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Elezioni Comunali Roma 2021

Elezioni Roma, Barca ora "tifa" Roma Futura: lontani i tempi di Mappa il Pd e del "repulisti" dei circoli

L'ex ministro insieme a Caudo, Bonafoni, Muroni e soprattutto Pratelli (che sostiene economicamente tramite il Forum Diseguaglianze e Diversità) nel 2015 spese tre mesi a cercare le sezioni "dem" asfissiate dai capibastone

Dalla riorganizzazione dei circoli territoriali del Pd romano a una mano sulla spalla di Giovanni Caudo per lanciarlo verso la corsa all'assemblea capitolina con la sua Roma Futura: Fabrizio Barca, economista, Ministro della Coesione Territoriale durante il Governo Monti dal 2011 al 2013, archivia definitivamente l'esperienza del 2015 al fianco dell'allora commissario democratico Matteo Orfini, per abbracciare gli ideali "femministi, ecologisti, egualitari" del progetto elettorale a sostegno di Roberto Gualtieri.

La mappatura dei circoli "cattivi"

All'indomani dell'inchiesta cosiddetta "Mafia Capitale", con il segretario Matteo Renzi che lo aveva chiamato a rimettere insieme i pezzi di un partito travolto dalle accuse e ai minimi di popolarità, Orfini chiese a Barca di mappare  i 125 circoli Pd della Capitale per individuare le "mele marce", ovvero quelle sezioni saldamente in mano a determinati capibastone, dove i tesseramenti gonfiati erano forse solo la punta dell'iceberg, considerata anche l'assenza di bilanci e i milioni di debiti. Alla fine dei tre mesi di lavoro, Barca e il suo staff ne individuarono 27 "da chiudere o commissariare" come confermò anche lo stesso Orfini alla Festa dell'Unità del 2015, gettando nel panico i militanti Pd dall'Eur a Vigne Nuove, da Casalotti a Tor di Nona passando per Testaccio e Ostia. 

Gualtieri sì, ma meglio Caudo (e Pratelli)

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L'acredine espressa da parecchi notabili del Partito Democratico (Patrizia Prestipino, oggi deputata, non prese affatto bene la presenza del circolo Eur nella lista nera, promettendo guerra), le schermaglie contro Orfini, oltre alle dodici ore trascorse a colloquio con tutti i segretari di sezione bisognosi di chiarimenti (e rassicurazioni) subito dopo la pubblicazione del report, avranno fatto rimpiangere all'ex ministro di aver preso la tessera del Pd nel 2013. Anno in cui Ignazio Marino stravinse contro Alemanno e divenne sindaco di Roma, per poi essere defenestrato dalla sua stessa maggioranza. Pochi mesi prima del "fattaccio" e della sfilata serale nell'ufficio del notaio da parte dei 26 consiglieri di Centrosinistra, Barca aveva speso parole di stima per l'ex sindaco: "Deve resistere, ma al suo posto io avrei paura". E forse non è un caso che Fabrizio Barca ieri, giovedì 23 settembre, sia andato a Fusolab all'Alessandrino ad abbracciare l'ex assessore all'Urbanistica della giunta del chirurgo ex dem, Giovanni Caudo, capolista di Roma Futura e tra i papabili per un posto nella squadra di governo in caso di vittoria del Centrosinistra. Un abbraccio ancor più stretto è stato riservato a Claudia Pratelli, assessora alla Scuola di Montesacro, una che vedrebbe l'Aula Giulio Cesare più da vicino in caso di exploit della lista e soprattutto è sostenuta economicamente, tramite un crowdfunding, dal Forum Diseguaglianze e Diversità, di cui Barca è principale animatore.  

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