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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Gualtieri e lo sport a Roma: "Per basket e volley ci sarà uno stadio"

"Impianto al chiuso" per gli sport di squadra nel piano sportivo del centrosinistra: inoltre, "un piano per recuperare impianti e palestre scolastiche con i fondi del PNRR".

A Roma la potenzialità sportiva è alta, ma servono riorganizzazione e investimenti. Il piano sportivo del centrosinistra che guarda al comune a sostegno della candidatura di Roberto Gualtieri si compone di un rinnovato dialogo con gli stakeholder dello sport, ma non basta: servono azioni decise sugli impianti piccoli e grandi della città. La piattaforma politica dell'ex MEF è racchiusa in un documento a cui Roma Today ha potuto avere accesso e che, fra le sfide, individua quella di dotare senz'altro sport come il volley e il basket di "un impianto al chiuso".

Scrive il comitato per Gualtieri: "La dotazione di infrastrutture è ancora insufficiente e diseguale sui territori, con Stadio Flaminio, Pala Tiziano, Vele di Calatrava che sono esempi emblematici della disattenzione al tema"; ancora, "la gestione del Comune ha reso impossibile ai concessionari di impiantistica comunale di presentare progetti di riqualificazione dei plessi mentre lo stesso Comune, proprietario degli impianti, non concedeva l’autorizzazione a presentare i progetti; e così oltre 2 milioni di fondi regionali destinati a Roma sono stati persi. La verità è che Roma ha rinunciato all’occasione della candidatura olimpica nel 2024 senza mettere in campo una strategia alternativa per riqualificare e potenziare l’impiantistica romana. E a pagare il prezzo sono i romani: la squadra femminile del Roma Volley, promossa in A1 è oggi senza un impianto dove iniziare il prossimo campionato. Hanno lo stesso problema le 2 squadre di basket romane dell’A2. C’è un progetto per Campo Testaccio con un investimento regionale di 1 milione di euro che non è stato mai utilizzato".

Cosa fare?  Prima di tutto, bisogna "riportare a casa" le grandi romane dello sport di squadra: "Agiremo subito per garantire un impianto sportivo al chiuso per il Basket e il Volley romano di alto livello (serie A1 e A2) per scongiurare che le squadre cittadine continuino, come avviene da 3 anni, a giocare fuori dal territorio della Capitale". Per il resto la parte del leone dovranno farla gli impianti di cui Roma Capitale è titolare (quelli comunali) e quelli a cui può avere facile accesso (quelli scolastici). Si parte dai secondi: "Convocheremo nei primi 100 giorni l’Osservatorio sportivo Scolastico Capitolino (mai più riunito dal 2018) per l’immediato prolungamento degli affidamenti di impianti e palestre comunali fino al 31 Agosto 2023, con relativa chiusura del contenzioso sui canoni da parte delle ASD/SSD nei periodi di lockdown e riduzione del 90 % canone per il primo anno sportivo/scolastico, come misura di alleggerimento temporaneo". 

Il patrimonio strettamente comunale sarà destinatario di interventi maturati tramite i fondi PNRR: "Avremo particolare attenzione a palazzetti, palestre, spazi esterni scolastici, piste ciclabili, punti verdi qualità anche con strumenti concessori più moderni e economicamente sostenibili" - Gualtieri cita qui lo strumento dei PVQ, una delle scelte amministrative più contestate e meno foriere di risultati delle precedenti gestioni amministrative di centrosinistra. "Le stesse risorse permetteranno messa in sicurezza, abbattimento delle barriere architettoniche e riqualificazione energetica delle strutture sportive pubbliche", continua il comitato del professore di Storia. 

Si passa allo sport all'aperto, egualmente importante: anche i playground e i campi sportivi pubblici vedranno una dotazione in capitolo di spesa a decorrere sui fondi europei. "Valorizzeremo in chiave sportiva tutti i luoghi all’aperto dove è possibile praticare attività motorie (parchi, ville storiche, cortili, giardini, terrazze condominiali), anche attraverso affidamenti all’associazionismo sportivo di base". Non manca un'attenzione specifica per il fiume Tevere: l'idea di Gualtieri è quella di "trasformare il fiume e le sue sponde nella più grande “palestra a cielo aperto” di Roma". 

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