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Elezioni Comunali Roma 2021

"Terzo mandato? La politica non è una professione": anche Di Battista allontana il Raggi bis

Non parla direttamente del caso Roma, ma si dice a favore della sacra regola dei due mandati. Senza modificarla però, l'ipotesi di una seconda discesa in campo di Raggi si allontana

"Credo in quella regola, io non penso che la politica sia una professione". Lo dice Alessandro Di Battista a Quarta Repubblica. Il riferimento è alla questione del doppio mandato, tra le regole auree del Movimento Cinque Stelle fin dagli esordi. 

Da settimane ferve il dibattito su un'eventuale modifica del regolamento con apertura, appunto, a un terzo mandato. Consentirebbe ai sindaci, che hanno alle spalle un mandato da consiglieri, di correre una seconda volta per la poltrona di primo cittadino. Un'opzione necessaria, tornando a Roma, per permettere a Virginia Raggi il bis alle elezioni del 2021. 

A proporla, in appoggio alla sindaca, il capo politico pro tempore Vito Crimi, con l'ok poi a cascata dei big parlamentari. Senza un terzo mandato neanche loro potrebbero ricandidarsi. Luigi Di Maio, Vito Crimi, Paola Taverna, Roberto Fico, per dirne alcuni. Contrario però c'è il nucleo dei duri e puri, del Movimento delle origini votato all'opposizione e allergico al "palazzo". Di Battista è tra questi. Con lui anche Davide Casaleggio.

"Ci sono queste regole e faremo in modo che vengano rispettate". Lo ha detto chiaramente il socio fondatore dei 5 Stelle e proprietario della Casaleggio Associati. E se è vero che a livello nazionale quello sul terzo mandato è solo uno dei capitoli interni a uno scontro ben più ampio tra correnti e visioni intorno al futuro del M5s, su Roma e la candidatura di Virginia Raggi avrà risvolti importanti. 

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