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Elezioni Comunali Roma 2021

INTERVISTA | Sergio Iacomoni, il Nerone che vuole fare il sindaco: "Così risveglio l'orgoglio romano"

Da trent'anni presidente del Gruppo Storico Romano scende in campo per la "conquista democratica del colle capitolino": nel programma l'esaltazione della storia di Roma e la riduzione dei consiglieri capitolini da sostituire con i presidenti di municipio

Vuole veder “risorgere Roma” per questo Sergio Iacomoni, meglio conosciuto come Nerone, si candida a sindaco. Dal 1994, anno della fondazione, è presidente del Gruppo Storico Romano con il quale ha contribuito a valorizzare e raccontare la storia di Roma attraverso rievocazioni e manifestazioni che hanno richiamato ed entusiasmato migliaia di appassionati. Oggi scende in campo  “per la conquista democratica del colle capitolino” e per risvegliare l’orgoglio romano. Ma non solo sguardo a quel che fu l’Urbe: Nerone ha le idee chiare anche sulla Roma di oggi, dall’emergenza rifiuti alla riforma per il taglio dei consiglieri capitolini. RomaToday lo ha incontrato prima della tornata elettorale del 3 e 4 ottobre: quando i romani dovranno scegliere il prossimo sindaco di Roma. 

Sergio Iacomoni sindaco: ecco il programma del Movimento Storico Lista Nerone

Oltre trent’anni di impegno per la valorizzazione della storia e della cultura di Roma. Da dove nasce l’idea di candidarsi sindaco?

In tutti questi anni di attività nessuna amministrazione è stata sensibile a valutare "l’orgoglio romano” come risorsa  per la nostra Città. Nonostante gli innumerevoli tentativi fatti da noi, da molte altre realtà simili alla nostra e da decine di migliaia cittadini, si è volutamente oscurare e sottovalutare questo fenomeno che a mio parere potrebbe comunque diventare un'ottima attrazione turistica e culturale. 

In uno dei punti del suo programma c’è l’esaltazione di Roma. Pensa che negli ultimi anni la città sia stata lasciata alla sciatteria? E in che cosa hanno sbagliato le amministrazioni precedenti?

Le amministrazioni precedenti hanno puntato solo a vivere di tasse e contributi statali, mentre noi siamo convinti che Roma abbia le potenzialità di vivere e trarre profitto da ciò che fortunatamente già possiede, arte, storia e cultura

Tra i grandi temi di Roma c’è sicuramente quello dei rifiuti. Lei scrive nel suo programma elettorale “riduzione dei rifiuti entro il 2030” ma l’esigenza di una discarica sembra improrogabile. La realizzerebbe a Roma e si dove? Come convincere i cittadini dell’area in cui arriverà ad accettare l’impianto?

Nessuno è disposto ad accettare un impianto di trattamento rifiuti senza avere niente in cambio nonostante, oggi, questi impianti siano abbastanza sicuri e poco inquinanti. Sono convinto che se insieme alla proposta della realizzazione dell’impianto si offra anche l’annullamento dell’imposta sui rifiuti o impianti sportivi o altro che possa far gola ad una comunità ci sarebbero molto meno resistenze. Do ut des.

Lei vorrebbe meno eletti in Campidoglio. A quanto ridurrebbe gli attuali 48 consiglieri? E così facendo non si rischia di ridurre anche la rappresentatività del corpo elettorale?

No! la nostra proposta è quella di far sedere in Campidoglio i 15 Presidenti dei Municipi in sostituzione a 15 Consiglieri. Innanzi tutto si risparmierebbero 15 stipendi, La Città sarebbe sicuramente più rappresentata: ci sono stati Presidenti di Municipio con 70.000 voti e consiglieri Capitolini eletti con 200 voti. Ci sarebbe sicuramente un collegamento più stretto con i territori e cittadini. 

Nel suo programma elettorale un punto è dedicato alla celebrazione di feste e ricorrenze, all’esigenza di onorare la storia e il popolo di Roma riconoscendo la grandezza e la fierezza dei suoi eroi e persino dei suoi antagonisti. Perchè questa scelta e come realizzare tutto ciò?

Stiamo parlando della più importante storia dell’umanità se non viene esaltata dalla Città da dove tutto è partito chi potrebbe ricordare tutti i grandi personaggi che ne hanno fatto parte? Riconosciamo la grandezza dei popoli antagonisti a Roma per questo li vogliamo ricordare e dare un segnale di amicizia e fratellanza.

Dei quattro maggiori competitor per il Campidoglio (Calenda, Gualtieri, Michetti e Raggi) quale si avvicina di più alla sua visione di città e perchè? Con chi vorrebbe avviare un dialogo per realizzare i progetti del suo movimento?

Al di là della simpatia personale che posso avere per Raggi e Michetti non avvieremo nessun dialogo con nessuno, Appartengono tutti alla vecchia politica che ha ridotto Roma e l’Italia come la vedete!

Le lascio spazio per un appello finale. Perchè i romani dovrebbero votare Sergio Iacomoni detto Nerone sindaco di Roma?

Chi si sente orgoglioso di sentirsi Romano non può perdere questa opportunità!

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