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Politica Laurentina / Via di Fioranello

Emergenza abitativa: il popolo dei residence punta ad incontrare Raggi

Il 12 luglio è previsto un presidio in Campidoglio da parte dei CAAT. "Vogliamo incontrare Virginia Raggi: in campagna elettorale non ha proferito una sola parola sull'emergenza abitativa"

Ancora un tentativo di sgombero nel residence di via Fioranello. La struttura è una di quelle che è rimasta operativa, nonostante l'intenzione del precedente sindaco di chiudere l'esperienza dei Centri di Accoglienza Alloggiativa Temporanea.

L'ESASPERAZIONE - "Questa mattina volevano sgomberare un ragazzo che ha un alloggio nel residence in zona Ardeatina – conferma Elisa, portavoce del RAM, il gruppo di resistenza abitativa metropolitana - parliamo però di una persona che si trova agli arresti domiciliari e di conseguenza non è stato possibile mandarlo via. In passato aveva anche minacciato le forze dell'ordine che tentavano di sgomberarlo. Queste reazioni estreme, purtroppo, sono figlie dell'esasperazione in cui si trovano molti degli inquilini dei Centri Temporanei. Il fenomeno dell'emergenza abitativa è molto forte in città, nonostante Viriginia Raggi non ne abbia mai fatto cenno in campagna elettorale. Detto questo, ci sono anche degli strumenti per affrontarlo, e noi il 12 luglio vogliamo incontrarla anche per ricordarglieli".

L'EMERGENZA - Il tema è complesso. "Il bonus casa si è rivelato un flop – spiega Elisa – sono state soltanto 200 le persone che hanno potuto lasciare i CAAT, trovando qualcuno disposto ad affittargli casa. E spesso è successo dietro la garanzia di una busta paga, per quanto minima. Perchè dei bonus di un comune indebitato molti proprietari di casa non sanno cosa farsene". La soluzione congegnata dalla Giunta Marino, non è stata così efficace. "In questi mesi non abbiamo assistito al blocco degli sfratti e degli sgomberi per morosità incolpevole – spiega Elisa – in più c'è la questione degli esuberi: se si supera anche di poco il tetto stabilito per stare in un residence, si viene sgomberati. Ora, sia chiaro che noi siamo favorevoli a che ciò avvenga in presenza di persone che se ne approfittano e magari sono anche proprietarie d'immobili. Però se si continua così, Roma si riempie di cittadini che rischiano di dover vivere in strada".

IL PIANO REGIONALE - Ci sono però anche degli strumenti. "Il piano straordinario regionale ha stanziato 200 milioni di euro per affrontare l'emergenza abitativa. Una cifra importante che doveva essere destinata a tre categorie: i vincitori del bando, gli occupanti e gli inquilini dei residence. Invece sta succedendo che queste risorse vengono destinate solo per la prima categoria, vale a dire per chi ha vinto il bando del 2000 e quello del 2012. Ma così resta tagliata fuori una quota enorme di famiglie che vivono in condizione d'emergenza abitativa e che oggi sono occupanti oppure alloggiano nei residence – sottolinea Elisa – il 12 luglio andremo a dire anche questo al nuovo Sindaco di Roma". 
 

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