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Venerdì, 19 Aprile 2024
Elezioni Regionali Lazio 2023

INTERVISTA | Regionali, Rinaldi (Unione Popolare): "La sanità del Lazio è un malato grave. No alla Roma-Latina"

La sindacalista, sottosegretario al ministero del Lavoro del secondo governo Prodi, è candidata presidente per Unione Popolare

Foggiana di nascita, romana d'adozione, Rosa Rinaldi ha un passato al governo del Paese e una lunga militanza sindacale. Nel PCi dal 1974 al 1991, ne è anche stata responsabile della sezione femminile a Milano a inizio anni '80. Nel 2006 è entrata a far parte della squadra di governo dopo la vittoria di Romano Prodi, nel ruolo di sottosegretario al ministero del Lavoro. Confluita in Rifondazione Comunista, nel 2008 appoggia la mozione Vendola ma poi non condivide la sua uscita dal partito. Da esperta di lavoro e sanità, Rosa Rinaldi prova la sfida delle Regionali del 12 e 13 febbraio come candidata presidente per Unione Popolare. RomaToday l'ha intervistata per sapere quali sono le sue priorità in materia di sanità, rifiuti, ambiente, sostegno alle famiglie ed emergenza abitativa.

Avete aperto la campagna elettorale davanti all’ex ospedale San Giacomo. Ci dica, dunque, quali sono i progetti di Unione Popolare per l’edificio?

"Il progetto è molto semplice: la restituzione all'edificio della sua funzione originaria di ospedale, tra l'altro unico presidio al centro di Roma. Siamo quindi decisamente contrari ad un uso speculativo".

E’ stata responsabile sanità e politiche sociali in Rifondazione: qual è secondo lei lo stato di salute della sanità pubblica laziale e cosa farebbe, da presidente, nei primi 100 giorni di governo in questo senso?

"Più che stato di salute bisognerebbe parlare di malattia grave, in cui le prestazioni sono sempre più affidate ai privati, cioè ai profitti, mentre la sanità pubblica è ridotta al lumicino, in alcuni settori il privato convenzionato copre più del 90% dei servizi, sempre più costosi per i cittadini e sempre meno accessibili, ci sono liste d'attesa per ciò che di pubblico è rimasto che arrivano fino a un anno. Mancano medici e personale sanitario, solo nel Lazio sono circa 20.000 gli infermieri che mancano. Non sono rimpiazzati del tutto neanche coloro che vanno in pensione. E molto si potrebbe aggiungere. Nei primi cento giorni interverrei proprio per le assunzioni del personale mancante  e avvierei rapidamente la il ritorno al pubblico dei servizi affidati in convenzione e appaltati". 

Come il M5S, anche voi di Unione Popolare siete contrari al termovalorizzatore e in generale a nuova impiantistica per il trattamento dei rifiuti sul territorio regionale: cosa propone per la chiusura del ciclo a Roma e per interrompere la “filiera” che porta all’estero o fuori territorio i rifiuti?

"Siamo per un piano regionale dei rifiuti con impiantistica gestita/promossa direttamente dalla Regione, investimenti/incentivi a supporto del recupero/riciclo di materia ma non di recupero energetico. Naturalmente tutto ciò deve connettersi con la raccolta differenziata spinta, porta a porta".

Tutela ambientale ed economia circolare: quali sono le idee principali di Unione Popolare su questi due temi?

"Incentivi alle filiere corte, alla vendita diretta in rapporto con l’agricoltura di prossimità e biologica, favorendone gli acquisti nelle mense scolastiche e ospedaliere. Realizzazione di impianti da energie rinnovabili per tutte le nuove costruzioni. Controllo della fruizione degli incentivi nella fase degli impianti, per produzioni che in seguito abbandonano il biologico. Tutela e implementazione del patrimonio boschivo e naturalistico della Regione,  incentivi all'agricoltura biologica, con precisi vincoli, che impediscano la pratica con ampliamento delle aree protette".

Autostrada Roma-Latina: il ministro Salvini sta accelerando per realizzare l’opera. Secondo lei va fatta? In alternativa, in che modo vanno implementati e velocizzati i collegamenti tra le due province e in generale nel Lazio secondo lei?

"No all'autostrada Roma-Latina, che provocherebbe un pesante impatto ambientale, mentre si dovrebbe raddoppiare la Pontina".

Casa e politiche abitative: tre obiettivi di UP sul tema e nello specifico come pensa di affrontare la situazione di Ater, le mancate manutenzioni del patrimonio immobiliare e l’elevata morosità?

"Siamo per la gestione del patrimonio ERP uscendo dalla finalità aziendalistica di ATER, riportandola alla sua funzione originale ovvero come ente gestore e di programmazione di tutto il patrimonio ERP, escludendo ogni forma di amministrazione privata. Rifiuto di ogni tentativo di aumento dei canoni di locazione e adeguamento degli oneri accessori per i servizi realmente ed oggettivamente erogati. Vogliamo tutelare gli inquilini degli enti previdenziali (Inps, Enpaia, Enasarco, Casse ecc.), riattivando le norme regionali che prevedono la concessione di mutui agevolati o l’acquisto delle case da parte degli Ater per chi non può acquistare".

Formazione e lavoro: quali sono le azioni chiave da mettere in campo per ridurre le statistiche dei giovani che non studiano, non si formano e non lavorano?

"Intanto siamo per la ricollocazione nel pubblico dei Centri di Formazione Professionale., con una doppia funzione, in particolare quella di riconvertire competenze professionali, per lavoratori e lavoratrici che hanno perso il lavoro. Inoltre motivare ragazzi e ragazze in età di obbligo scolastico a trovare una collocazione nella scuola".

Unione Popolare è d’accordo con l’istituzione di un reddito base per chi è in difficoltà, come proposto dal M5S, ad integrare lo strumento del Reddito di cittadinanza?

"Noi siamo per un salario minimo di dieci euro l'ora, rivalutabile rispetto al costo della vita e strumenti di sostegno al reddito, di contrasto alla povertà e al caro bollette".

Di tutte le forze politiche in campo adesso per le Regionali, escludendo per ovvi motivi il centrodestra, con chi lei si sente di poter dialogare maggiormente, anche in vista di un eventuale seggio alla Pisana? E perché?

"E' evidente che dialogheremmo e potremmo fare fronte comune su alcuni contenuti con le forze che seguissero coerentemente il programma che in alcuni punti si avvicina al nostro, sempre che alle parole seguissero i fatti".


 

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