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Elezioni Comunali Roma 2021

Elezioni Roma, Calenda boccia la Raggi sul microcredito: "45 pratiche sono insignificanti"

Replica la Sindaca: "Anche se fossero solo 45, e non lo sono, meglio salvare 45 persone che lasciarle in mano alla criminalità"

Il microcredito torna un tema d’attualità. Non tanto per la mostra itinerante che ha preso avvio a fine luglio in Campidoglio.

La critica di Calenda

Il microcredito è tornato ad essere, su input di Calenda, un tema di dibattito della campagna elettorale. “Io ho discusso tante volte con Virginia (Raggi, ndr) su questo, poi avrà tempo di rispondere. Se tu decidi che c'è un'esigenza di microcredito, ti metti a fare il microcredito e festeggi 45 pratiche di microcredito, hai usato un approccio sbagliato” ha permesso il leader di Azione. A ben vedere, ciò che l’ex ministro è tornato a contestare, è la quantità erogata.

Un numero insignificante di pratiche

Un numero insufficiente, secondo Calenda, per giustificare una misura di quel tipo. Perché “perché 45 pratiche, sono insignificanti rispetto a quanto si può fare, in modo diverso, con volumi diversi”. In altre parole, ha provato a chiarire l’ex ministro, “se la cooperazione e l'erogazione di servizi non viene fatta in questo modo, quello che succede è che diventano conferenze stampa per i politici che dicono 'ho fatto un bando per salvare l'anima delle persone', ma alla fine questo bando non supporta chi i servizi li sta davvero erogando”.

Uno strumento buono per le conferenze stampa

Insomma il microcredito, fatto così, non è lo strumento migliore per gestire le criticità che le persone che lo richiedono stanno affrontando. E’ buono per “per le conferenze stampa” ma Calenda lascia intendere che non sia quella la strada da seguire. E per farlo ha citato i numeri annunciato lo scorso giugno quando, il Campidoglio, spiegò di aver finanziato 45 interventi su 532 domande.

La difesa della Sindaca

All’intervento di Calenda, mosso nell’ambito dell’incontro organizzato da Coonfcoperative Roma, ha replicato la Sindaca spiegando che “45 casi erano solo i primi dopo tre mesi dall'apertura del fondo e oggi sono molti di più”. Non è chiaro però, perché non è stato detto da Raggi, quanti siano diventati gli interventi messi in campo con il microcredito. A prescindere dalla quantità, la Sindaca ha difeso comunque la misura, uno “strumento diverso” che ha consentito di “raccogliere gli ultimi degli ultimi” salvati “dalla sirena dell’usura”. Ed in tal senso, ha concluso la Sindaca che per i microcredito aveva istituito un fondo rotativo di 3 milioni di euro, “anche se fossero solo 45, e non lo sono, meglio salvare 45 persone che lasciarle in mano alla criminalità”.
 

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