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Giovedì, 18 Aprile 2024
Elezioni Comunali Roma 2021

Elezioni Municipio X: intervista a Nicolas Gabrielli, il più giovane candidato presidente della tornata elettorale

Studente all’ultimo anno del liceo classico Anco Marzio di Ostia, Gabrielli si è avvicinato alla politica nel 2019 aderendo al Partito Comunista. Lo abbiamo intervistato sui temi principali che riguardano il territorio.

C’è anche uno studente di liceo tra i candidati presidenti per il Municipio X alle elezioni amministrative del 3-4 ottobre.

Nicolas Gabrielli, classe 2003, a 18 anni è uno dei tanti ragazzi (il più giovane di questa tornata elettorale) che hanno deciso in scendere in campo per le amministrative, tra liste civiche e partiti: “Il Partito Comunista spesso candida i giovani nelle tornate elettorali - riflette Gabrielli - A Ravenna, per esempio, abbiamo un candidato sindaco di appena 19 anni”.

Studente all’ultimo anno del liceo classico Anco Marzio di Ostia, Gabrielli si è avvicinato alla politica nel 2019 aderendo al Partito Comunista e ha fondato il collettivo studentesco “Studenti in lotta”, attivo proprio nel territorio del X municipio. Lo abbiamo intervistato sui temi principali che riguardano il Decimo.

Partiamo dalle spiagge: ormai terminata la stagione balneare si può fare un bilancio. Diverse le criticità emerse, in primis per quanto riguarda bagnini e sorveglianza, ma anche chioschi e gestione generale dei tratti comunali. Quali iniziative adotterebbe per gestire e valorizzare i tratti di competenza del Municipio/Comune?

Il mare è un bene comune di tutta la cittadinanza e deve essere reso il più accessibile possibile. Abbiamo visto in questi anni una gestione vergognosa del litorale con appalti truccati e gestori, che come con il gioco delle scatole cinesi, tornano sempre e trattano la cosa pubblica come cosa “loro”. Proprio in virtù di questo principio, il partito comunista, è per l’esproprio delle spiagge private, internalizzando il lavoro e abbattendo il lungo muro, che rende addirittura inaccessibile la spiaggia per chi passa dal lungomare. Iniziando a gestire direttamente le spiagge, si creerebbero nuovi posti di lavoro non più stagionali, bensì saranno gli stessi lavoratori a fare la manutenzione della spiaggia durante l’inverno. Una lotta seria alla lobby dei balneari e alla criminalità, senza alcun compromesso.

Parlando di spiagge, non si può non allargarsi al tema più generale del turismo. Dagli Scavi di Ostia Antica alla riserva di Castel Fusano, Ostia non è solo mare. Qual è la strategia per valorizzare il patrimonio storico e culturale del Decimo, e andare oltre il  concetto del “Ostia mare di Roma”?

Il decimo municipio di Roma non è solo mare e spesso la politica si dimentica dell’enorme patrimonio culturale nascosto nel nostro bellissimo territorio. Ad ostia antica, ad esempio, abbiamo uno dei più grandi patrimoni dell’umanità, ma al tempo stesso una delle stazioni della Roma-lido più malridotte e abbandonate. Oppure a Dragoncello abbiamo una villa romana completamente dimenticata dalle istituzioni. Che figura ci facciamo con i turisti? Abbiamo bisogno di valorizzare il nostro patrimonio culturale sia da un punto di vista della pubblicità, ma anche creando dei progetti con le scuole per educare i giovani alla bellezza e per riscoprire, soprattutto se si tratta di cultura romana, le nostre antiche radici. Bisogna ampliare il personale che lavora con la cultura con nuove assunzioni e facendo realmente degli investimenti strutturali; un altro passo è rendere accessibili i musei con prezzi popolari o dove possibile gratuiti per la popolazione.

Per rilanciare il territorio è necessario che i turisti (e non solo) riescano agevolmente ad arrivarci. Eppure la situazione trasporti è critica e molto difficile anche per i pendolari. Come inserirsi nell’ambito della questione Roma-Lido, e come sopperire alla scarsità di collegamenti con il centro?

È una cosa vergognosa che l'Atac chiuda e penalizzi alcune aree del nostro territorio e di conseguenza i cittadini. Soprattutto aree come stella polare dove troviamo un pronto soccorso e il centro per i paraplegici. Lavoratori e lavoratrici, studenti e studentesse e persone con invalidità di vario genere a cui verrà negato un servizio pubblico efficiente e capace di soddisfare in modo opportuno le esigenze di ogni spostamento. Abbiamo sentito per anni il mantra della privatizzazione del pubblico per migliorare il servizio offerto alla cittadinanza, ma mai nessuno ha preso in considerazione la possibilità di cambiare realmente le cose. Siamo contrari al progetto di messa a gara e di apertura ai privati del trasporto pubblico e collettivo, essendo favorevoli ad una progettualità finalizzata a riportare l’Atac al posto che merita. Per rilanciare la municipalizzata, il primo passo è porre fine alla dannosa pratica delle esternalizzazioni, garantendo un maggiore controllo e sperpero dei soldi pubblici.

Tutto ciò non può essere fatto solo dai dirigenti, ma la gestione dell’azienda deve essere condotta insieme a tutti i lavoratori che devono essere parte del processo gestionale e programmatico dei lavori e dello sviluppo dell’azienda. Per rientrare nel merito della Roma-Lido, noi del partito comunista vogliamo trasformarla in metropolitana, finanziando la fine della stazione di acilia sud, la riqualifica di tor di valle e l'aggiunta di nuove fermate.

Parlando di trasporti, altra criticità di competenza strettamente municipale sono le strade, devastate da buche e radici e anche pericolose, tanto che sono più di 100 quelle che hanno cartellonistica con limiti abbassati. Un tema che si collega anche a quello del decoro e della pulizia. Come si inseriscono nel suo programma?

Come partito comunista rivendichiamo un robusto investimento pubblico per ridare sicurezza e dignità alle nostre strade, attraverso il rifacimento del manto stradale che sia di alta qualità e idroassorbente e che possa coinvolgere i disoccupati e i cassintegrati delle stesse periferie, andando a creare posti di lavoro. Oltre al manto stradale, non possiamo non pensare alla pulizia dei tombini e al contrasto dell’abbandono dei rifiuti per strada attraverso telecamere e illuminazioni.

Sulla questione decoro, nel nostro bellissimo municipio, si apre una parentesi molto importante. Abbiamo visto l’amministrazione 5 stelle spendere soldi pubblici per piantare alberi o comprare autobotti per la cura del verde, salvo poi non avere un reale piano di cura dell’ambiente e lasciare il tutto in mano ad aziende appaltatrici poco serie. È diritto di ogni cittadino avere la massima fruibilità delle aree verdi, curate attraverso le assunzioni di giardinieri interni al municipio e sicure per bambini e famiglie. Ostia conta un patrimonio naturalistico molto importante, usufruiamone il più possibile.

Autonomia, città metropolitana o decentramento amministrativo. Qual è la chiave per il rilancio territorio?

La questione del decentramento è una questione quasi secolare. Personalmente, sono per un accentramento amministrativo che funzioni e che sia rispettoso delle contraddizioni e delle specificità di ogni singolo municipio. Pensare ad Ostia Comune, a mio avviso, è impensabile. Abbiamo bisogno di una città unita che torni ad essere una capitale seria e degna del bellissimo paese in cui ci troviamo.



 

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