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Emergenza abitativa, in campo anche i costruttori: "Il Campidoglio riapra il tavolo di confronto"

Le dichiarazioni del presidente dell'Acer, Nicolò Rebecchini

"Speriamo che si riapra il tavolo di concertazione con l'assessora Castiglione sul tema delle Politiche abitative". Quando rilascia queste dichiarazioni a Romatoday Nicolò Rebecchini, presidente dell'Associazione dei costruttori romani, ha appena terminato il suo intervento all'assemblea pubblica 'Rigenerazione urbana, uso del costruito e diritto all'abitare' che si è tenuta mercoledì scorso in una delle occupazioni romane, Spin Time Labs, in via di Santa Croce in Gerusalemme. "Non posso essere positivo rispetto a certe situazioni di illegalità dove noi non possiamo entrare come categoria" specifica "ma che ci sia un problema in questa città e che vada trovata una soluzione è indubbio". 

Movimenti per l'abitare, parte dei sindacati (da Unione inquilini a Cgil) e costruttori. Nel piccolo teatro dell'occupazione non è andata in scena un tentativo di alleanza 'contronatura'. Solo un paio di settimane prima, l'8 febbraio, si erano seduti attorno a un tavolo in Campidoglio con l'assessora alle Politiche Sociali, Rosalba Castiglione, per discutere di una bozza di protocollo avanzata da movimenti e sindacati al termine di una serie di proteste ma la trattativa era saltata proprio sul nodo della possibilità di destinare abitazioni popolari ai residenti nelle occupazioni. "Mi auguro che quanto prima si possa riprendere il filo del discorso perché è importante mantenere il dialogo con tutte le forze sociali" continua Rebecchini. "Quanto predisposto dai movimenti era sufficientemente condivisibile. Abbiamo chiesto qualche correzione che è stata dibattuta". 

Il primo passo "è inquadrare la politica abitativa da portare avanti". La difficoltà di reperire le risorse per le pubbliche amministrazioni, secondo il presidente dell'Acer, è una difficoltà ma non è insuperabile. "Le risorse che si possono mettere in campo sono diverse, dalle vendite a diritti edificatori aggiuntivi fino alla riduzione fiscale, però ci vuole la politica. Ci auguriamo che l'amministrazione comunale prenda in mano la situazione e faccia la sua parte". 

Da "trasformatori del territorio" ha poi continuato "siamo i primi a renderci conto che bisogna lavorare per rendere sostenibile la vita in qualsiasi zona della città e che quindi è necessario confrontarsi anche con minori guadagni. Ci sarà modo di trovare delle soluzioni per rendere sostenibili i programmi. Perché se non sono sostenibili non si fanno". 

Intanto movimenti e sindacati stanno preparando una manifestazione in Campidoglio per il 13 marzo proprio sul tema della casa. Non una data qualsiasi. Martedì prossimo scadranno i 20 giorni promessi dalla regione Lazio per il termine dei lavori nello stabile di via Ventura che, a ormai due mesi dal primo annuncio, non è ancora stato reso accessibile alle famiglie senza casa rimaste accampate per sette mesi nel porticato della chiesa dei Santissimi Apostoli. L'assegnazione spetta al Comune. E quelle famiglie, insieme a tutta la città in sofferenza abitativa, aspettano ancora una risposta. 

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