rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Emergenza climatica e ambientale: Fridays for future boccia Raggi e il Campidoglio

Gli attivisti del movimento lanciato da Greta Thunberg, nella seduta di consiglio dedicata al climate change, hanno contestato il Comune dalla ciclabilità alla gestione dei rifiuti

Insufficienti ed inadeguate le misure del Campidoglio. Per contrastare l’emergenza climatica ed ambientale, le iniziative adottate da Roma Capitale non sono state all’altezza delle aspettative. E sono stati gli stessi attivisti di Friday for future a certificarlo.

Climate change: promesse tradite

Nel corso della seduta di consiglio che il 26 ottobre è stata dedicata al Climate Change, l’amministrazione cittadina ha ricevuto una pesante bocciatura. Le premesse, che erano state gettate nel 2019 con l’approvazione all’unanimità di un’apposita mozione, non sono state rispettate. "A un anno da quel voto dobbiamo registrare una insufficienza delle misure messe in campo” ha fatto notare Marianna Panzarino, di Friday for future  Non mi dilungherò su tutti i punti, ma sui principali, che sono quelli di mobilità sostenibile, dei rifiuti e della questione idrica, noi non abbiamo visto nessun passo avanti fatto da Roma, anzi".

La mobilità sostenibile

L’elenco che la giovane attivista ha snocciolato, sintetizza i punti sui quali l’amministrazione pentastellata si è mostrata deludente. Dalla mobilità ciclabile alla gestione dei rifiuti “Dei 150 chilometri di piste ciclabili previsti dal piano straordinario della ciclabilità ne abbiamo visti solo 15” ha dichiarato l’attivista, riferendosi alle cosiddette ciclabili transitorie che l’assessore Calabrese aveva dichiarato sarebbero state realizzate nella misura di 3 km al giorno. 

Sempre sul piano della mobilità  “L'aumento della flotta Atac - ha rimarcato l’attivista di Friday for future - non e' stato fatto con vetture elettriche, e questo implicherà un ritardo del divieto di circolazione dei diesel in città”. 

La gestione dei rifiuti

Una bocciatura è arrivata anche sul piano della gestione dei rifiuti. “Sull'ambito della raccolta differenziata la percentuale non è salita, ma addirittura alcune zone della città  e' stato ridotto il porta a porta” è il caso di Colli Aniene quartiere in cui, paradossalmente, il porta a porta romano aveva mosso i primi passi.

Il piano di azione sull'energia sostenibile

L’indice è puntato anche verso il  Piano d'azione sull'energia sostenibile (Paesc) e il clima, “Non ci siamo: ci era stato detto che sarebbe stato presentato ad agosto di quest'anno, ma così non è stato. Anche qui non possiamo non constatare una discrasia fra parole e fatti” ha fatto notare l’attivista a cui, evidentemente, non è sfuggito lo iato tra la propaganda grillina e la prassi.

L'agenda del Campidoglio

Come fare per evitare che la bocciatura sia senza appello? La giovane attivista ha proposto una via d’uscita. "Chiediamo che il Paesc venga pubblicato entro un mese e che vengano istituiti gli osservatori permanenti: abbiamo bisogno di maggiore trasparenza sulla raccolta differenziata e abbiamo bisogno di ridiscutere con Acea la riparazione delle perdite. Senza Paesc non sappiamo quanto e cosa la nostra città emette e quali sono gli interventi che possiamo mettere in atto per ridurle”.

Niente da fare però. "Impossibile approvare il Paesc entro un mese, proveremo a farlo entro fine consiliatura", ha risposto il consigliere grillino Roberto Di Palma.A dimostrazione del fatto che, il piano d’azione invocato dagli ecologisti intervenuti nel dibattito sul Climate Change, non è in cima all’agenda del Campidoglio. 
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Emergenza climatica e ambientale: Fridays for future boccia Raggi e il Campidoglio

RomaToday è in caricamento