti estiva durante la campagna elettorale non è una soluzione percorribile. Come allo stesso modo consideriamo inaccettabile scaricare il problema in Ciociaria o nella Valle Galeria o a Magliano romano".
In prima linea, a sostenere un fermo “no” a questa eventualità, erano presenti le amministrazioni comunali di Paliano e Colleferro, rappresentate rispettivamente dal vicesindaco Valentina Adiutori e dal sindaco Pierluigi Sanna. Ha dichiarato il vicesindaco Valentina Adiutori: "Ci siamo riuniti in forma pacifica e civile qui davanti i cancelli della discarica di Colle Fagiolara per ribadire l’impegno comune di un intero territorio contro ogni possibile riapertura di questo sito. La discarica di Colle Fagiolara è chiusa da più di un anno e così deve restare, con un post mortem certo e vigilato. Riaprire la discarica per risolvere inadempienze altrui come la cronica crisi dei rifiuti di Roma è qualcosa che condanniamo e per la quale le istituzioni del territorio, le associazioni e i cittadini lotteranno senza esitazioni".
"Noi siamo un territorio che ha già pagato in termini di inquinamento e di salute dei cittadini, nei passati anni, i danni causati dalla discarica di Colle Fagiolara, aggravati dalla gestione miope del ciclo dei rifiuti di Roma. Non siamo più disposti a portare sulle nostre spalle gli effetti di scelte politiche incuranti dei diritti delle nostre comunità e avulse dai bisogni reali del nostro territorio - ha precisato il sindaco Domenico Alfieri. La discarica di Colle Fagiolara è stata chiusa ufficialmente nel gennaio del 2020 e una sua possibile riapertura per risolvere problemi di mala gestione altrui è per noi assolutamente da escludere in maniera categorica".
Contro la manifestazione il meetup di Colleferro. "Cari Sindaci dei Comuni della Valle del Sacco,
con riferimento a tutte le attuali e passate dichiarazioni, riunioni, manifestazioni nonché flash mob, sdraiarsi sull’asfalto e quant’altro utilizzato per esprimere rispondiamo che tutte queste suonate di campane in risposta a improbabili trombe nemiche avrebbero un senso se ci trovassimo davvero difronte al pericolo che possa rinnovarsi quel disastro ambientale che tutti noi Cittadini di Colleferro abbiamo conosciuto e convissuto. Un disastro durato oltre venti anni che si era andato ad aggiungere a quello delle fabbriche".
"Cari Sindaci, di cosa si sta parlando? Perché ancora allarmate i cittadini con lo spauracchio del ritorno del MOSTRO? Ma se il pericolo della riapertura effettivamente sussiste, perché tanta contestazione nei confronti del sindaco di Roma e mai una protesta o anche una singola parola all’indirizzo del presidente di Regione Zingaretti? Eppure per legge, e come confermato dalla recente sentenza del TAR, l’ultima parola in merito spetta alla Regione Lazio", continua la lettera del meetup.
Quindi l'invito a manifestare contro la Regione: "Se ci sono dubbi sull’autorizzazione alla chiusura della discarica da parte della Regione, si spieghi in modo documentato e limpido a noi Cittadini su cosa si fondano i timori da Voi espressi. Perché una cosa è certa: se la chiusura del 16 gennaio 2020 della discarica fu davvero autorizzata dalla Regione in via definitiva, nessuno, neppure il sindaco della Capitale, potrà mai sperare di potervi conferire anche un singolo sacchetto. Ma se così non è, il difetto sta in Regione ed è lì che, indossando la fascia tricolore, dovreste recarvi e bussare anziché andarvi a schierare davanti al cancello di una discarica chiuso da un catenaccio lasciando immaginare ai Colleferrini, come in una scena da “deserto dei tartari”, l’arrivo di una fantomatica orda di puzzolenti camion provenienti da Roma capeggiata da Virginia Raggi. Quali Cittadini di Colleferro nonché abitanti della Valle del Sacco, chiediamo più chiarezza e meno teatro".