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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Elezioni Comunali Roma 2021

Elezioni comunali 2021, a sinistra Roberto Morassut si sfila dalla corsa: "Non parteciperò alle primarie"

Così il sottosegretario all'Ambiente: "Mio contributo è sempre stato disinteressato". Goffredo Bettini: "Perdiamo uno dei dirigenti più preparati"

"Personalmente non parteciperò alle primarie, come leggo in qualche retroscena, l'ho già fatto in passato. Il mio contributo al dibattito su Roma è sempre stato di merito e disinteressato. E tale resta". Così il sottosegretario all'Ambiente del governo giallorosso, Roberto Morassut, in una nota stampa, esclude la corsa a sindaco di Roma come candidato del Partito democratico. Il suo è sempre stato tra i nomi dei papabili candidati del centrosinistra alle elezioni comunali del 2021. Un altro big che si sfila dalla partita insomma, come già fatto dall'ex premier Enrico Letta e dal presidente del Parlamento europeo David Sassoli, sui quali comunque continua il pressing della segreteria dem.   

"A Roma il Pd ora deve scuotersi e costruire le condizioni di una vasta alleanza civica senza simboli di partito e partendo da una base programmatica solida. Sul candidato si deve scegliere una figura affidabile e con una forte esperienza amministrativa, in grado di essere il punto di appoggio di uno schieramento aperto e plurale e di garantirne l'unità. Per fortuna non ne mancano, ci sono donne e uomini validi" scrive il sottosegretario, ex assessore all'Urbanistica della giunta di Valter Veltroni. Poi ancora, sullo stallo nella scelta del candidato sindaco, "le primarie non possono essere un alibi per una decisione ed una scelta che mai come ora riveste un carattere politico". Lui comunque, assicura, non parteciperà. 

"Perdiamo per la battaglia su Roma uno dei dirigenti più preparati, colti, intellettualmente vivaci e profondamente onesti e impegnati nel lavoro sul territorio, di cui ci saremmo potuti avvalere" commenta su Facebook Goffredo Bettini, membro della direzione nazionale del Pd, da sempre stratega del centrosinistra romano, deus ex machina delle candidature di Francesco Rutelli e Valter Veltroni prima, di Ignazio Marino poi. "Per decenni Roberto ha lavorato per la Capitale in tutte le istituzioni in cui ha avuto l'occasione di rappresentare il Pd, con libri e programmi, con spirito unitario e grande senso di appartenenza alla sua città. L'ho incrociato tante volte. Sono stati costanti con lui un dialogo, un confronto e una affettuosa amicizia. In ogni occasione la mia stima è aumentata e per questo gli auguro con tutto il cuore di avere sempre nel futuro ciò che merita"

Poi sempre sui social Bettini è tornato a commentare la ricandidatura di Virginia Raggi, confermando la rottura con il Partito democratico e l'impossibilità di qualunque alleanza. "A Roma con la Raggi non si può fare niente, nè direttamente nè indirettamente. Non per motivi ideologici, che non mi appartengono, ma perchè la città è stata mal governata e si trova in una situazione per certi aspetti drammatica. Lo schema è: uno schieramento progressista ampio guidato dalla migliore persona che si rende disponibile. Così si può vincere"


 

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