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Roma perde un'altra stella: dietro l'addio al M5s la storia del complicato rapporto Raggi-Lozzi

Nei quattro anni trascorsi alla guida del Municipio VII sono stati tanti i momenti di tensione tra la Presidente Lozzi e la Sindaca. Ecco la storia d'una difficile relazione culminata nel recente divorzio

L’epilogo era annunciato. La scelta di Monica Lozzi di lasciare il Movimento 5 stelle arriva al termine d’un percorso. Quattro anni, alla guida del Municipio VII, sono bastati per consumare un rapporto ormai logoro. E che, con la Sindaca Raggi, non è mai stato idilliaco.

Il primo contrasto

I primi screzi sono arrivati durante la campagna elettorale del 2016. In quell'occasone Monica Lozzi, giocando d’anticipo rispetto all’esito del voto, aveva annunciato la composizione della sua futura squadra di governo. Nella giunta veniva fatto anche il nome di Veronica Mammì. L’attuale assessora Capitolina, già consigliera municipale, era stata scelta scatenando le proteste di quanti avevano sottolineato il suo essere anche la moglie di un consigliere pentastellato di lungo corso: Enrico Stefàno. La scelta è stata però difesa da Lozzi che, per incentivare il Campidoglio ad assecondarla, è arrivata addirittura a mettere in dubbio la propria candidatura al Municipio VII, il più popoloso della Capitale.

Rifiuti e decentramento

La vicenda della nomina di Mammì è stato solo il primo segnale d’un rapporto che, nel tempo, si è definitivamente incrinato. Nel corso degli anni sono stati numerosi i momenti di tensione tra l’amministrazione municipale e quella centrale. Lozzi, ad esempio, nel corso d'un incontro in Aula Giulio Cesare, ha  denunciato l’inefficace gestione capitolina di Ama. In quell'occasione, per la prima volta pubblicamente, ha posto il tema del decentramento amministrativo. Una richiesta più volte evidenziata che mai, dal Campidoglio, è stata raccolta.

Le villette abbattute

Il suono dei primi campanelli d’allarme si è intensificato con la vicenda legata all’abbattimento dei villini di Casamonica. Nella conferenza stampa che Lozzi ha svolto il 23 luglio alla Camera, quella con cui ha ufficializzato l’uscita dal M5s e l’approdo al partito di Paragone, sono stati chiariti i termini dell’operazione che Romatoday aveva già descritto. “Virginia ha avuto la sua parte quando ha messo a disposizione del municipio 600 uomini della polizia locale. Ma noi abbiamo lavorato per un anno e mezzo a fianco del viceprefetto che seguiva il tavolo municipale insieme ai nostri uffici abbiamo tirato fuori dagli uffiici atti del 1985”. Peccato però che, ad un anno da quell’iniziativa, nella fiaccolata della legalità organizzata dal Campidoglio, il Municipio sia stato avvertito all’ultimo momento. Come, a suo tempo, ha avuto modo di palesare la minisindaca.

"La vicenda" Della Casa

Il rapporto si è definitivamente rovinato con la gestione della questione “Della Casa”. La minisindaca del IV Municipio, sfiduciata da tutti i consiglieri di maggioranza e di opposizione, nonostante le richieste di Lozzi e di qualche altro presidente del Municipio, è stata rimessa in sella dalla Sindaca. Non solo. I portavoce pentastellati, rei di aver votato l’atto di sfiducia, sono stati sospesi dal capo politico del M5s. Una scelta ampiamente constestata e, secondo Lozzi, sintomatica anche dell’assenza di confronto interno.

L'addio al M5s

Il divorzio è arrivato perchè, formalmente, gli "Stati generali del Movimento romano" non sono mai stati convocati. Era quello il momento atteso per raffrontare le diverse esperienze e valutare la possibilità di una candidatura al Campidoglio a cui, Lozzi, non ha mai nascosto di puntare. Il resto è cronaca recente. Quella possibilità, ora, l’avrà con una lista civica collegata al nuovo partito di Gianluigi Paragone. Nel frattempo, se nella sua maggioranza non ci saranno defezioni, resterà alla guida del Municipio VII. Perchè ciò avvenga, però, è necessario che tutti i consiglieri municipali eletti col M5s, decidano di abbandonare il partito fondato da Beppe Grillo per seguire la propria presidente. Di certo, per ora, c’è una cosa: nei municipi di Roma è caduta un’altra stella.
 

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