L'anello ferroviario scatena la campagna elettorale: botta e risposta tra Zingaretti e Calenda
La chiusura della cintura ferroviaria della città al centro dello scontro tutto interno al centrosinistra. Zingaretti: "Sarà rivoluzione", replica il leader di Azione: "Romani lo aspettano da trent'anni". Ecco cosa sta facendo la Regione sulle ferrovie
Sei mesi alle elezioni amministrative di Roma e la campagna elettorale è già rovente: non solo l’eterno scontro tra Virginia Raggi e la Lega di Matteo Salvini, l’ultimo botta e risposta è tutto interno al centrosinistra con Carlo Calenda ad incalzare Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio e nome forte del Pd che più di qualcuno vedrebbe di buon occhio per la corsa in Campidoglio. Per ora solo una suggestione ma l’ex segretario dem non sfugge all’onnipresenza del leader di Azione.
Chiusura anello ferroviario: trent’anni di annunci e attesa
Terreno di dibattito: la chiusura dell’anello ferroviario, ossia una linea su ferro circolare pensata per correre attorno al centro della città e collegarsi alla restante rete del trasporto pubblico. Un ‘Gra dei treni’. Il progetto iniziale risale addirittura agli anni ‘30, realizzato solo in parte tra stop e progetti mai andati in porto: negli ultimi trent’anni tutti ne hanno parlato ma il completamento non è mai arrivato. Eppure per Roma la cintura ferroviaria rappresenta ancora un’opera strategica: tanto prioritaria da essere stata inserita nelle otto della regione Lazio per le quali con il decreto ‘Semplificazione’, nel luglio scorso, è arrivato il via libera al commissariamento sul modello ponte Morandi.
Per Roma investimenti su anello ferroviario e metro C
La settimana scorsa è stato nominato commissario Vera Fiorani e per Roma e il Lazio sono arrivati circa 10 miliardi di euro di investimenti, parte dei quali serviranno proprio per la chiusura e la realizzazione della Circle Line della Capitale. Sul fronte strettamente romano, tra i progetti prioritari ci sono anche il completamente dei lavori per il prolungamento della metro C sino alla stazione di Clodio-Mazzini e il potenziamento della linea ferroviaria Roma-Pescara.
Zingaretti: “Chiusura anello ferroviario sarà rivoluzione”
E’ l’occasione che la Capitale aspettava. “E’ stata commissariata dal Governo una scelta che noi avevamo fatto sulle infrastrutture e a Roma si chiuderà l’anello ferroviario, un piccolo Raccordo Anulare nella città, e quella sarà una rivoluzione per la mobilità e il trasporto pubblico che potrà fare un salto nel futuro grazie alle potenzialità della rete su ferro” - ha detto Zingaretti, nel corso di “Futuro in corso – innovazione e sostenibilità per tornare a crescere". "La transizione ecologica non è un capitolo dell'azione di governo ma un modo di pensare lo sviluppo, che non si può rinchiudere in una competenza o in un attore dello Stato. E' un modo di costruire il futuro che deve essere trasversale e deve coinvolgere tutte le azioni pubbliche. Ci sono tante cose da fare, le abbiamo raccontate ma non fatte".
Anello ferroviario, Calenda a Zingaretti: “Sono 30 anni che viene annunciato”
Tra queste, appunto, la chiusura dell’anello ferroviario. Lo fa notare Calenda. “Nicola, la chiusura dell'anello ferroviario è sacrosanta ma sono 30 anni che viene annunciata da chiunque governi e mai realizzata. Iniziate sbloccando il tratto fino a Vigna Clara invece di fare sempre le stesse promesse senza spiegare ai romani perché non si è fatto fino adesso”.
La linea Vigna Clara-Valle Aurelia per chiudere l’arco nord
Si perchè la riattivazione della tratta tra Vigna Clara e Valle Aurelia, quella realizzata negli anni ‘90 e utilizzata per soli otto giorni durante i Mondiali di calcio, è il tassello mancante per la chiusura dell’arco nord. Il tentativo di riportarla a regime è stato bloccato da ricorsi ed esposti: così i binari sono rimasti deserti, con la riapertura rimandata di anno in anno. Il 2021 sarà quello buono, forse. "Già che ci siamo avviate pure il rinnovamento della Roma-Lido, peggior ferrovia pendolare d'Italia, su cui da 5 anni ci sono 180 milioni stanziati dal Governo che non avete speso” - incalza Calenda.
La replica: “Grazie a noi opera procederà spedita”
Si inserisce nel dialogo l’assessore alla Mobilità della Regione Lazio, Mauro Alessandri. “Vorremmo ringraziare Carlo Calenda per il complimento fatto all’amministrazione regionale per quanto portato a termine in questi anni sull’anello ferroviario. Infatti, con il riconoscimento dell’opera come prioritaria da parte del governo, l’intero progetto è stato finalmente commissariato e l’attuazione procederà spedita, con un finanziamento di oltre 550 milioni di euro”.
Ferrovie ex concesse: “A giugno i lavori, presto nuovi treni”
Alessandri rivendica anche il lavoro portato avanti sulle ferrovie ex concesse, “il vero tallone d’Achille del sistema del Trasporto Pubblico di Roma”. “Dopo anni di sacrifici per tantissimi pendolari (1 miliardo di persone l’anno: 70 mila al giorno sulla Roma- Viterbo, 240 mila al giorno sulla Roma-Lido), finalmente prenderanno il via i cantieri da giugno. Iniziamo a finalizzare il grande investimento da 800 milioni e poniamo fine a una situazione di confusione sulle competenze, che si è tradotta negli anni in disagi e sofferenze per i pendolari. In particolare Rete Ferroviaria Italiana avvierà la gara sulla Roma Lido da giugno 2021 e proseguirà con interventi su armamento e linea elettrica con interventi per oltre 70 milioni di euro. Astral ha aggiudicato la gara di 19 milioni di euro, di 59 complessivi, per la manutenzione straordinaria, a partire da luglio, di tutti i convogli. Per i nuovi convogli delle due linee, saranno utilizzati 315 milioni di euro. L’Accordo Quadro prevede l’acquisto di 38 treni per le due ferrovie ex concesse di cui 20 per la Roma Lido e 18 per la Roma-Viterbo e verrà aggiudicato anche esso entro luglio. Il primo stralcio operativo dell’accordo, per un importo di 100 milioni, prevede i primi 5 nuovi treni della Roma-Lido e i primi 6 nuovi convogli per la Roma-Viterbo”.