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Elezioni Comunali Roma 2021

Rifiuti: il programma di Carlo Calenda

Le proposte del candidato della lista civica Carlo Calenda sindaco sul tema dei rifiuti

Una città pulita, autonoma, sostenibile ed efficiente. Sono questi gli obiettivi del programma di Carlo Calenda, candidato sindaco alle prossime elezioni del 3-4 ottobre. Il leader di Azione immagina un percorso incentrato su quattro macro interventi che vanno dalla pulizia urbana alla costruzione di impianti e puntano all’aumento della raccolta differenziata. Nella sua visione di città pulita e autonoma anche la governance di Ama subisce mutamenti con la fondazione di una grande multi-utility. Per Carlo Calenda è fondamentale: “Evitare che Roma si trovi puntualmente in emergenza rifiuti”. Inoltre: “Vogliamo partire dalle basi, pulire strade e marciapiedi, oggi sporchi e pieni di erbacce” ha aggiunto.

La tempistica

La realizzazione delle azioni previste dal piano di Carlo Calenda prevede tempistiche diverse, due nello specifico. Alcuni interventi sono programmati nell’immediato: dallo spazzamento e la pulizia dei marciapiedi alla riattivazione di tritovagliatori e impianti di prossimità, così da consentire la chiusura di Rocca Cencia e la sua trasformazione. Altre azioni, invece, richiedono più tempo per essere realizzate: come la costruzione di impianti per una città sostenibile che rendano Roma efficiente e autonoma da altre città. Intanto, per uscire dall’emergenza, il piano di Calenda prevede la riattivazione dei tritovagliatori. In cinque anni Calenda propone di aumentare del 20% la raccolta differenziata portando il dato al 65%.

Obiettivi

Gli obiettivi del programma di Calenda sono pulizia, autonomia, efficienza e sostenibilità di Roma. Per rendere possibile questo, il programma di Azione prevede subito la chiusura degli stabilimenti Ama a Rocca Cencia per rendere il Tmb una moderna piattaforma che tratti multimateriale (senza organico), con la riattivazione in contemporanea dei tritovagliatori. Ma per rendere la città eterna anche autonoma è necessario, per il candidato sindaco, costruire nuovi impianti. Si punta ad arrivare al 65% della raccolta differenziata.

Come uscire dall’emergenza? Le mosse per farlo

Per uscire dall’emergenza rifiuti, il piano di Calenda prevede di “Utilizzare l’impiantistica di prossimità disponibile per aumentare la capacità di trattamento della raccolta indifferenziata e scongiurare una nuova crisi di rifiuti” ha spiegato il candidato sindaco nella presentazione del suo programma elettorale. “Roma produce 2600 tonnellate di rifiuti indifferenziati al giorno ma non è autonoma per il pre-trattamento di questi rifiuti. La città deve quindi affidarsi ad impianti terzi per soddisfare il fabbisogno del pre-trattamento, quando questi impianti smettono di funzionare si genera la crisi della raccolta e quindi i cassonetti rimangono pieni. Dobbiamo realizzare gli impianti a Roma” ha detto Carlo Calenda presentando il suo programma elettorale.

I 4 ambiti del programma: Roma pulita, autonoma, sostenibile e efficiente

1) Roma pulita subito

- Spazzamento aree pubbliche (è un Piano da 12 mesi che costa 38 milioni di euro)
- rimozione erbe infestanti
- cancellazione delle scritte vandaliche
- raccolta foglie per quando arriverà l’autunno
- raddoppiare il numero dei cestini (27mila) per un importo di 7milioni di euro 

2) Roma autonoma nella gestione dei rifiuti

- utilizzare l’impiantistica di prossimità disponibile (in alternativa attivare tritovagliatori mobili temporanei) nel breve periodo
- costruire impianti per un futuro sostenibile
    1. tre impianti capaci di produrre biometano dal trattamento delle frazioni organiche 
    2. tre piattaforme per valorizzare plastiche e vetro 
    3. un impianto dedicato al riciclo della carta e del cartone 
    4. un’officina per il riciclo dei rifiuti ingombranti 
    5. una bioraffineria capace di produrre idrogeno e biocombustibili dai rifiuti urbani

 “È un Piano dal valore di circa 800 milioni di euro, quanto abbiamo speso in 5 anni con l’attuale follia di mandare TIR in giro per tutta Italia. Questo piano renderà Roma finalmente autonoma sui rifiuti e permetterà alla città di chiudere il ciclo dei rifiuti urbani sul proprio territorio” ha spiegato l’aspirante primo cittadino. 

3) Roma sostenibile. Obiettivo 65% di raccolta differenziata

- estendere il sistema di raccolta porta a porta all’80% delle utenze non domestiche
- aumentare le isole ecologiche dove portare i rifiuti ingombranti e le apparecchiature elettroniche obsolete
- realizzare una rete di compostaggi moderni vicino a ogni grande centro di produzione dell’organico
- promuovere la cultura della prevenzione e della riduzione dei rifiuti e contrastare chi oggi evade la TARI (negli ultimi sei anni la tari è stata evasa per circa un miliardo di euro).
  Come?
- Incrociare 6 banche dati per portare alla luce chi produce rifiuti, ma non ne paga il costo
- Introdurre, in via sperimentale, la tariffa puntuale per le utenze non domestiche


4) Roma efficiente: incorporare Ama in Acea

L’Ama va incorporata in ACEA per costruire una grande multi-utility. “Nel complesso, con questi interventi rendiamo Roma più pulita nell’immediato, autonoma ed efficiente, come deve essere una grande capitale europea e all’avanguardia dal punto di vista ambientale. I vantaggi di quest'azione, per Calenda: "Maggiore efficienza aziendale, rafforzamento del management, ristrutturazione dei processi aziendali, maggiore solidità finanziaria, maggiore capacità di fare investimenti" ha detto Carlo Calenda presentando la proposta di accorpare le due società.
 

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