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Elezioni Comunali Roma 2021

Primarie del centrosinistra I Municipio, Emiliano Monteverde: “Non ho condiviso le modalità della candidatura Bonaccorsi”

Intervento diretto dell’ex candidato alle consultazioni, che poi spiega: “Abbiamo detto no alla personalizzazione della politica e voluto costruire un percorso unitario”

Emiliano Monteverde, già candidato alle primarie del centrosinistra per il I Municipio di Roma – centro storico, parla in prima persona e in un post su Facebook restituisce la sua versione sull’apparizione, nella corsa per il governo del territorio, di Lorenza Bonaccorsi, già sottosegretaria al Turismo nel governo di Giuseppe Conte ed individuata come candidata ormai unitaria del PD per via della Greca. Sul suo nome si è verificato il convergere sia di Monteverde sia di Stefano Marin, candidato della minoranza dem. Su Roma Today abbiamo dato notizia delle vibranti proteste della comunità del PD circa la scelta che ha portato al ritiro dell’assessore al sociale della giunta di Sabrina Alfonsi. Emiliano Monteverde, nel raccontare sui social network l’accaduto, non evita di confessare le sue perplessità “dopo alcuni giorni” di riflessione.

“Di fronte al silenzio e al ritardo del dibattito politico locale sulle elezioni cittadine e municipali, abbiamo voluto avanzare una proposta alla comunità politica e sociale, dare continuità a questa visione, a questa idea mettendo a disposizione la mia candidatura. A questo non è seguito un vero e proprio dibattito politico ma un sottotraccia sul sostegno o meno, una verifica se avessi una tessera di partito o meno, un inquadramento nello schema cittadino o meno”, ha scritto Monteverde su Facebook: “Sono andato avanti abbiamo tutti insieme raccolto le firme e nel frattempo altri legittimamente si sono candidati. A 48 ore dalla conclusione del tempo per la raccolta firme si è presentata la candidatura di Lorenza Bonaccorsi come una candidatura del PD. Una candidatura di una donna carica di esperienze e di relazioni Ho condiviso questa modalità? Sarei bugiardo se dicessi di sì. Si poteva fare diversamente? Direi certamente di sì”.

“Senza nulla togliere al valore della persona, auspicare dal territorio che altri intervengano significa non riconoscere cosa si muove nel territorio stesso e sperare che qualcuno risolva divisioni e contrasti, significa, soprattutto, autoeliminarsi come classe politica territoriale”, continua Monteverde: “Ma così è andata”. Monteverde affronta i temi del territorio e della rappresentanza femminile, due delle questioni che hanno avuto grande parte nella dinamica, conflittuale, che ha animato gli ultimi giorni. Le parole pesano come il piombo: “Ho detto che la questione di genere si affronta con atti concreti come il mio, ma credo che non possa essere usata in altre situazioni come scudo per risolvere altri problemi. l’investimento sulla parità deve essere percorso ad ogni livello e in ogni situazione. Mi aspetto un totale cambiamento di rotta in questo senso che parta dall’investimento e dal riconoscimento della soggettività politica delle donne, ogni giorno, in ogni contesto”.

Arriva la decisione: “Ci ho pensato, ci abbiamo pensato a lungo. Abbiamo detto in questi anni che la personalizzazione della politica è una degenerazione delle nostre idee. Ho preferito, abbiamo preferito, verificare se in un percorso unitario si sarebbe potuta salvaguardare la visione del lavoro fatto in questi anni. Farne patrimonio comune ed evitare che ci fosse un di qua e un di là che proprio i tantissimi cittadini che in questi giorni protestano e dicono la loro non accetterebbero. Ho incontrato Lorenza Bonaccorsi, ho trovato attenzione e consapevolezza del valore del lavoro fatto e convinzione nel conservarlo sia nella definizione delle politiche che nella composizione della Giunta e per questo ho creduto possibile evitare un conflitto che avrebbe fatto male al nostro territorio invece di farlo crescere ancora di più”.

Qualche parola per il movimento di protesta che, a mezzo social, negli ultimi giorni hanno infiammato le bacheche pubbliche degli esponenti dem: “So e capisco la confusione e lo sconcerto di molti firmatari che rispetto e credo che, soprattutto il PD, farebbe bene ad ascoltarlo senza accoglierlo con fastidio, perché è il malcontento del suo elettorato non di altri, del suo popolo. Ma penso che anche grazie alla nostra e la vostra presenza attenta, alla legittimazione e credibilità che si costruiscono ogni giorno sul campo potremo, insieme, garantire la continuità del nostro agire politico e amministrativo contribuendo seriamente alla sconfitta del centrodestra in Municipio e, con Roberto Gualtieri, nella città di Roma”, scrive Monteverde. 

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