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Elezioni Comunali Roma 2021

Comunali 2021, il rinvio è sempre più concreto: la terza ondata può far slittare all'autunno le elezioni

Difficile pronosticare il quadro sanitario di maggio-giugno. Prende quota la strada del rinvio tra settembre e novembre

Il macigno coronavirus pesa sulle prossime elezioni comunali. Prende infatti sempre più piede a Palazzo Chigi l'ipotesi di un rinvio delle urne dalla primavera all'autunno, così da consentire di espletare le procedure di voto in totale sicurezza. 

A oggi non ci sono le condizioni oggettive per aprire i seggi, e non è facile pronosticare quale sarà la situazione sanitaria nel nostro Paese tra maggio e giugno, quando sarebbero previste le amministrative, non solo a Roma ma in oltre 1200 comuni di cui 20 capoluoghi di provincia. Non si può escludere per quel periodo l'onda lunga di una terza ondata di covid.  

E allora, nell'impossibilità di prevedere il quadro a medio termine, la strada di far slittare le urne (come già avvenuto per regionali e referendum durante il primo lockdown) sembra concretizzarsi. L'idea d'altronde è sul tavolo del Consiglio dei Ministri da mesi e i rumors dal Governo in tal senso si fanno sempre più pressanti. 

Un rinvio delle elezioni amministrative consentirebbe anche ai candidati sindaco di organizzare una campagna elettorale con un più ampio margine per quanto riguarda gli eventi sui territori. Senza contare i ritardi specialmente nel centrosinistra per la scelta del candidato a guidare il Campidoglio. Nel Pd si è parlato di elezioni primarie a fine febbraio. Il tempo quindi per una campagna elettorale sarebbe di appena un paio di mesi. 

"Tanto le elezioni slitteranno" sostengono in tanti tra consiglieri capitolini e parlamentari dem. Stessa convinzione serpeggia da tempo tra gli esponenti di centrodestra. Il candidato in pole position sembrerebbe ancora Guido Bertolaso, ex capo della Protezione civile. Ma non pare esserci fretta di ufficializzarlo e comunque il nome finale, espressione dell'uno o dell'altro partito della coalizione di centrodestra, dipenderà dalla "spartizione" dei candidati presidente nei 15 municipi tra Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia. Una trattativa ancora pienamente in corso. 

Insomma, prendere tempo è nell'interesse di molti. Del Governo stesso perché spostare le elezioni amministrative tra settembre e novembre significherebbe farle cadere nel cosiddetto "semestre bianco", l'ultimo del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, durante il quale lo ricordiamo non si possono sciogliere le Camere. Palazzo Chigi sarebbe quindi a riparo da eventuali scossoni legati ai risultati elettorali. Sempre che sopravviva alla crisi già in corso. 

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