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Elezioni Comunali Roma 2021

Municipio V: intervista ad Alessandro Barnaba "Spartacus", candidato presidente della lista Nerone

Alessandro Barnaba si presenta alla guida di uno dei territori più poveri di Roma: "Incarno il paladino delle classi sociali più vessate, degli schiavi"

C'è una lista che, riecheggiando vecchi fasti, si avvia alle urne delle elezioni amministrative a suon di "Ad maiora!".

Per alcuni candidati, come Alessandro Barnaba, detto Spartacus, non si tratta soltanto di un augurio folkloristico, abbracciato da tanti romani, ma è l'espressione di una Caput Mundi diversa, a cui dar voce alla guida del V Municipio, dove si presenta come Presidente insieme alla lista Nerone Movimento Storico Romano, in sostegno di Sergio Iacomoni Sindaco.

Se Iacomoni, fondatore del Gruppo Storico Romano, gira per Roma con toga e corona d’alloro, Spartacus non si muove tra Colosseo e via dei Fori Imperiali, ma a Centocelle, dove è nato e cresciuto.

Condivide con la lista Nerone, però, la volontà di rilanciare Roma, non solo con iniziative culturali e la valorizzazione del turismo, su cui ha esperienza come guida turistica, ma riallacciando i rapporti con la cittadinanza, con quelle che definisce "le classi sociali più vessate, gli schiavi". 

Chi è Spartacus?

"Spartacus è un cittadino romano, di 54 anni, laureato in Lingua e Letteratura Giapponese alla Sapienza di Roma, borsista del Governo giapponese e ricercatore presso la Tokyo University. Ho vissuto in Giappone complessivamente sette anni, dal 1992 al 1999, e ho gestito una piccola attività di trading con il Giappone. Il nome Spartacus mi è stato suggerito, incarna le qualità del lottatore, della tenacia e della persistenza, indispensabili per raggiungere gli obiettivi. Ma anche per il ruolo di paladino delle classi sociali più vessate, degli schiavi"

Dal Sol Levante all'Agorà del V Municipio: perché tornare alla Roma del passato?

"Malgrado le epoche storiche così lontane, non vedo grosse differenze con la situazione attuale, anzi forse quella che viviamo è ancora più subdola: convinti di vivere in libertà senza la coscienza di essere invece schiavi di un sistema pieno di assurde e inumane costrizioni. Mi piacerebbe essere per i cittadini del V uno Spartacus in chiave moderna"

Come gladiatore o come politico però?

"Sono alla prima esperienza diretta in politica e ho scelto il Movimento Storico Romano perché conosco personalmente Sergio Iacomoni e gli attivisti della lista. Mi è piaciuta l’idea di un gruppo di persone semplici, di lavoratori e liberi professionisti mossi dalla passione per Roma e con l’obiettivo di rivalutare la città, mettendo a disposizione tutte le proprie risorse".

Quali sono le priorità su cui interverresti come Presidente del V Municipio?

"Sicuramente dal punto di vista sociale, dedicherei un'attenzione vera, non propagandistica, alle famiglie con sostegni economici ai figli, all’istruzione e all’educazione civica, per far comprendere agli abitanti l’importanza dell’uso condiviso dei beni pubblici. Importante poi dedicare un occhio in più anche agli anziani con l’implementazione di centri di ritrovo e punti di aggregazione nel quartiere".

Parlando di Agorà, come gestiresti la Movida di Pigneto e Centocelle? Pollice in su o fossa dei leoni?

"Sicuramente incentivando le attività commerciali, come la ristorazione, bar e locali notturni e facilitando in generale la ripresa economica attraverso la circolazione della moneta".

Parliamo di valorizzazione delle aree verdi e del patrimonio archeologico, di cui il V Municipio è ricco. Che idee hai?

"Per il parco di Centocelle, come per il laghetto ex-Snia, vorremmo puntare sul concetto di riappropriazione del territorio e dei beni pubblici attraverso la partecipazione diretta dei cittadini. Laddove il Comune o le istituzioni non intervengano direttamente, daremmo spazio all’iniziativa privata di associazioni no-profit per la valorizzazione delle risorse. Vorrei dimostrare ai cittadini, attraverso il coinvolgimento degli stessi, che una gestione della città senza secondi fini è assolutamente realizzabile.
A questo scopo, proporremmo come lista Nerone Nerone Movimento Storico Romano la creazione di una linea dedicata di ascolto del cittadino, con cadenza settimanale per la risoluzione delle problematiche locali".

Una di queste riguarda la raccolta differenziata e il decoro urbano. Tutte le strade portano a Roma, ma se sono invase dai rifiuti, è un bel problema: come interverresti?

"Anche per la questione decoro urbano e gestione rifiuti, secondo me l’ideale sarebbe stata la raccolta differenziata praticata dal Comune stesso. Dal momento però che finora ha scontentato tutti, proporremmo l’iniziativa privata, con assegnazione a imprese specializzate nella raccolta e riciclo di un singolo ambito: carta, plastica, vetro o organico".

Tu prima hai parlato di schiavi, parlando della povertà in cui si trovano molti cittadini romani. Ecco, il V Municipio è il territorio dove si registrano maggiori diseguaglianze sociali. Quali sono le proposte che mette in campo la vostra lista per ridurre il più possibile la povertà?

"Siamo favorevoli a reintegrare nel mondo del lavoro i percipienti del reddito di cittadinanza. Guardiamo di buon occhio l’iniziativa privata delle attività commerciali, incentivandole attraverso le agevolazioni fiscali, con esenzioni nei primi anni di apertura dell'attività o con la riduzione delle imposte, oppure con la semplificazione della gestione contabile".

Alessandro, come chiami i romani alle urne? Un tuo appello al voto.

"Sono consapevole del fatto che la politica negli ultimi anni abbia perso inesorabilmente credibilità, per cui esorto gli elettori almeno a dare una chance a chi è professionista nella vita di tutti i giorni, non ai professionisti della politica".

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