Eliporto S. Camillo, D'Annibale: "Ignorato studio di pericolosità"
“L’elisuperficie del San Camillo non è sicura. Lo avevamo denunciato e ora sono arrivate puntuali le carte, i documenti, le prove"
“L’elisuperficie del San Camillo non è sicura. Lo avevamo denunciato e ora sono arrivate puntuali le carte, i documenti, le prove. Però, da nove mesi sono chiuse nei polverosi cassetti dell’assessorato alla Salute. Ma come è possibile che la Regione Lazio commissioni uno studio, pagandolo, per poi non tenere conto delle conclusioni a cui approda? Quale dirigente si comporta in un modo cosi scellerato e irresponsabile? Chi ha deciso questo tipo di condotta che ha prodotto il calvario dei trasbordi da un mezzo all'altro per cittadini in gravi condizioni di salute? Bene ha fatto il capogruppo Montino a chiedere l'intervento del ministro Balduzzi, anche se in un Paese normale dovrebbe essere la stessa Presidente della Regione a pretendere chiarezza e individuare le responsabilità. Prima che intervenga il Ministro o la Commissione parlamentare, la Presidente chieda ai suoi dipendenti dell'assessorato alla Sanità chi ha combinato questo pasticcio e prenda i provvedimenti conseguenti. Solo così non sarà corresponsabile di quanto avvenuto e dei rischi corsi da cittadini gravemente ammalati. O forse la Polverini crede che farsi una passeggiata in ambulanza per le vie più trafficate di Roma per arrivare dal Cto al S. Camillo intubati sia qualcosa di accettabile?”
Lo dichiara in una nota il consigliere Pd in Regione Lazio Tonino D'Annibale