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Elezioni Comunali Roma 2021

Comunali 2021, Andrea Casu: "Primarie mai in discussione. Vi presento il cantiere del centrosinistra. Calenda è il benvenuto"

L'intervista al segretario del Pd Roma. Il punto sugli Stati generali in partenza la prossima settimana, verso l'elezione del candidato sindaco

Nega che le primarie siano mai state in discussione. Semplicemente "la questione era stata posticipata a dopo le regionali". Per mercoledì prossimo è fissato il primo incontro con le forze di coalizione e tra gli invitati c'è anche Azione di Carlo Calenda: "Ci auguriamo che partecipi con noi". Rispedisce al mittente, la senatrice Monica Cirinnà, le accuse che lei stessa ha rivolto al partito, reo di essere poco attento alle donne: "Non meritiamo queste parole". A pochi giorni dall'avvio degli Stati generali del centrosinistra che porteranno prima al confronto tra le forze di coalizione poi alla scelta del candidato sindaco tramite le elezioni primarie, il segretario del Pd Roma Andrea Casu fa il punto sul cantiere politico pronto a partire. 

Per la prossima settimana ha annunciato la convocazione di un tavolo di coalizione, presenti come ha detto lei stesso "i segretari di tutti i partiti". Esattamente chi è stato invitato?

I soggetti politici con i quali abbiamo costruito le vittorie nei municipi e alle elezioni suppletive: Articolo Uno, Sinistra Italiana, Italia Viva, Azione, Partito Socialista Italiano, Radicali, Verdi, Demos. Con loro ci saranno anche i presidenti dei municipi I, II, III e VIII, e i capigruppo di opposizione al Comune, Giulio Pelonzi, Svetlana Celli e Stefano Fassina. L'obiettivo è quello di aprire questo percorso ai tanti movimenti e alle tante realtà che si sono impegnate in questi anni per contrastare il declino della città. 

Sono già arrivate risposte all'invito? 

Stanno man mano arrivando e sono tutte positive. Il desiderio di aprire una nuova fase per la città è forte e le sfide future sono di quelle davvero importanti, penso ai 150 anni di Roma Capitale, al Giubileo del 2025, e alla grande sfida politica del ricovery plan, grande occasione per riprogettare la nostra città e combattere le troppe diseguaglianze che la attraversano. 

Anche Azione ha risposto?

Ho invitato come per tutti gli altri partiti i segretari e referenti romani di Azione. Mi auguro di cuore sia protagonista con gli altri della battaglia per rilanciare Roma. 

Come funzioneranno questi Stati generali del centrosinistra verso le elezioni? Quali appuntamenti sono previsti e quale road map. 

Verrà definita insieme ai soggetti che ho elencato e che faranno parte di questo percorso aperto. 

Dalle sue parole di ieri sembra si vada alle elezioni primarie. Immagino avrà sentito prima il segretario Zingaretti e con lui si sarà confrontato. Cosa vi siete detti e cosa ha spinto i vertici dal partito a questa scelta? È un ripiego necessario di fronte all'assenza di candidature forti?

Le primarie sono nel nostro statuto, a Roma le abbiamo sempre fatte e ci hanno consentito in questi anni di riconquistare III e VIII municipio. Abbiamo sempre detto che avremmo messo questo strumento a disposizione di tutta la coalizione. Che oggi più che mai si deve aprire ad esperienze civiche e forze sociali per rappresentare tutto il fronte d'opposizione al fallimento politico dell'ultima amministrazione, oltre che alle mire di populisti e sovranisti.

A molti all'interno dello stesso partito non è parso che le abbia messe a disposizione "sempre". Non c'è stata forse tutta una fase di 'caccia' al candidato forte da scegliere a tavolino? 

La invito a dare più attenzione alla scena che al retroscena. Semplicemente abbiamo detto che avremmo rimandato la questione a dopo le regionali, e così è stato. 

Le male lingue sostengono che annunciare proprio adesso le primarie sia stato anche un tentativo, giocando d'anticipo, di scoraggiare Carlo Calenda, forse intenzionato a candidarsi fuori dal Pd. 

Ripeto, abbiamo sempre detto che avremmo aperto il cantiere politico per la scelta del candidato dopo le regionali del 2020 e così è stato. Ora mi auguro che anche Calenda si riconosca in questo percorso. Obiettivo comune dev'essere offrire a Roma un'occasione di rinascita e riscatto. 

Ben venga quindi un Calenda candidato alle primarie? 

Non vogliamo partire dai nomi ma dalla definizione con la coalizione di un percorso. Chiaramente saremmo felici se anche Calenda partecipasse alle primarie. 

La senatrice Cirinnà, tra i candidati (ufficiali) alle primarie, ha usato parole dure contro il partito. Tra le tante ha detto che il Pd sotto sotto ha problemi con le donne...

Senza polemiche, mi permetto di dire che non meritiamo queste parole. Il Pd nazionale ha una Presidente donna, le due vicepresidenti dell'assemblea sono anch'esse donne, ha di recente eletto Cecilia D'Elia portavoce delle donne democratiche, a Roma ogni giorno lavoro al fianco di donne straordinarie nella segreteria romana e nel gruppo comunale, due presidenti di municipio del Pd sono donne. Il partito è in prima linea nella battaglia per la difesa dei diritti delle donne ogni giorno. Lo abbiamo dimostrato battendoci per la difesa della Casa Internazionale e di tutti gli spazi delle donne e per le donne. 

Le primarie potrebbero saltare se alla fine arrivasse il famoso candidato di mediazione frutto di un futuro accordo con il M5s o l'ipotesi di una convergenza con i grillini è morta e sepolta? 

Direi che è morta e sepolta per la scelta del M5s di continuare a sostenere Virginia Raggi e la sua esperienza amministrativa, totalmente fallimentare. 

Laddove il m5s maturasse la scissione, la parte aperta alla coalizione di centrosinistra potrebbe essere invitata a questi Stati generali?

I 5Stelle sono uniti e puntano sulla Raggi. Noi non commentiamo retroscena che riguardano noi, figurarci quelli di altri partiti.

Ci può disegnare il suo candidato ideale?

Come ho sempre detto a Roma l'uomo solo al comando fallisce e ha sempre fallito, il lavoro del segretario del Pd non è quello di disegnare identikit di un candidato ideale, ma di costruire condizioni politiche nelle quali una nuova classe dirigente che metta insieme conoscenza del territorio, competenza di carattere nazionale e internazionale possa prendere presto la guida della città per costruire una nuova stagione e consentire a Roma di svolgere una nuova funzione chiave nel mondo post covid-19. La candidata o il candidato migliore saranno scelti dal percorso che avvieremo insieme a tutta la colazione a partire da mercoledì.  

Raggi ha maturato un discreto vantaggio a livello di campagna elettorale essendo da oltre due mesi l'unica candidata in campo. Temete più il centrodestra o la sindaca uscente? 

Temo di più i problemi che i romani affrontano ogni giorno. La nostra sfida in un momento così difficile dev'essere quella di riuscire ad offrire risposte concrete a quelle paure che i populisti hanno cercato e cercheranno di cavalcare. 

Come costruirete il programma elettorale per Roma e come avverrà il coinvolgimento, tanto volte annunciato, di realtà civiche quindi comitati e associazioni attive sui territori?

Dovranno avere un ruolo chiave, anche questo sarà uno degli argomenti che affronteremo mercoledì. Quello che posso dirle è che per contribuire a questo percorso stiamo sperimentando come Pd strumenti innovativi per consentire a tutti di partecipare alla grande sfida del recovery plan. Sul tema dell'innovazione proprio ieri la responsabile nazionale Marianna Madia ha lanciato una campagna telematica per la raccolta di idee in tal senso a cui tutti possono partecipare. Come Pd Roma metteremo a disposizione sul territorio un Instant book che raccoglie tutti gli appuntamenti e gli approfondimenti che abbiamo realizzato durante i mesi del lockdown. Questo è solo una delle tante iniziative che abbiamo messo in campo. 
 

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