rotate-mobile
Elezioni Comunali Roma 2021

Imma Battaglia corre per le primarie: presentata la campagna "SìAmo Roma"

La matematica, imprenditrice e attivista apre la campagna elettorale di Liberare Roma: “Siamo quelli che non stanno con nessun potere”

“Faremo la rivoluzione con chi non appartiene a nessun potere. Io mi sento credibile e in grado di rappresentare le ragioni di questa comunità perché non faccio parte del potere, di chi vuole dirci cosa dobbiamo fare della nostra vita”: Imma Battaglia si candida alle primarie del centrosinistra in una assolata giornata di Roma sud. Al suo fianco, lo stato maggiore di Liberare Roma, il gruppo politico con base a Garbatella sostenuto dall’europarlamentare Massimiliano Smeriglio e dal presidente del Municipio VIII Amedeo Ciaccheri sul palco anche l’attivista di Liberare Roma e futura candidata presidente per il XV Municipio Tatiana Marchisio. Dopo alcuni giorni di stop and go l’imprenditrice e informatica, nonché ex consigliera comunale, presenta la sua campagna intitolata “SìAmo Roma” che la condurrà alle primarie del 20 giugno a fianco di Roberto Gualtieri, Cristina Grancio, Stefano Fassina, Giovanni Caudo e Paolo Ciani.

Laureata in matematica a 23 anni, Imma Battaglia spiega che la sua piattaforma politica si potrebbe riassumere nell’intenzione di “reframing, ridefinire la città” di Roma. Fra i temi annunciati l’attenzione alla mobilità, con le proposte sulle stazioni di parcheggio per l’interscambio, gli autobus elettrici a corto raggio in tutta la città e percorsi “piccoli e frequenti”; innovazioni tecnologiche sul tema dei rifiuti grazie alle nuove tecnologie basate su batteri e tecniche avanzate di compostaggio; una politica di bilancio attenta “alle entrate e alle uscite: perché è facile distribuire denaro, il difficile è fare bilancio”, spiega, alludendo esplicitamente al lavoro al MEF di Roberto Gualtieri. Ne ha anche per Virginia Raggi, responsabile di aver prima sbattuto la porta in faccia alle olimpiadi del 2024 per poi tentare un recupero con il presidente del Coni Giovanni Malagò. Da ultimo, l’attivista LGBTQI+ ha insistito molto sui temi della riforma amministrativa, sostenendo che “una donna bella come Roma, con delle forme splendide, fatta della sua arte, del suo verde, dei suoi scorci” non possa non avere uno stato particolare

La nuova Roma Capitale dovrà creare una Global City inserita nel tessuto delle metropoli contemporanee e questo non potrà non  passare, spiega Imma Battaglia, dall’attribuzione ai municipi di poteri di natura fiscale "perché i presidenti eletti possano lavorare da subito per il bene comune". A proposito di municipi, Liberare Roma ci sarà in tutti i territori e, spiegano dallo staff, “sono in corso dialoghi con diverse potenzialità”.

Dal palco vengono annunciati Paolo Barros, già M5S e attivista di Black Italians, come candidato presidente in IX Municipio; in IV Municipio ci sarà Carla Corciulo, in VII Sandro Luparelli, in XV Tatiana Marchisio. Roma Today apprende che in I Municipio il candidato sarà l’imprenditore del Rione Monti Pulika Calzini. Liberare Roma fa trapelare che la quadra sarà trovata in tutti i territori e che solo per un paio di minisindaci su quadranti particolarmente di periferia c’è ancora da individuare l’esponente. In VIII Municipio correrà Amedeo Ciaccheri, senza passare dalle primarie: “Noi non abbiamo la cultura dell’accordicchio”, spiega in proposito Massimiliano Smeriglio: “Le esperienze amministrative le giudicano i cittadini e quelli che hanno ben governato è corretto che continuino. Per il resto, è giusto che i candidati si cerchino il consenso strada per strada”.

“Quella di Imma Battaglia”, aveva detto l’eurodeputato al momento della presentazione, “è una sinistra pop, senza la puzza sotto il naso, creativa, civica e radicale. Alle liturgie della conservazione noi preferiamo l’innovazione, ai fronti delle elite noi preferiamo le persone. Cerchiamo vie nuove perché quello che c’è non basta: non ho pensato a trovare una quadra con Carlo Calenda, altrimenti l'avrei trovata”, dice Smeriglio: ”Ho tentato di dire che per battere il governo di questa città e per battere la destra c'era bisogno di massima unità del campo progressista. Per me Calenda fa parte del campo progressista e la frantumazione del campo non è stata una bella notizia. Ognuno ha fatto la sua scelta: Carlo la sua sulle primarie, e a me dispiace. Non è andata come volevamo, ce l'abbiamo messa tutta, ma non per nostra responsabilità”. Volutamente si fa pochissimo accenno alla militanza nel movimento rainbow della Battaglia, rivendicato senz’altro con orgoglio dalla candidata (“sono una donna lesbica e ne sono fiera. Nella mia storia ho lottato da sola contro tutti i poteri quando tutti mi dicevano che era pazza penso ad esempio al Gay Pride durante il Giubileo”); in proposito Massimiliano Smeriglio dice: “Quando si candida un uomo, nessuno di noi dice che è eterosessuale”. Una menzione speciale c’è, però: è per il sindaco Ignazio Marino, “defenestrato dal notaio con un atto antidemocratico” con le firme dei consiglieri PD. Un’operazione a cui gli allora esponenti comunali della sinistra non parteciparono.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Imma Battaglia corre per le primarie: presentata la campagna "SìAmo Roma"

RomaToday è in caricamento