Sociale, cultura, primarie: il vademecum di Liberare Roma per le elezioni comunali
Il gruppo animato da Amedeo Ciaccheri presenta il suo piano per la città; temi e metodo di lavoro al centro, ma per i nomi dei candidati c’è ancora tempo
Dei nomi si parla un’altra volta: lo dice Andrea Casu, segretario romano del PD, in una video-conferenza stampa organizzata da Liberare Roma, il gruppo che si muove alla sinistra del Partito Democratico ed è coordinato dal presidente dell’VIII Municipio Amedeo Ciaccheri: “Siamo qui per presentare un vademecum per il campo democratico e progressista affinché possa sfidare le destre e superare i cinque anni della Raggi con una nuova idea di città. Serve una Roma fondata sulla democrazia radicale, su di un progetto ecologista e civico che Liberare Roma si è posta l’obiettivo di costruire, un’esperienza di sinistra che restituisca ai cittadini l’orgoglio e la gioia di vivere a Roma, soprattutto in questo momento storico”, spiega il minisindaco.
E se il metodo di lavoro dà la forma alle cose, appare ben piazzata e in grado di impostare il discorso la rete costruita dagli attivisti territoriali di Garbatella, che ha radunato in mattinata tutti i segretari politici della coalizione di centrosinistra. Erano presenti infatti Casu, già citato, insieme a Marco Cappa per IV, Flavia de Gregorio per Azione, Adriano Labbucci per SI, Andrea Silvestrini per il PSI e e delegazioni dei Radicali Italiani, dei sindacati confederali, delle forze sociali come la Casa delle Donne e la UISP e diversi altri esponenti. “Lo schieramento democratico deve competere per dare un nuovo senso alla città, noi di Liberare Roma saremo in campo con una nostra lista e il metodo che proponiamo alla coalizione è quello delle primarie per i candidati sindaco e per i presidenti di municipio”, scandisce Andrea Catarci, già governatore di municipio e oggi coordinatore dell’iniziativa dell’area della sinistra PD.
Tre i poli tematici presentati da altrettanti membri del comitato scientifico di Liberare Roma, Livia Turco per le emergenze sociali, Giovanni Ragone per Roma città della cultura, Patrizia Ricci per le esigenze di trasformazione urbanistica e amministrativa della metropoli. Cura dei senza fissa dimora, dei bambini, degli anziani e medicina di comunità; nuovi modelli del turismo culturale e coinvolgimento di scuole e università nel ridisegno del turismo e del suo indotto; cura del ferro, nuovo ruolo dei municipi e riforma della macchina amministrativa sono fra i temi al centro del documento predisposto da Liberare Roma. E a proposito dei nuovi poteri per Roma Capitale, Amedeo Ciaccheri risponde a RomaToday: “Nei primi 100 giorni la nostra sfida sarà quella di sfidare la disillusione dei cittadini, lavorando con lo spirito dei manutentori della città. Su Roma Capitale si vede oggi una grande occasione persa, c’è un dibattito che non sembra ancora decollare: per Roma servono risorse straordinarie e poteri straordinari. Sarebbe un dato importante che il campo progressista si presentasse prima delle elezioni con un piano chiaro e condiviso su questo tema, le proposte devono essere prese in mano per trasformarle in fatto concreto”.
Natale di Cola, segretario CGIL, annuncia l’impegno unitario e condiviso dei sindacati confederali per fare rete e cambiare le cose, costruendo la Roma del futuro; per la Cisl è cruciale curare l’offerta di servizi. Il segretario della UIL invita “anche le forze della sinistra” a liberarsi di “una certa sudditanza nei confronti di Milano” che ha comportato, fra le altre cose, anche un sistematico depauperamento dei fondi stanziati a favore della Capitale. “Da appuntamenti come questi si vede che la coalizione di centrosinistra è meglio dei retroscena che spesso la ritraggono sui giornali”, ha scandito Andrea Casu nel suo intervento: “Accanto al malgoverno della città della Raggi c’è il buongoverno della giunta Zingaretti con il Lazio che guida la campagna vaccinale nazionale, interviene sulle politiche abitative nei piani di zona e approva la legge sul turismo. Cerchiamo di recuperare lo spirito, ulivista, della Canzone Popolare”. E poi, sui nomi, si prende ancora tempo: “Non è questo il momento di discuterne”. Amedeo Ciaccheri in chiusura, rincalza: “Roberto Gualtieri? È una risorsa importante per il centrosinistra che ha comunque moltissimi nomi e personalità. Ora è il tempo del lavoro sui temi”.