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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Garbatella / Via delle Sette Chiese

Emergenza cinghiali, Coldiretti va sotto la Regione: “Danni incalcolabili, bisogna autorizzare gli abbattimenti”

David Granieri (Coldiretti): “Vogliamo difendere i raccolti, non ci interessa cacciare per sport”

Milioni di danni alle coltivazioni. E’ questo che lamentano i produttori agricoli che nella mattinata dell’8 luglio si sono dati appuntamento sotto la Regione Lazio.

La protesta in piazza

“Noi seminiamo, i cinghiali raccolgono” si legge in uno dei cartelli portati in una piazza. “Non c’è mai stata una presenza così massiccia di questi animali” hanno lamentato i produttori che si sono presentati anche con fotografie di ungulati presenti nei campi e nelle strade. Perché “città e campagne devono essere unite contro i cinghiali” recita lo striscione sistemato sotto la sede della Regione Lazio.

Milioni di danni

“Sulle produzioni agricole la presenza degli ungulati impatta per milioni di euro. Ma noi non chiediamo i soldi alla Regione, non vogliamo che ci risarciscano i danni - ha premesso David Granieri, presidente di Coldiretti Lazio - le zone parco non funzionano ma laddove i presidenti dei parchi non esercitano il controllo, com’è nel caso di RomaNatura, devono essere sostituiti con un commissario ad acta per fare ciò che occorre”. 

Le gabbie e gli abbattimenti

Ma cosa bisogna fare per contenere la diffusione di questi animali? “Vanno risparmiati i soldi per le catture e va data la possibilità agli agricoltori che manutengono i parchi, di poter collaborare per contenere in cinghiali”. Quindi niente gabbie visto che, ad esempio a Roma, hanno permesso di catturare poche centinaia di capi.”Noi abbiamo sottoscritto un protocollo che prevede al primo punto di ricorrere alle gabbie. Ma quando non funzionano, per contenere questi animali che non sono più solo un problema di chi deve difendere i raccolti, ma diventano anche un problema di ordine pubblico, quando le gabbie non funzionano, bisogna autorizzare il selecontrollo dentro il parco. Non ci interessa ricorrere alle mitragliette, non siamo interessati a sparare per sport - ha precisato il presidente di Coldiretti Lazio - il nostro è solo un atto di difesa”.

L'aggiornamento delle norme ed i rifiuti in strada

In piazza, durante la mattinata, insieme agli agricoltori di Coldiretti c’erano anche i sindaci dei comuni. E qualche rappresentante della Regione Lazio. “Non siamo sordi alle richieste dei tanti produttori che sono oggi venuti - ha premesso la consigliera regionale Marta Leonori - stiamo infatti discutendo l’aggiornamento delle norme, ad esempio con un collegato al bilancio che oggi approda nell’apposita commissione. Questo per quanto riguarda le competenze delle regione. Dopodichè - ha aggiunto la consigliere Leonori - il contenimento di questi animali, che spesso arrivano in città, non viene certo agevolato dalla presenza dei rifiuti nelle strade”. Esercitano una forte attrazione per questa specie che, vicino ai cassonetti, sa di poter trovare facilmente del cibo.

Emergenza cinghiali: la protesta di Coldiretti sotto la Regione Lazio

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