Elezioni Roma, FdI candida l’ultras della Lazio: foto tra saluti romani e personaggi controversi
Francesco Cuomo, apprezzato tatuatore e volto noto della Curva Nord, mira al Comune con Fratelli d'Italia: in passato militanza nella frangia più estrema del tifo biancoceleste e foto con Diabolik. Cavallo di battaglia il recupero dello Stadio Flaminio
La sua mano ha tatuato decine di calciatori e dipinto le coreografie più belle della Curva Nord e adesso, parole del suo slogan elettorale, è pronta a “ridisegnare Roma”.
Elezioni comunali: FdI candida l’ultras Lazio Francesco Cuomo
Francesco Cuomo, tatuatore e volto noto della frangia più estrema del tifo biancoceleste, è candidato al Comune di Roma nella lista di Fratelli d’Italia a supporto del candidato sindaco di centrodestra Enrico Michetti. Cuomo è uomo conosciuto negli ambienti ultras della Capitale e non solo: un passato tra le fila della temuta Banda Noantri, gruppo che della simbologia fascista fa il suo vanto. In gioventù finito nei guai per gli incidenti tra tifosi alla stazione ferroviaria di Santa Maria Novella a Firenze. Era il 2003. Oggi la sua fedina penale, assicurano da Fratelli d’Italia, è pulita.
La Banda Noantri e l’amicizia con Diabolik
Tra i profili social di Cuomo non è difficile incappare in qualche fotografia che lo ritrae tra saluti romani e personaggi controversi del mondo ultras. Spicca quella con Fabrizio Piscitelli: il capo degli Irriducibili ucciso al Parco degli Acquedotti nell’agosto del 2019. Morto da uomo libero con le indagini delle forze dell'ordine che ne hanno raccontato però la sua caratura criminale. Un omicidio ancora senza colpevoli. Diabolik tra i frequentatori dello studio di tatuaggi di Cuomo e per l’ultras, tatuatore e fumettista, innegabile amico negli ambienti dello stadio. Una foto del 2014 li ritrae insieme a bordo campo con la Coppa Italia appena conquistata dalla Lazio. “Con la Coppa Italia: Candreva, Diablo, Klose, Freak, io!” - tweettava il neocandidato al Comune. Nei giorni turbolenti dei funerali di Diabolik la solidarietà alla famiglia Piscitelli espressa pubblicamente sui social.
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L’ultras Lazio in campo per il recupero del Flaminio
Nelle settimane scorse la firma per l’accettazione della candidatura nella lista di Fratelli d’Italia per l’Assemblea Capitolina. “Ammetto che ero emozionato come ogni qualvolta ho intrapreso un nuovo capitolo della mia vita. Sono motivato e fiducioso. Ho appena stappato il pennarello…ora iniziamo a ridisegnare” - il post per annunciare la corsa verso il Campidoglio. Tra i cavalli di battaglia il recupero dello Stadio Flaminio perchè possa tornare la casa della Lazio proprio come come fu per quasi quarant’anni e fino all’inizio degli anni Sessanta. Giovedì 2 settembre il presidio dei tifosi biancocelesti sotto la curva nord dell’impianto ormai sprofondato nel degrado più assoluto. “Lo Stadio Flaminio è casa nostra. Una volta ci mettevamo qui ad aspettare l’apertura dei cancelli e una volta dentro iniziava il sogno. Oggi - aveva raccontato con malinconia davanti alle inferriate logore - è una sorta di savana nel quadrante di Roma nord, un pezzo di storia abbandonato a se stesso. La nostra battaglia è fermare questa ruggine e la ruggine che è dentro il Comune di Roma. Questa è casa della Lazio, la battaglia la facciamo noi”.