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Emergenza acqua, il ministro: "Chiudere i 2500 nasoni di Roma"

Galletti sulla siccità che sta colpendo l'Italia e anche la Capitale: "Dobbiamo intervenire sulla dispersione idrica, soprattutto a Roma. E anche sui prelievi al lago di Bracciano"

"Chiedo ai cittadini di utilizzare l'acqua con la massima prudenza senza sprecarne una goccia. Ma penso anche alle fontane dei comuni, penso anche ai 2500 nasoni di Roma, sarebbe un bel segnale interromperli per qualche giorno". Il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, al termine della riunione straordinaria dell’Osservatorio permanente del Distretto Padano, fa il punto della situazione sul problema siccità in Italia e sulle relative iniziative in campo sul fronte dell’emergenza e della programmazione. 

La Capitale è tra le aree emergenziali, e a tal proposito la stessa sindaca ha emanato nei giorni scorsi un'ordinanza anti spreco. "Dobbiamo intervenire sulla dispersione idrica, in particolare per Roma - ha dichiarato il ministro - per il Lago di Bracciano su cui si riunirà ancora l'Osservatorio lunedì, dobbiamo intervenire sui prelievi illegali lì molto diffusi"

Già, da settimane l'intero territorio romano è suddiviso in zone rosse e gialle, con interruzioni e razionamenti programmati. Colpa delle scarse piogge certamente, ma anche della dispersione idrica. Unica riserva intatta, trasformata in vero e proprio pozzo, è il Lago di Bracciano. Come stiamo raccontando da mesi però il bacino sabatino è ogni giorno più basso e in questi giorni di grande caldo perde un centimetro al giorno. Si calcola che l'abbassamento da inizio anno è di un metro e 40 centimetri.

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