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Chi è Andrea Abodi, il manager probabile candidato sindaco del centrodestra alle comunali di Roma 2021

Un uomo "del fare" come lo voleva Matteo Salvini e come ha sondato e proposto Giorgia Meloni, ecco chi è Andrea Abodi. Romano, classe 1960, a capo dell'Istituto del Credito sportivo

Un uomo che nulla c'entra con la politica se non per qualche lontana esperienza quando ancora sedeva tra i banchi di scuola. Come promesso nei mesi dai leader di centrodestra, il nome più probabile a ricoprire il ruolo di candidato sindaco di Roma non proviene dai partiti. Andrea Abodi, romano, classe 1960, è un manager sportivo di indubbia fama nel settore ma sconosciuto a gran parte dei romani. Un uomo "del fare" come lo voleva Matteo Salvini e come ha sondato e proposto Giorgia Meloni, dal profilo schivo e poco avvezzo a quanto pare alla comunicazione urlata di social network e comizi. La riserva non è ancora sciolta e lui stesso ha dichiarato che ci sta pensando. "Mi sono preso qualche giorno di riflessione" ha detto ieri raggiunto al telefono da RomaToday. Intanto, nell'attesa di capire se sarà davvero lui a correre alla conquista del Campidoglio, ecco qualche informazione sul suo curriculum. 

Chi è Andrea Abodi

Laureato alla Luiss in Economia e Commercio con specializzazione in marketing, dal 1987 è giornalista iscritto all'Albo Professionale dei pubblicisti. Il 16 ottobre 2017 è stato nominato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri presidente dell'Istituto per il credito sportivo, la banca sociale di Stato che eroga prestiti a tassi ridotti per sostenere gli impianti sportivi. 

Manager del settore, con grande esperienza organizzativa e nella gestione finanziaria, ha iniziato la sua carriera manageriale nel 1987 ricoprendo fino al 1994 il ruolo di direttore marketing della filiale italiana del Gruppo McCormack, multinazionale americana leader nell'organizzazione di grandi eventi e nella gestione di talenti sportivi. Dal 1990 al 1994 è stato anche responsabile per l'Italia di TWI (oggi IMG Media), società del gruppo IMG che opera nella produzione e nella commercializzazione internazionale di diritti multimediali di grandi eventi sportivi.

Nel 1994 è stato co-fondatore di Media Partners Group della quale ha ricoperto fino al 2002 il ruolo di vice presidente esecutivo. Tra il 2003 e il 2006 ha ricoperto il ruolo di Presidente di Astral SpA e Arcea Spa operanti nel settore delle infrastrutture stradali e autostradali; dal 2002 al 2008 è anche stato consigliere di amministrazione di CONI Servizi spa, mentre nel 2009 si è occupato, in qualità di Vice Presidente Esecutivo e Direttore Generale, del Comitato Organizzatore della fase finale dei Campionati Mondiali di Baseball. Sempre nel 2009, l'agenzia americana di marketing Octagon gli ha affidato la guida della sua nuova sede italiana.

Come direttore marketing ha seguito la candidatura olimpica e paralimpica di Roma per i Giochi del 2004 e del 2020.

La carriera da dirigente nel calcio

È stato presidente e consigliere federale della Lega Nazionale Professionisti Serie B dal 20 luglio 2010 al 6 marzo 2017. Nel 2012 ha vinto lo Sport Business Academy Award. Nel dicembre 2013 si è candidato come Presidente della Lega Serie A, raccogliendo il 60% dei consensi, non raggiungendo il quorum necessario per essere eletto al vertice della Lega maggiore. In seguito alla sua non elezione in Serie A, il 18 gennaio 2013 è stato rieletto come presidente della Lega B, con 22 voti su 22.

Confermato per un terzo mandato il 1 febbraio 2017 (16 voti a favore, 5 schede bianche e 1 nulla), il 13 febbraio ha annunciato le sue dimissioni dall'incarico per candidarsi alla presidenza della FIGC (con il sostegno di Lega B, Lega Pro e AIC) venendo però sconfitto il 6 marzo alla terza votazione dall'uscente Carlo Tavecchio (45,97% contro il 54,03%). 

Ha ricoperto nel 2015 anche il ruolo di presidente di B Futura, della quale è stato promotore, società di scopo della Lega B dedicata allo sviluppo infrastrutturale, che in meno di tre anni di vita ha otto progetti di nuovi stadi in portafoglio, oltre ad aver sottoscritto con INVIMIT (SGR del Ministero dell'Economia e delle Finanze) e l'Istituto per il Credito Sportivo un protocollo operativo che sta dando vita a fondi chiusi dedicati allo sviluppo dell'impiantistica sportiva nell'ambito di progetti di riqulificazione e rigenerazione urbana.


 

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