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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Elezioni Comunali Roma 2021

Elezioni comunali, Calenda rinuncia all’Assemblea Capitolina: “Al mio posto Carpano”

Il leader di Azione ha annunciato la decisione con un Tweet: “L’avevo dichiarato prima del voto”. Critiche da Fratelli d’Italia: “Rappresentare i romani dovrebbe essere un onore”

Carlo Calenda lascia libero un posto in Assemblea Capitolina. Il leader di Azione ha deciso che non siederà in Aula Giulio Cesare, per concentrarsi sul ruolo di Europarlamentare.

La decisone di Calenda

La decisione di Calenda, già trapelata, ora è stata ribadita con un tweet. “Potrei rimanere eurodeputato e fare il consigliere. Ma non lo farò. Come ho detto ai romani prima del voto - ha commentato l’ex ministro dell’Economia - Cederò il mio posto a Francesco Carpano che è stato il coordinatore del programma e che merita di entrare in Consiglio. Andate a vedere il suo profilo. È un giovane fuoriclasse”.

Francesco Carpano nuovo consigliere

La lista che, pur non riuscendo a mandare Calenda la ballottaggio,  ha ottenuto la percentuale più alta di consensi, elegge in tutto cinque consiglieri. Francesca Leoncini e Valerio Casini sono esponenti di Italia Viva, il partito fondato da Renzi che ha contribuito alla composizione della lista Calenda in Campidoglio. Sono stati eletti anche Dario Nanni e Flavia De Gregorio, rappresentanti di Azione. Il quinto seggio era quello destinato all’ex ministro dell’Economia, ma andrà invece a Francesco Carpano, il coordinatore del programma elettorale. 

La protesta di Fratelli d'Italia

“Le dimissioni di Calenda dimostrano la totale strumentalità della sua candidatura. Rappresentare i romani dovrebbe essere un onore e non un vezzo elettoralistico” ha commentato il parlamentare Federico Mollicone.  Dello stesso tenore il commento anche di Andrea De Priamo, già capogruppo capitolino del partito di Giorgia Meloni. Per De Priamo è emblematica di “una totale mancanza di rispetto di da parte di chi evidentemente si era candidato, illudendo molti romani, solo per reclamare una posizione di rilievo sul tavolo della politica nazionale”. 

L'esempio di Giorgia Meloni

De Priamo contrappone quindi la scelta di Calenda alla decisione di Giorgia Meloni che nella passata consigliatura, “nonostante i suoi molteplici impegni – ha sottolineato il suo ex capogruppo capitolino - ha onorato quello assunto con i cittadini romani, rimanendo Consigliera di opposizione e regalando anche interventi e atti memorabili come quelli sulla riforma della Capitale”.
 

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