rotate-mobile
Politica

Emergenza abitativa, pronta una delibera per dare una casa a sfrattati e occupanti

Ne discute la commissione capitolina, ma la linea è segnata: entro poche settimane l'atto arriverà in assemblea

Ampliare la platea di cittadini che possono accedere ad alloggi popolari nel territorio di Roma, oltre ad allargare la fetta di patrimonio immobiliare disponibile per l'assegnazione, superando la delibera 131 approvata un anno fa dalla giunta Raggi. E' questo l'obiettivo a breve termine della commissione politiche abitative di Roma Capitale, convocata per venerdì 4 marzo. 

Come funziona la legge oggi

Allo stato attuale, infatti, sul totale degli alloggi messi a disposizione tramite graduatoria ufficiale, una quota pari al 25% viene riservata all'emergenza abitativa: in pratica chi vive in un'occupazione (per esempio viale delle Province, Valle Fiorita, Spin Time, ex Ipab San Michele, solo per fare gli esempi più noti) ha la possibilità di "saltare" la fila e ottenere un appartamento, qualora rispondesse a determinati parametri. Insomma, ne deve avere pieno diritto, non sono ammessi "furbetti". Nel 2020 la giunta regionale, su spinta dell'assessorato alle Politiche Abitative, aveva provato ad integrare questa quota, con un ulteriore 10%, portandola quindi al 35%. 

Come era intervenuta Raggi

"Ma con l'intervento di Raggi, ovvero la delibera 131 del giugno 2021 - spiega Yuri Trombetti, consigliere Pd e presidente della commissione che si occupa di casa - non è stato possibile beneficiare di questa integrazione. Di fatto la precedente amministrazione ha 'sterilizzato' la legge regionale e ha limitato il patrimonio a disposizione a quello di proprietà comunale, senza dubbio molto meno ampio di quello dell'Ater".  

Qual è l'obiettivo di Trombetti

Nelle prossime settimane l'atto che verrà discusso nella commissione capitolina del 4 marzo sarà pronto per il voto in consiglio. "Quello che vogliamo - ribadisce il consigliere dem - è che si arrivi al 35% effettivo di assegnazioni fuori graduatoria e non solo di case comunali, ma anche di quelle di proprietà dell'Ater. Ogni anno il comune riesce ad assegnarne 30, non sono sufficienti". 

Trombetti vuole ottenere anche altro: far rientrare nella platea degli aventi diritto non solo coloro che occupano uno stabile privato, ma anche quelli che non riuscendo a pagare l'affitto, si trovano con un'ordinanza di sfratto tra capo e collo, al momento circa 4.500 famiglie in tutta Roma. Il comune valuterà caso per caso, con l'aiuto dei servizi sociali, garantendo il passaggio in un alloggio popolare. 

Il fronte anti-sfratti si compatta contro il prefetto: "No a tavoli esclusivi, il disagio abitativo è di tutti"

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Emergenza abitativa, pronta una delibera per dare una casa a sfrattati e occupanti

RomaToday è in caricamento