Giovanni Caudo: “Serve una presenza chiara che raccolga forze senza un terminale”
A Roma Today il minisindaco spiega il senso della sua proposta per la lista unitaria: “Se ad alcune forze serve tempo troveremo una formula. Il percorso è condiviso con Roberto Gualtieri”.
“Lo spirito della mia proposta è nel documento che ho presentato. Io sono convinto e continuo a pensare che la migliore delle opzioni per chi anima lo spazio a sinistra del PD sia quella di tenere insieme l'attivismo civico, valorizzando i momenti di radicamento del territorio con le culture politiche di sinistra”. Giovanni Caudo, sollecitato da RomaToday, illustra la sua proposta per la lista unitaria della sinistra romana, chiamata Roma Futura. Una traccia di lavoro di cui su questo giornale si è già data notizia e che, a microfono spento, ha già visto l’espressione di alcune perplessità da parte di maggiorenti della sinistra romana.
“Quando diciamo innovazione, vuol dire che abbiamo cambiato e aggiornato il modo con cui leggiamo la realtà che ci circonda”, spiega Caudo: “Se invece marchiamo la nostra identità come un a-priori a prescindere dagli aggiornamenti e delle letture commettiamo un errore. La proposta che ho avanzato parte dal presupposto che le identità sono state stravolte e oggi devono arrivare a valle di una nuova lettura della realtà. Superiamo l’ideologia, l’identità, la chiusura, invece concentriamoci e scontriamoci sulla realtà. So che quanto propongo non è facile e il tempo non è dalla nostra. Penso che fosse giusto fare una proposta, mi auguro che il passo avanti che ho chiesto venga fatto, e comunque in ogni caso serve a comporre anche uno scenario differente ma sempre condiviso”.
Forti sono i termini per partecipare al percorso proposto dal presidente del III Municipio. Nella lista comunale, si legge “non ci devono essere esponenti politici che svolgono il ruolo di segretari di partito, funzionari di partito, leader di movimenti politici, o coloro che hanno svolto due mandati di rappresentanza nelle assemblee elettive nei diversi livelli istituzionali”.
Caudo spiega: “Sono indicazioni per interpretare come mi auspico che ci si debba stare in una proposta di questo tipo, ad esempio candidando, nelle diverse culture politiche presenti nella lista, delle figure che testimoniano l’apertura e l’inclusione. Porgo un invito alle diverse culture politiche di cui ho totale rispetto e che fanno parte della mia storia; un invito a cogliere il tempo delle innovazioni e a fare tutti un passo avanti per stare dentro le questioni concrete. Questa è una sfida che stanno accogliendo tutte le sinistre in Europa, pensiamo a quello che succede nelle grandi città come Parigi, Barcellona, Londra. Questa proposta non salta fuori dal mio cilindro, ho fatto diversi incontri con molte realtà e il percorso tracciato è ovviamente del tutto condiviso con il candidato sindaco Roberto Gualtieri”.
"La mia storia di governo e amministrativa è una storia di allargamento, di presidio dei territori dove spesso un certo tipo di proposta politica non si avventura, di contaminazione e di arricchimento reciproco. Ma anche di rigore e di nettezza della proposta, direi di radicalità. Non poteva e non può essere diverso per la proposta di una lista. La costruzione della lista deve essere un processo pubblico e partecipativo", continua il minisndaco, "e questo è certamente un elemento di criticità. Serve un investimento da parte dei soggetti costituenti su uno strumento che è in grado di dare un’offerta politica a una domanda che per ora non ha un terminale. Se non riusciamo a trovare una risposta, si rischia che questa domanda si rivolga altrove e che si finisca per perdere un’occasione importante. Se serve tempo perché alcune forze politiche maturino la loro decisione, vedremo di trovare una formula. Ma per me il contenuto politico prevale ed è chiaro: serve una presenza chiara, evidente ed esplicita nella coalizione di centrosinistra che raccoglie un coagulo di forze che oggi non ha rappresentanza".