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Martedì, 23 Aprile 2024
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Elezioni Municipio IX, De Juliis: “Siamo pronti al confronto con tutte le realtà, senza preclusioni”

Il candidato di centrodestra rivendica la conoscenza del territorio frutto di tre consiliature e avverte: "Con l'elezione del centrosinistra temo l'arrivo di una discarica nel nostro territorio"

Massimiliano De Juliis, candidato di centrodestra alla presidenza del Municipio IX, si presenta al ballottaggio con un vantaggio di 4 punti percentuali. Forte della sua esperienza amministrativa, punta sulla conoscenza del territorio e si dichiara aperto ad un confronto, con le realtà sociali, che negli ultimi 5 anni sostiene sia venuto meno. 

De Juliis lei è stato all’opposizione in municipio per tanti anni. Che differenze ha riscontrato tra l’amministrazione di centrosinistra e quella del M5s?

La differenza c’è stata sono cambiati i tempi e gli interlocutori. Con il centrosinistra in passato ci sono stati anche aspri scontri su alcune tematiche, ma un minimo si riusciva a parlare di politica, a confrontarsi. Con il M5s c’è stata una chiusura totale sin dall’inizio e solo in pochi, rari casi abbiamo avuto un confronto. Gli ultimi 2 anni poi sono stati disastrosi.  

Dopo 5 anni di mandato i pentastellati sono arrivati terzi. A suo avviso quali errori gli sono stati imputati dagli elettori?

Ce n’è uno soprattutto. Sono arrivati dicendo che avrebbero aperto la scatoletta di tonno e trasformato tutto in un vaso di vetro. Invece si sono infilati nel palazzo, non sono più usciti, non hanno aperto il dialogo con comitati, associazioni, consulte e, cosa che voglio fare io, anche con le parrocchie.  Questo atteggiamento credo che sia il più grande errore che in politica si possa fare. Se non ti confronti con tutte le realtà che ho elencato vedi solo il tuo punto di vista che però non rispecchia più la realtà che hai intorno. 

Il centrodestra è in vantaggio, ma Di Salvo è solo a 4 punti percentuali. Quale municipio ci aspetta per i prossimi cinque anni se vince il centrosinistra?

La più grande preoccupazione delle persone, e lo dico soprattutto perché emerge dagli incontri che ho fatto in queste settimane, è per l’attenzione che sarà data alla periferia. Io ho inoltre  la sensazione che se in città e nel nostro municipio vince il centrosinistra, considerando che in Regione già stanno al governo, non ce la tolga nessuno una discarica sul nostro territorio. 

Perché un cittadino che ha votato al primo turno il M5s o la lista Calenda dovrebbe votare per De Juliis?

Credo che qualunque cittadino che si sia occupato di politica locale ed abbia letto giornali e testate come la vostra, sappia che c’è una parte che si è sempre occupata dei problemi. Personalmente ho fatto tre consiliature, conosco tutti i quartieri e le loro problematiche. Agli elettori di Calenda e del Movimento 5 stelle, dico che le buone idee, quando ci saranno proposte, non troveranno una barriera. Anche quando eravamo in maggioranza abbiamo dimostrato di essere stati sempre attenti al confronto. E un atteggiamento che ci contraddistingue e che rappresenta una garanzia anche per gli elettori che non sono di centrodestra: noi siamo sempre pronti all’ascolto.

Cosa pensa di fare per i primi 100 giorni?

Non si possono fare miracoli, perché siamo in un municipio e come tale dipendiamo dal Comune che, essendo a fine anno, ha già stabilito quali sono le risorse in bilancio per il 2021. Però sicuramente voglio avviare subito un confronto importante con le associazioni, i comitati, le consulte, i centri anziani e, ripeto, le parrocchie. Poi punto a rimettere a posto gli ingranaggi della macchina amministrativa. Negli ultimi 5 anni c’è stata una sovrapposizione delle competenze, tra politica e uffici. Poi quando le cose andavano bene i meriti erano sempre dei primi ed è questo un approccio che non mi piace. Compatibilmente con le risorse disponibili ci occuperemo subito anche del sociale, del verde e dell’ambiente e della gestione dei rifiuti. Sono nostre priorità.

E nei primi cinque anni quali sono i risultati che mira a realizzare?

Noi viviamo un periodo in cui non c’è bisogno di immaginare nuvole di Fuksas o vele di Calatrava. Bisogna tornare alla normalità. Significa sistemare le strade, provando magari ad usare anche dei nuovi asfalti. Occorre occuparsi dei marciapiedi, della sistemazione del verde e laddove possibile metterò a bando tutte le piccole aree perché vi sia realizzato un chiosco bar il cui gestore dovrà occuparsi della guardiania e della loro manutenzione. Poi vogliamo sistemare le aree giochi e ridare vigore a print e toponimi, per offrire i servizi attesi da chi abita nelle periferie. Altra cosa che faremo sarà lavorare per superare il digital divide. Me ne sono sempre occupato in questi anni e sono convinto che si debba continuare a farlo. Va inoltre creata una sinergia tra le nostre aziende agricole e la consulta della disabilità, in modo da creare occupazione per le persone disabili. Altra cosa che in cinque anni dobbiamo fare, è valorizzare l’agro romano con la creazione di un biodistretto municipale, che coinvolga gli agricoltori locali che poi potranno anche andare a vendere i propri prodotti nel farmer’s market che abbiamo intenzione di realizzare.

Ha già pensato alla squadra che, in caso di vittoria, andrebbe a formare la giunta municipale?

Il primo obiettivo è di uscire vincitori lunedì. Al momento non si è pensato ai nomi degli assessori, E’ una cosa che valuteremo dopo, in base al risultato, alle forze politiche in campo. Ma di certo andremo a comporla coniugando la competenza tecnica con quella politica.
 

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