rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica Via Cassia

Emergenza cinghiali, il Campidoglio vuole le gabbie: addio alle oasi per ungulati

L’assessora Fiorini si è lamentata per il mancato funzionamento di una gabbia a Roma Nord. Non riesce a catturare i cinghiali che, una volta intrappolati, sono destinati ad attività venatorie

La gabbia sistemata nel parco dell’Insugherata, che aveva scatenato le proteste degli animalisti, non funziona. Una buona notizia per quanti hanno a cuore la salute degli ungulati. Ma c’è chi se ne lamenta.

Il malfunzionamento della gabbia 

“Benché la Regione Lazio, unico ente competente in materia di fauna selvatica, abbia messo a disposizione una gabbia per la cattura ed individuato le aree dove trasferirli non abbiamo ancora risultati positivi” ha protestato Laura Fiorini, assessore al Verde di Roma Capitale. “I funzionari del Dipartimento Tutela Ambientale hanno partecipato a 4 appuntamenti con i Guardia Parco di Roma Natura, ente regionale, in un’area verde del Municipio XV (la riserva dell’Insugherata ndr) dove è stata finalmente sistemata una gabbia per la cattura incruenta degli animali - ha spiegato FIorini - Il procedimento prevede che gli ungulati vengano attratti con del cibo e che, una volta entrati, il dispositivo scatti trattenendoli all’interno”.

Il destino dei cinghiali

L'assessora, sulla propria pagina facebook si è dunque lamentata del mancato funzionamento della gabbia. Nel farlo ha evitato di ricordare quale sia la destinazione di questi ungulati. I mammiferi catturati non finiscono in un’oasi a loro dedicata. Gli animali, una volta impriogionati, vengono invece trasferiti in un’azienda agricola che li accoglie per scopi venatori.

Il protocollo firmato da Comune e Regione

La destinazione degli animali selvatici, ed in particolare degli ungulati, catturati nelle aree verdi disseminate nella città, è frutto di una scelta condivisa. E’ vero che la Regione Lazio ha infatti la competenza sulla fauna selvatica, ma è altrettanto vero che il Comune e la Città Metropolitana (la cui sindaca è comunque Virginia Raggi) hanno sottoscritto uno schema di convenzione con l’ente governato da Zingaretti

Dove vanno i cinghiali catturati

E questo accordo prevede, nel protocollo tecnico, che i cinghiali possano essere catturati con gabbie e recinti o, in alternativa, con la telenarcosi. Il ricorso a quest’ultima però è risultato estremamente limitato. Resta il ricorso alla gabbie, per catturare animali che sono destinati alle macellazione o, come in questo caso, ad aziende che poi li gestiscono per scopi venatori. Cosa ben lontana da quelle oasi per cinghiali che, l’amministrazione comunale, aveva dichiarato di voler istituire.

Le dimissioni della delegata agli animali

La ricerca di spazi destinati agli esemplari catturati, ad oggi, non ha prodotto alcun effetto a livello comunale. Solo il Municipio IX, grazie all'iniziativa del locale assessore all'ambiente, è riuscito a far trasferire dei cinghiali in una riserva situata in Toscana. Il Campidoglio, nonostante le intenzioni dichiarate, non ha mai trovato le ormai famose "oasi per ungulati". E, pur lamentandosene, ha sposato la linea contenuta nella convenzione firmata con la Regione. Con disappunto della delegata per il benessere degli animali che, anche per questo, ha recentemente comunicato l'intenzione di rassegnare le proprie dimissioni.

Fiorini Cinghiali-2

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Emergenza cinghiali, il Campidoglio vuole le gabbie: addio alle oasi per ungulati

RomaToday è in caricamento