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Sabato, 20 Aprile 2024
Elezioni Comunali Roma 2021

Campioni di like, presidenti di municipio e rinforzi dalle roccaforti: così la lista M5s sfida il PD

Consiglieri uscenti e assessori, nomi forti dai municipi roccaforti ed ex bocciati ripescati dagli staff: la lista m5s è quasi pronta. Tutti i nomi

Avvicinare il 20% e battere la lista del partito democratico. Sono gli obiettivi della lista del M5s ormai in via di ufficializzazione. Definito infatti il grosso delle candidature, si attendono le conferme da parte degli ultimi candidati per l'ok definitivo. I nomi sono quasi tutti noti nel mondo pentastellato romano, pescati tra assessori e consiglieri uscenti (molti dei quali al terzo mandato), tra presidenti di municipi uscenti e silurati, tra sconfitti delle varie tornate elettorali e tra i riciclati negli uffici dei vari staff comunali, regionali e parlamentari. 

Assessori e consiglieri uscenti

In lista tra gli assessori c'è Veronica Mammì, responsabile delle politiche e moglie di Enrico Stefàno, uno dei quattro fuoriusciti dal M5s che ora appoggia Gualtieri. Presenti anche Linda Meleo (alla prima vera candidatura), Valentina Vivarelli (716 preferenze nel 2016), il vice sindaco Pietro Calabrese (603 preferenze nel 2016) e Andrea Coia (536 preferenze nel 2016). Con loro anche molti ex consiglieri comunali. C'è il capogruppo Giuliano Pacetti (742 voti nel 2016) e il vice mister preferenze del 2016, Paolo Ferrara (3531 voti). In corsa anche i campioni di like (e di gaffes) sui social Angelo Diario (543 preferenze) e Daniele Diaco (1111 preferenze nel 2016). Conferme anche per tre portatrici di voti importanti ovvero Annalisa Bernabei (2647), Carola Penna (2369), Eleonora Guadagno (1406). In lista anche altri consiglieri meno in vista e meno suffragati nel 2016 come Anna Fumagalli, Costanza Spampinato, Roberto Allegretti, Roberto Di Palma e Simona Donati.

Presidenti di municipio

A dare il loro contributo sono chiamati anche i presidenti di municipio uscenti e cacciati. Rientra in questa categoria Roberta Capoccioni, presidente silurata in III municipio e sonoramente battuta alle elezioni (non è arrivata neanche al ballottaggio contro Caudo, ndr). Riciclata assessora in V municipio, sarà chiamata a mostrare di saper portare i voti dal III municipio, territorio dell'amica (o ex amica?) Roberta Lombardi e di Marcello De Vito, quest'ultimo nel frattempo passato a Forza Italia. Curiosità: sempre dal III municipio arriva Gilberto Kalenda, quasi omonimo dell'ex ministro e candidato sindaco. C'è poi Giovanni Boccuzzi, presidente uscente del V municipio che, dopo aver fatto il consigliere municipale e aver vinto le scorse elezioni in municipio, prova il salto in Campidoglio. In corsa anche Roberto Romanella, presidente del VI municipio, dove sarà sostituito da Francesca Filipponi. E' stata candidata presidente in I municipio, sconfitta, Giusy Campanini.

Rinforzi dalle roccaforti

Campioni di like e preferenze da un lato, presidenti di municipio uscenti dall'altro, ma anche donne e uomini forti dalle roccaforti pentastellate. Sono tre i territori maggiormente rappresentati nelle lista M5s: VI, X e XIV municipio. I primi due sono i territori dove nel 2016 Raggi trionfò più nettamente, con percentuali bulgare. Un consenso mantenuto anche nelle successive tornate elettorali, tanto che si riuscì ad eleggere parlamentari alla Camera ed Europei. Dal VI municipio arriva, oltre a Roberto Romanella e Veronica Mammì, Alessandro Gisonda, assessore alla cultura uscente di Tor Bella Monaca. Folta è la rappresentanza di Ostia e dintorni. Oltre a Paolo Ferrara, c'è Silvana Denicolò, ex consigliera regionale e assessora allo sport in X municipio. Dal X municipio arriva anche Antonino Di Giovanni capogruppo m5s a Ostia e Germana Paoletti, assessora alle politiche sociali. Altro territorio di pesca è il XIV municipio, territorio di provenienza della Raggi, dove storicamente è presente un nucleo storico del M5s della prima ora. Andrea Maggi è assessore alle politiche sociali del XIV municipio. Alessandro Volpi e Sara Pompili del XIV sono presidenti delle commissione lavori pubblici e pari opportunità. Tuti vengono dal nucleo dell'ex meetup locale, da dove è nato poi il successo elettorale come consigliera capitolina di Virginia Raggi. Nunzia Vassallo e Fabio Talamoni rappresenteranno il municipio XI. 

Dagli staff 

Si pesca anche dagli staff. Battuti alle elezioni, riciclati nelle amministrazioni locali o in parlamento, alcuni nomi (con le loro preferenze raccolte) tornano utili per la corsa M5s. E' il caso di Marco Agostini, aspirante consigliere regionale alle ultime elezioni, e impiegato nello staff capitolino dell'assessorato al commercio. Oltre 1500 le preferenze raccolte. Da qui l'opera di convincimento della Raggi. I suoi voti li ha in VIII municipio, così come Giorgio Di Pietrantonio, ex consigliere M5s in VIII municipio (durato appena un anno) e poi membro dello staff m5s alla Camera. 

Più forti dove è debole il PD

Una lista, rispetto a quella del 2016, costruita a tavolino, in maniera tattica. Se infatti cinque anni fa furono le comunarie e decidere i candidati, emanazione diretta da tutti i territori, stavolta si è puntato forte sui nomi maggiormente capaci di portare voti. Si è guardato soprattutto alle debolezze del Partito democratico, sofferente nelle ultime consultazioni a Ostia e Tor Bella Monaca (VI e X municipio). Da questi territori arrivano molti dei candidati con più preferenze, per provare quindi a confermare il trend positivo nelle periferie. A specchio appare evidente che si sia quasi rinunciato a competere in alcuni territori. In IV municipio non ci sono nomi forti sul territorio. In VII il solo Eugenio Tosatti proverà a tamponare l'emorragia di voti verso la fuoriuscita Monica Lozzi. In III, dove sonora fu la sconfitta del 2018, tutto è nelle mani di Capoccioni e Kalenda. Poche speranze anche in I e II dove il PD ha le sue roccaforti.

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