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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Elezioni Comunali Roma 2021

Giovane, non inesperto. Chi è Giorgio Di Pietrantonio, il più giovane candidato al consiglio comunale M5s

"Mi sento più un tecnico che un politico puro. Le idee sono importanti, ma serve metterle in campo concretamente"

Portavoce di una generazione idealista, intraprendente ma, soprattutto, competente: Giogio Di Pietrantonio è il più giovane tra i candidati al consiglio comunale della lista M5s. Classe 1997, risposta pronta e piglio brillante, si è laureato alla LUISS Guido Carli University in Economia e Finanza e, agli anni di studio, ha affiancato la sua più grande passione: l'attivismo politico. 

Già vaccinato, non come la Sindaca Raggi, a cui però va il suo pieno sostegno per un prossimo mandato, e afferma: "il Green pass uno strumento utile per la ripresa economica, per consentire a tutti di riprendersi gli spazi e non limita la libertà individuale". Dai banchi di scuola, dall'associazionismo di Roma 70, a quelli del consiglio del Municipio VIII, dove ha inaugurato la sua carriera politica. 

Giovanissimo, eppure con un background politico molto solido. Quanta strada hai fatto prima di candidarti al Comune?

"Sono stato eletto per la prima volta nel 2016 sono stato eletto all’VIII Municipio, durante la consiliatura Paolo Pace, come Vice-Presidente della Commissione Consiliare Permanente Bilancio, Personale, Decentramento e Scuola fino ad aprile 2017, esperienza che ho messo in pausa solo per ultimare gli studi, perché per me la formazione ha un ruolo centrale. Dopo la laurea, nel 2019, ho proseguito il mio impegno politico come collaboratore parlamentare per il deputato Manuel Tuzi nella VII Commissione Permanente"

Quanto contano le competenze per la nuova classe politica che incarni?

"Basta dire che mi sento più un tecnico che un politico puro? Le idee sono importanti, ma sono uno che guarda molto a come metterle in campo da un punto di vista amministrativo"

Come si concilia questa tua predisposizione con il M5s? Ti è mai stato detto di essere troppo giovane?

"Ritengo che il Movimento permetta a molte persone di mettersi in campo con i propri background, in particolare ai più giovani come me".

E tu come saresti intervenuto in questi 5 anni di consiliatura, per esempio?

"Sono stati 5 anni di ricostruzione della città e di rimessa in moto della macchina amministrativa. Ma ne servono altri 5 anni per poter mettere a frutto quello che è ripartito, a cominciare dalla situazione di Atac".

Ecco parlando di mobilità, insisti molto su innovazione e smart cities. Quali traguardi sono stati raggiunti fino a ora su questi temi? Su quali insistere?

"Questi 5 anni con la Sindaca Raggi saranno ricordati anche per essere la prima consiliatura che ha inaugurato un Dipartimento di Trasformazione Digitale, mentre l'Assessorato allo Sviluppo Economico, Turismo e Lavoro ha realizzato un Piano Strategico per il Tech Business volto all'attrazione di investimenti in ambito tecnologico. Un altro traguardo sono stati gli hub di tecnologia emergenti, come la prima piazza smart di Pietralata. Senza contare che entro il 2025 ci saranno tante occasioni che si aprirano con i fondi del Next Generation UE e con la candidatura al Roma Expo 2030, che la Sindaca vorrebbe perseguire, se ricandidata”.

La burocrazia soffre di arretratezza sul digitale. Pensi che ci sia speranza in un ammodernamento danche lì?

"Abbiamo già fatto passi da gigante con l'accesso digitale come il S.U.A.P. di Roma Capitale, aggiungendone anche uno dedicato solo per il mondo dello sport, il S.U.A.S".

Da dove viene questo tuo legame viscerale col mondo dello sport? Sei sicuramente un tifoso sfegatato della Lazio, questo si è capito, ma perché, secondo te, "i tifosi biancocelesti delusi di Calenda potrebbero votare un laziale"?

"Parto sempre dalle competenze, mio cavallo di battaglia, dicendo che da giugno 2020 a maggio 2021 ho fatto parte dello Staff dell'Assessore allo Sport, Politiche Giovanili e Grandi Eventi di Roma Capitale. In più, credo che lo sport sia uno strumento fondamentale per gli enti locali, e non è un caso che mi ritrovi perfettamente con la linea di questa amministrazione, che si è occupata della riqualificazione di circa 160 palestre scolastiche".

E sulle Olimpiadi? Sei d'accordo che non candidare Roma per il 2024 sia stata una sfida mancata?

"A dire il vero non credo che le Olimpiadi portino a uno sviluppo dell'economia capitolina nel lungo periodo, riguardano più uno sviluppo flash per la città. Non sono questi gli eventi su cui puntare per generare indotto: penso a iniziative come la Formula E e gli internazionali di tennis per esempio. Giusto promuovere perciò grandi eventi, ma diffusi nel tempo”.

E quale contributo potrebbero dare strutture in decadimento a questo progetto, come lo Stadio Flaminio, per esempio?

"Sono d'accordo che vada riqualificato come merita, perché è l’impianto più grande del Comune di Roma. Ha delle criticità che vanno affrontate, che non possono essere superate in tre mesi come dice qualcuno"

E qui tornano le competenze....

"Beh sì, non sono un urbanista"

Però ti interessi di tanti argomenti, per esempio storia e archeologia... Sfida con Michetti?

"Cito Tucidide: 'Bisogna conoscere il passato per capire il presente e orientare il futuro'. Comunque perché no, se Michetti mi vuole sfidare a pillole di storia, io sono qui che lo aspetto a braccia aperte, sarebbe divertente".

Tra passato e presente, come coinvolgeresti i tuoi coetanei nella politica capitolina?

“Innanzitutto sfatando il mantra di questi ue ultimi anni di pandemia. Siamo stati dipinti come untori, mentre rappresentiamo una fascia di popolazione che deve essere ascoltata innanzitutto dai policy makers. Il ruolo delle associazioni giovanili è vitale, mi impegnerei innanzituto per creare un dialogo con un organo consultorio".

Sai che uno dei temi riguarda ovviamente la creazione di occupazione giovanile in questa città... A che strategie punteresti, visto il tuo background economico?

"Il concorsone del Comune di Roma ha dimostrato che c’è grande interesse dei più giovani alla vita pubblica di questa città. Ma è anche la città che deve attrarre investimenti e risorse: più la città è attrattiva e crea poli tecnologici, più le aziende si interesseranno a creare posti di lavoro: bisogna portare perciò competenze e turismo di qualità. Altri strumenti molto utili per permettere ai miei coetanei di trovare un proprio posto in questa città è il servizio "Informagiovani" e il servizio civile".

Vista la tua età, sarai sicuramente molto sensibilie all'ambientalismo e ai temi della sostenibilià. Giudichi questa città sostenibile, oggi, in tema rifiuti?

"l ciclo dei rifiuti, torno a dire che è di competenza della Regione Lazio. Sicuramente insisterei ancor di più sulla raccolta differenziata, ma partendo da una corretta educazione dei cittadini su come vada fatta. Per un efficientamento in tema rifiuti, Roma deve avere più poteri rispetto alla Regione, e per questo è necessario dare fiducia a questa Giunta, per permetterle di proseguire gli sforzi intrapresi fino a ora".

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