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Venerdì, 19 Aprile 2024
Elezioni Comunali Roma 2021

Calenda lancia il piano di lavori pubblici: “Basta buche, voragini e strade al buio”

Il candidato di Azione lancia un programma per superare le emergenze lavorando su 9 punti

Buche, voragini, strade scarsamente illuminate, allagamenti rappresentano criticità ben note ai romani. Non c’è quadrante della città che non abbia sofferto di questi problemi.

Per superare una fase emergenziale, Carlo Calenda, candidato sindaco di Azione, ha strutturato un programma articolato su 9 aree d’intervento. Si va dai fondi per l’edilizia scolastica a quelli per la manutenzione stradale e si finisce per indicare anche modalità di gestione della rete dei sottoservizi.

Manutenzione stradale

Le condizioni stradale, secondo l’analisi di Calenda, versano in uno stato disastroso perchè non funziona il modello utilizzato nella loro gestione. Per ottimizzare il processo che porta a migliorare le condizioni del manto stradale, il leader di Azione suggerisce di lavorare sui sei punti:
a.    lo sviluppo di un sistema digitale di controllo dello stato delle strade;
b.    l’accentramento nel Comune degli appalti di manutenzione;
c.    l’istituzione di una task force di progettisti, potenziando nel medio periodo le competenze interne al SIMU; 
d.    il raddoppio degli investimenti in manutenzione straordinaria;
e.    il dare seguito al Piano Sampietrini, garantendo corsie alternative in pietra basaltina;
f.    l’implementazione dei Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA) in tutti i Municipi.

Illuminazione pubblica 

Sul fronte dell’illuminazione, Calenda ha rimarcato che la città ha una rete elettrica vetusta che comporta un tempo di risoluzione dei problemi 5 volte superiore agli standard ministeriali. Per questo il candidato punta a mettere a gara il servizio, con il fine di garantire:
 
a.    il ripristino di lampade spente a non più di 2 giorni di media;
b.    livelli di illuminazione pari a Milano e Torino;
c.    l’avvio di un processo di ammodernamento della rete elettrica pubblica.

Edilizia scolastica 

Altro aspetto su cui il candidato sindaco punta ad intervenire è quello che riguarda le scuole. “Oltre a stanziare meno risorse di altre grandi città (la metà dei progetti di Milano), non riusciamo a spendere i finanziamenti ministeriali: dei progetti finanziati ne vengono conclusi meno di un terzo” ha fatto notare Calenda. “Questo comporta scuole meno sicure della media nazionale, oltre ad una bassa efficienza energetica, una scarsa connettività e la presenza di numerose barriere architettoniche”. Per affrontare la questione il leader di Azione punta quindi a:
 
a.    svolgere una ricognizione dello stato degli edifici scolastici, mappando le criticità e definendo le priorità d’intervento;
b.    ridurre il gap tra progetti finanziati e conclusi, digitalizzando i processi e uniformandoli tra i municipi;
c.    creare un ufficio comunale che aiuti gli istituti ad accedere ai finanziamenti in edilizia del Pnrr in fase di progettazione;
d.    aumentare i fondi per garantire una migliore connettività.

Sottoservizi e voragini

Altro tasto dolente riguarda la formazione di voragini in città. Ci sono zone della Capitale che sembrano soffrirne particolarmente. In generale il leader di Azione ha spiegato che le cause sono da ricercare “causate sia da numerose gallerie/vuoti sotterranei, che da lavori sui sottoservizi che non rispettano il Regolamento Scavi e da perdite idriche non identificate in tempo”. Per migliorare la situazione si punta pertanto a:   
a.    un censimento completo dei vuoti sotterranei per conoscerne l’effettiva estensione, a cui far seguito con ispezioni di tecnici e speleologi per pianificare interventi ad hoc nelle zone a rischio;
b.    un potenziamento e una più rigorosa applicazione del Regolamento Scavi e il raddoppio degli investimenti di ACEA in ricerca delle perdite idriche.

Drenaggio urbano e allagamenti

Altro aspetto da prendere in considerazione nel piano dei lavori pubblici riguarda i provvedimenti da mettere in campo per affrontare il tema degli allagamenti. Avvengono, a seguito delle piogge, perchè “lo spazzamento stradale di AMA non è sufficiente e i tombini si otturano, ma anche a causa di un modello gestionale che non funziona”. Pertanto occorre:  
 
a.    mappare integralmente le vulnerabilità dell’intero sistema di drenaggio urbano e avviare, nell’immediato, una pulizia straordinaria dove emergono criticità, pianificando invece soluzioni impiantistiche e infrastrutturali di medio e lungo periodo dove la rete fognaria risulta inadeguata;
b.    rendere ciclica e più frequente la manutenzione e il monitoraggio di tombini e caditoie;
c.    rivedere e potenziare il Piano Foglie in termini di frequenza, copertura stradale e tecnologie utilizzate.

Bagni pubblici

Ci sono altri campi in cui il leader di Azione promette d’intervenire, se eletto Sindaco. Tra questi spicca un piano di realizzazione di bagni pubblici, poiché a Roma ce ne sono circa un quinto che a milano.  Il piano prevede l'installazione di 100 nuovi bagni, più quelli da realizzare nelle stazioni metro che ne sono sprovviste.

Sicurezza stradale

Anche sul piano della sicurezza stradale Calenda dichiara di avere una strategia: per pianificare meglio gli interventi emergenziali punta sull’informatizzazione dei dati raccolti sugli incidenti, da monitorare poi con un un apposito centro. Per ridurre gli incidenti invece Calenda dichiara di voler puntare su misure pratiche come le “zone 30, gli attraversamenti rialzati, le casse avanzate per ciclisti e le isole spartitraffico”.

Infrastrutture e centrale unica degli appalti

L’ottavo punto nel piano di lavori pubblici annunciato dal leader di Azione riguarda una serie di opere infrastrutturali, comprensiva di strade, ponti, parcheggi e impianti sportivi, alcune già finanziate o approvate, altre progettate, ma mai realizzate. Infine Calenda propone, nel suo programma di interventi, di accentrare gli acquisti  dell’amministrazione comunale nella Centrale Unica degli Appalti.
 

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