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Elezioni Comunali Roma 2021

Verso il ballottaggio, è silenzio elettorale: le chiusure a piazza del Popolo e Campo de' Fiori

Gualtieri e Michetti sferzati dal vento chiudono le rispettive campagne elettorali. Con il candidato di centrosinistra il presidente della regione Lazio. I leader nazionali per il centrodestra

Le note di Tommaso Paradiso a piazza del Popolo, quelle di Rino Gaetano a Campo de' Fiori. "I nostri anni" per Roberto Gualtieri e A mano a mano per Enrico Michetti. Si chiude così, in musica, la campagna elettorale per il ballottaggio delle elezioni di Roma. La sfida della piazze, in termini numerici, la vince il candidato di centrosinistra che ha portato ad ascoltarlo quasi 5000 persone. Poco più di 2000 ed un colpo d'occhio meno impattante, anche per il buio, per il centrodestra. 

Michetti chiude a Campo de' Fiori : "Vi voglio bene, andiamoci a riprendere il Campidoglio"

Protagonista in entrambe le manifestazioni il vento che ha sferzato i presenti che ad entrambe le manifestazioni hanno ironizzato sul vento di cambiamento di cui si era fatta portatrice Virginia Raggi 5 anni. "Sento un vento... un crescente sentimento. Sono fiducioso che vinceremo", raccontava ieri dal palco Roberto Gualtieri. "Oggi mi fermavano le persone, mi sono anche un po' commosso: sono sicuro che vinceremo e metteremo Roma alla guida di una grande fase di rilancio del Paese. Ogni mia energia sarà per questo obiettivo". Con Gualtieri il sindaco di Napoli Manfredi, il presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti, il ministro della Cultura Dario Franceschini. Sul palco tutti i 14 candidati presidenti nei ballottaggi dei municipi. 

Gualtieri chiude la campagna elettorale a piazza del Popolo: "Tutto il mio impegno per Roma"

Scenario simile a Campo de' Fiori dove i leader del centrodestra hanno voluto stringersi attorno a Michetti, in presenza Giorgia Meloni e Antonio Tajani, telefonicamente Silvio Berlusconi, in video da Varese Matteo Salvini, impegnato nella riconquista della roccaforte lombarda del Carroccio. "Sento che la città sta reagendo e vi chiedo dunque di andare a votare, ci andiamo a riprendere il Campidoglio!", grida Enrico Michetti al termine del suo intervento dal palco allestito dal centrodestra. 

"Non permetterò che questa città sciupi l'occasione di rinascere. Abbiamo un governo di qualità e insieme cambieremo questa città, lavorando insieme", ha detto Roberto Gualtieri, che ha poi aggiunto: "Spero che questa sia l'ultima campagna elettorale in cui abbiamo dovuto parlare di rifiuti in strada, di buche, di cinghiali, di autobus che vanno a fuoco. Basta, Roma deve poter tornare a parlare dei grandi temi di una grande Capitale europea".

Appassionato l'intervento di Nicola Zingaretti: "Vogliamo togliere a Roma la percezione di paura del futuro e sostituirla con la speranza che si può ricostruire una città a misura d'uomo, di donna, di ragazzo e di ragazza".

A Campo de' Fiori invece riecheggiano le parole di Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Salvini: "Daje Enrico, serve un piccolo grande miracolo: a volte Davide vince contro Golia, hanno schierato di tutto, i giornali, le corazzate, Gualtieri è il sistema, penso che a questo giro possiamo farcela". E ancora: "Ho la sensazione che si possa fare qualcosa di straordinario come una finale di Champions vinta ai calci di rigore, possiamo ribaltare un risultato che a sinistra danno già per scontato, le ultime 48 ore si devono usare per chiamare con i telefonini gli amici e andare a votare". 

Anche Meloni, soprattutto lei che ci ha messo la faccia più di altri, scommette che alla fine l'avvocato amministrativista prestato alla politica possa spuntarla, nonostante le roventi polemiche legate al caso Fanpage e alla presenza dei vertici di Forza Nuova agli scontri di sabato scorso: "La partita è ancora aperta, non solo qui a Roma. La sinistra non ci fa paura, loro sono spaventati perchè noi cresciamo sempre di più. E' finita una campagna elettorale indegna contro di noi -si sfoga- abbiamo visto di tutto: finte inchieste in tv, intere serate intente a dipingerci come un mostro, tanto fango", compreso il "tentativo di scaricare le responsabilità della devastazione alla Cgil all'unica forza di opposizione, quando la responsabilità è solo della Lamorgese che, se avesse una dignità, dovrebbe dimettersi oggi stesso".

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