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Verde e ambiente: il programma di Roberto Gualtieri

Nell'accezione della parola ambiente, il candidato sindaco del centrosinistra fa rientrare il verde pubblico, il mare di Roma e i fiumi

Nel programma di Roberto Gualtieri "l'ambiente di Roma è elemento fondamentale per la salute individuale e collettiva e pertanto la sua fruibilità deve essere incentivata e alla portata di tutti: bambini, anziani, famiglie, turisti". Nell'accezione della parola ambiente Gualtieri fa rientrare il verde pubblico, il mare di Roma e i fiumi. Lungo queste tre direttrici si snodano le ricette per migliorare una situazione, in particolare per il verde, definita di abbandono. 

Verde pubblico, il programma

L'obiettivo posto da Gualtieri è "restituire al verde attrezzato di quartiere, alle Ville Storiche, ai giardini, al mare e ai fiumi di Roma le loro essenziali funzioni sociali e ricreative, di connessione e aggregazione urbana, di attrazione turistica". Nove i punti fondanti per la cura del verde pubblico. 


1 - Rafforzare e rilanciare il Servizio Giardini dal punto di vista quantitativo e qualitativo per aumentarne le capacità tecniche, gestionali e di controllo sui servizi esternalizzati.

2 - Decentramento amministrativo della gestione delle aree verdi sotto i 20.000 mq ai 15 Municipi, ad esclusione del verde storico. Nuovi indirizzi alle società in house come Ama e Zetema per avere interventi coordinati (ad esempio sul diserbo stradale) superando le distinzioni di competenze.

3 - Appalti unici per interventi sul verde verticale e orizzontale al fine di ottimizzare la programmazione degli interventi dal punto di vista qualitativo, economico e di tempi di intervento. Utilizzo estensivo dello strumento della concessione dove a fronte dello sviluppo di servizi commerciali (ad esempio spazi di ristorazione in casali o giardini) viene presa in carico la manutenzione. 

4 - Rilanciare il “Tavolo di lavoro interdipartimentale sulle alberature” per l’adozione delle linee guida e protocolli su:
• Le principali problematiche esistenti (aspetti fitosanitari, interferenze, stabilità degli alberi, vetustà)
• Schema del Piano di monitoraggio e di gestione delle alberature, compreso il censimento arboreo
• Stesura dei piani del verde storico, archeologico, paesaggistico e cimiteriale
• Definizione di linee guida e coordinamento con i municipi del piano di riforestazione urbana previsto dal PNRR che prevede la piantumazione 1 Mln di alberi a Roma

5 - Costituire una task force ad hoc per attuare immediatamente un “piano emergenziale” di cura endoterapica al fine di fermare la strage dei Pini attaccati dall’infestazione di Toumeyella Parvicornis, che sta mettendo a rischio l’intero patrimonio degli iconici Pini di Roma-

6 - Valorizzazione delle Ville Storiche attraverso
• Adozione di un modello di gestione ad hoc con un curatore responsabile che ne coordini la gestione a 360° nel rispetto della specificità di ciascuna villa, della sua vocazione storica e del suo valore per la cittadinanza.
• Creazione di percorsi di interesse culturale e di incentivazione della cultura delle biodiversità

7 - Aumentare e potenziare le infrastrutture che incoraggino e facilitino la fruizione cittadina del verde attraverso:
• Accessibilità per i disabili
• Garanzia di punti di ristoro
• Incremento della presenza e della funzionalità delle aree ludiche per i bambini
• strutture e arredi di accoglienza per famiglie e anziani (panchine e aree pic-nic)
• percorsi e aree per lo sport e il benessere
• servizi igienici con “punti bebè” muniti di fasciatoio

8 - Aumentare la sicurezza attraverso la chiusura notturna dei parchi ove possibile e istallazione di telecamere
9 - Grazie all’adozione del Regolamento dei Beni comuni anche le aree verdi potranno esserne interessate in una gestione avanzata che esalti il protagonismo dei cittadini nella loro gestione e valorizzazione. Questo darà modo di rafforzare una più ampia collaborazione in cui gruppi di cittadini possono ottenere riduzioni di tributi comunali a fronte di un lavoro di cura e manutenzione.

Fiumi di Roma, il programma 

Sei i punti per intervenire sui fiumi di Roma. Eccoli nel dettaglio


1 - Trasformare l’attuale "Ufficio Speciale Tevere", che opera nell’ambito della Direzione Generale di Roma Capitale in “Ufficio Speciale Fiumi di Roma” con anche la responsabilità di coordinare l’attuazione dei singoli progetti

2 - Definire 10 grandi ambiti territoriali di Rigenerazione Urbana Integrata che coinvolgano aree limitrofe ai fiumi, come ad esempio la grande area prospicente all’affluenza dell’Aniene nel Tevere

3 - Promuovere progetti per la realizzazione di un sistema pubblico degli accessi ai fiumi basato sull’utilizzo degli argini come asse longitudinale della mobilità sostenibile, e discese trasversali lungo le sponde del fiume Tevere da Castel Giubileo alla foce del Tevere

4 - Promuovere progetti per la riqualificazione delle aree spondali con l’obiettivo di renderle fruibili alla cittadinanza, facilitando allo stesso tempo la realizzazione di un piano per la sicurezza delle sponde coordinando le attività di gestione delle acque epulizia dell’alveo con Regione Lazio e l’Autorità di Bacino

5 - Sostenere attivamente e facilitare l’attuazione del 1° Programma triennale di azione ripartiamo dai nostri fiumi, del Contratto di Fiume Tevere relativo all’asta fluviale da Castel Giubileo alla foce

6 - Avviare progetti che incentivino la conoscenza e la fruizione del verde e dei fiumi di Roma come leva di sviluppo e coesione sociale con la collaborazione delle associazioni di settore, le associazioni sportive, le scuole e i centri anziani. Più in generale, ideare, sviluppare e attuare un piano di comunicazione per innalzare:
la sensibilizzazione al rispetto e alla cura del verde pubblico come bene comune e la conoscenza del patrimonio verde e dei fiumi di Roma. 

Il mare di Roma, il programma 

Nella gestione dell'ambiente della Capitale, centrale è secondo Gualtieri anche il ruolo del mare di Roma. Si legge nel programma "Roma è una grande Capitale internazionale che si affaccia sul Mediterraneo. Eppure, per troppo tempo, una straordinaria risorsa come il mare e il suo straordinario potenziale turistico non sono stati valorizzati. Noi vogliamo tornare ad investire sul Mare di Roma che si estende per più di 18 km e sul suo entroterra per promuovere un nuovo modello di sviluppo sostenibile ed inclusivo, finalmente capace di tutelare, rilanciare e mettere a sistema il grande patrimonio culturale ed ambientale di cui dispone questa parte di città - la spiaggia, la pineta di Castelfusano, il Tevere, gli Scavi archeologici di Ostia Antica - in una visione che coniughi bellezza, crescita economica, sostenibilità, accessibilità e qualità della vita per residenti e turisti".

Ecco i punti del programma 

- Promuovere un Patto per la rinascita del Mare di Roma che comprenda istituzioni, associazioni, forze sociali e imprese per rigenerare Ostia e il suo entroterra, attraverso investimenti adeguati a potenziare le infrastrutture e i servizi; migliorare i collegamenti con il resto della città e con l'Aeroporto di Fiumicino; la riqualificazione della ferrovia Roma-Lido; una migliore manutenzione della Via del Mare e della Cristoforo Colombo;
- Approvazione del Piano di Utilizzazione degli Arenili di Roma partendo dalle seguenti linee guida su cui aprire un dialogo con operatori e cittadini:
• diversificazione dell'offerta turistico-balneare, rispettando la legge regionale che prevede almeno il 50% degli arenili da destinare a pubblica fruizione
• recupero e rilancio delle spiagge libere e delle spiagge libere con servizi, creazione e migliore mantenimento dei varchi pubblici di accesso agli arenili
• superamento del"Lungomuro" e recupero delle visuali del mare, anche attraverso programmi di demolizione e ricostruzione degli impianti

-  Creazione, condivisa con la Regione Lazio, di strumenti innovativi e/o meccanismi premiali per le strutture che intendono investire in progetti di ammodernamento e sviluppo sostenibili in conformità alle linee guida del nuovo PUA.

- Creazione di un ufficio extra-dipartimentale alle dirette dipendenze del Sindaco che, in stretto raccordo con il Presidente del X Municipio, si occupi di demanio marittimo, con il contestuale rafforzamento delle funzioni e delle unità di personale da destinare al Municipio di Ostia.

- Pianificazione, in stretto raccordo con la Regione Lazio, che ha già iniziato ad investire in questa direzione, di interventi adeguati per la difesa e protezione della costa, anche attraverso l'utilizzo delle risorse della programmazione europea e del Fondo di Sviluppo e Coesione

- Nuovo Piano Generale del Traffico Urbano per il Mare di Roma. Tutto il sistema della mobilità della fascia litoranea, dal Porto Turistico fino a Capocotta, deve essere ripensato verso soluzioni di mobilità sostenibile e di incremento del trasporto pubblico per migliorare l'accessibilità al mare e far vivere meglio i residenti


 

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