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Elezioni Regionali Lazio 2023

Elezioni regionali, oltre 80 accademici e ricercatori si schierano con D'Amato

Dagli ex rettori di Sapienza e Roma Tre Guarino, Pietromarchi e Fabiani passando per decine di docenti delle principali università del Lazio: "In questi anni costruito nuovo modello di sviluppo"

Oltre ottanta tra accademici, ricercatori, tecnici e professori universitari di Roma e del Lazio si sono schierati al fianco di Alessio D'Amato, candidato presidente del centrosinistra alle imminenti elezioni regionali. Lo hanno fatto scrivendo un appello che è anche un'ampia sintesi di quanto, secondo loro, è stato fatto dal governo Zingaretti negli ultimi dieci anni, con il contributo dell'assessore alla sanità uscente dal 2018 ad oggi. 

Ex rettori e ricercatori sostengono D'Amato con un appello pubblico

Dagli ex rettori di Roma Tre Luca Pietromarchi e Guido Fabiani, dall'ex rettore della Sapienza Renato Guarini a quello della Tuscia Alessandro Ruggeri, passando per la presidente della Consulta studenti Daphne Tomasetto sono esattamente 85 - fino ad oggi 26 gennaio - gli intellettuali che hanno espresso la loro preferenza per Alessio D'Amato e chiedono di fare lo stesso ad altri. I motivi vengono sviluppati in un'ampia sintesi: "La riduzione delle disuguaglianze e la costruzione di un nuovo modello di sviluppo - scrivono - fondato sulla conoscenza hanno rappresentato il faro delle politiche realizzate negli ultimi dieci anni dalla Regione Lazio. Investire sulla cultura, sulla formazione, sul sapere è una scelta per la libertà. La libertà della persona, di ogni persona, di realizzare il proprio percorso di vita puntando sul valore della conoscenza". 

Dalla Regione 2 milioni di euro a favore dei centri antiviolenza

"Il Lazio ha saputo impegnare risorse nella società della conoscenza"

Per il gruppo di accademici, professori e ricercatori il Lazio è tra quelle istituzioni pubbliche che sono state "capaci di impegnare risorse nella società della conoscenza, con progetti per scuole e università, biblioteche, musei, istituti culturali, docenti, studenti e ricercatori - aggiungono - creando in questo modo nuove politiche di sviluppo e di crescita del territorio, legate a una qualità della vita rispettosa dell’equilibrio ambientale e del futuro dei nostri figli". Menzione immancabile per la gestione della pandemia e la campagna vaccinale portata avanti dall'attuale candidato presidente del centrosinistra: "Questa è la strada seguita dalla Regione Lazio nel corso di questi anni - sottolineano - . Nel Lazio, oltre agli ottimi risultati sul piano sanitario, interventi di rilievo sono stati assunti sia verso il diritto allo studio, portando in sette anni da 10.000 a oltre 30.000 il numero delle borse di studio destinate agli studenti, sia verso il mondo delle start-up e della creatività giovanile. Circa 900.000 pasti l’anno sono stati serviti nelle mense DiSCo. Oltre 22.000 sono gli studenti beneficiari dei contributi alloggio dal 2013 ad oggi e 8.000 i giovani che hanno usufruito del bando Torno Subito. Abbiamo aperto 4 nuovi Centri antiviolenza all’interno di tutte le università pubbliche del Lazio per offrire supporto non solo alle studentesse ma a tutte le cittadine del Lazio".

L'appello finale: "Sostenere D'Amato significa sostenere una visione innovativa del territorio"

"La nostra regione è ai primi posti in Italia per quel che riguarda la qualità dei centri di ricerca e i luoghi del sapere - prosegue l'esposizione del gruppone di intellettuali romani e laziali -, dispone di eccellenze in diversi campi, ma è un insieme che va sostenuto come sistema, puntando sulla valorizzazione del patrimonio umano anche sul piano professionale e contrattuale. C’è una generazione di ricercatori, di forze intellettuali che sta emergendo e crescendo, e che potrà legare la propria professione e passione al luogo in cui è nata e si è formata, creando lavoro e ricchezza sull’intero territorio regionale". "Sostenere la candidatura di Alessio D'Amato - concludono - vuol dire sostenere una visione innovativa del territorio, delle comunità, e puntare su esperienze e competenze dimostrate sul campo nel corso di questi anni, e particolarmente durante la pandemia che ha visto la sanità laziale, così malridotta dai precedenti governi della destra, risultare la più efficace tra le regioni italiane".

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