Comunali Roma, la sfida tra i consiglieri: ecco i favoriti al titolo di Miss o Mister preferenze
Sfida all'ultima preferenza: ecco chi sono i favoriti per conquistare il titolo di più suffragato. C'è anche l'incognita Raggi e della sua omonima
Il silenzio elettorale è alle porte, ma i candidati al consiglio comunale continuano a girare come trottole in giro per la città. Per chi segue la politica una sfida nella sfida è quella per Miss e Mister preferenze, ovvero il consigliere che conquisterà pù voti. Un titolo simbolico, ma che spesso fa guadagnare a chi lo conquista la nomina a presidente dell'assemblea capitolina.
Nel 2016 fu Marcello De Vito a conquistare il titolo con 6451 preferenze. Nel 2013 la più miss preferenze fu Sveva Belviso con oltre 11.000, ma la sconfitta di Alemanno la relegò al ruolo di capogruppo. Tra i dem Estella Marino sfruttò l'omonimia con il candidato sindaco per raccogliere 9221 voti. Dietro di lei, con 6410 voti, si piazzò Mirko Coratti che diventò presidente dell'aula.
Quest'anno la partita si annuncia particolarmente complicata, sia per l'incertezza che regna tra i candidati sindaci, sia per l'elevata quantità di candidati all'assemblea capitolina. Questo abbasserà, e non poco, la quota. In tutti gli schieramenti la guerra interna all'ultima preferenza è in atto.
Nel movimento cinque stelle il favorito è Paolo Ferrara. Radicato ad Ostia, secondo più suffragato nelle scorse elezioni, il consigliere uscente gode di un grande seguito tra i pentastellati. Su Rousseau fu votato, lo scorso autunno, come il rappresentante romano per Italia a Cinque stelle. In molti si aspettano un fiume di consensi. Nella lista pentastellata tanti i consiglieri uscenti con un vasto seguito sui social. Angelo Diario, per esempio, è virale su facebook ma alle scorse elezioni ha raccolto poco meno di 600 preferenze. Ancora peggio fece Pietro Calabrese, attuale vice sindaco e acchiappalike. La curiosità è quella di capire quanto questi apprezzamenti social si tramuteranno in voti.
Tra le liste a sostegno di Virginia Raggi, c'è la civica che porta il nome della sindaca. Capolista è la sua omonima dirigente comunale e in tanti pronosticano una valanga di voti per lei, anche per errori involontari nel voto: in tanti infatti scrivono Raggi nell'area riservata ai consiglieri e in questo caso la preferenze andrebbe alla dirigente (successe lo stesso nel 2013 nel PD con Estella Marino). Molte preferenze sono attese anche per l'assessore uscente Antonio De Santis, molto amato tra i dipendenti capitolini.
Nel centrosinistra è nel Partito Democratico la lotta più serrata. Tre i nomi più segnalati per raccogliere più preferenze: Svetlana Celli, Sabrina Alfonsi e Maurizio Veloccia. La prima, in particolare, forte di un consolidato consenso personale, quest'anno fa il suo esordio nella lista del PD, sostenuta tra gli altri anche dalla corrente di Areadem che fa capo a Dario Franceschini a livello nazionale. Nella civica, curiosità per la perfomance del giovane Federico Lobuono.
Nel centrodestra tanti i nomi forti. Nella Lega almeno in quattro puntano al titolo. Favorito appare Fabrizio Santori, già consigliere comunale nel 2008 e regionale nel 2013 con una valanga di preferenze. Maurizio Politi e Davide Bordoni, consiglieri uscenti, lavorano intesamente da mesi. Tutti e tre però potrebbero finire sorpresi da Simonetta Matone, pro sindaca e donna presente in diversi ticket. In Fratelli d'Italia, si attende il boom di De Priamo, in ticket con Mariacristina Masi. Possibile sorpresa Gianni Ottaviano.
Nella lista Calenda, tra tanti carneade, spicca un politico di lungo corso come Dario Nanni, che nel 2013 raccolse 3707 voti. Ad insidiarlo Valerio Casini, già assessore nel II municipio, sostenuto dalla consigliera regionale Valentina Grippo, vera e propria macchina di preferenze. Sorpresa civica potrebbe essere Flavio Ronzi.