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Regionali Lazio 2018

Regionali, Lombardi rivendica la svolta a destra: "Io fascista? Solo buon senso"

Nel mirino la frase: "Accogliere più turismo e meno migranti che pesano sull'economia locale"

Più turisti e meno migranti. Roberta Lombardi lo ribadisce e incornicia in un santino elettorale una frase che ha segnato la svolta a destra nella sua campagna elettorale: "Quando penso alle province del Lazio e ai suoi borghi penso ad accogliere più turismo, che rilancia l'economia locale, e meno migranti, che invece pesano sull'economia locale. Non è questione di destra o di sinistra, ma di buon senso". Unisce due temi completamente differenti, che potrebbero coesistere senza problemi, incodandosi ad un centrodestra variegato che in questo periodo, sulla questione, punta a parlare alla pancia del paese. 

Romatoday ne aveva già parlato dopo l'intervista della candidata su La7 con Giovanni Minoli. In quell'occasione, oltre a esporre la sua posizione sui migranti, aveva anche ribadito la sua posizione sul 'fascismo buono' diverso da 'quello delle leggi razziali'. "Mi danno della fascista solo per aver detto cose di buon senso, per aver chiesto di accogliere più turismo e meno migranti, per aver detto che occorre aiutare prima di tutto le nostre imprese prima di pensare all’accoglienza" ha scritto in un post. Oggi la frase è stata ribadita nella fotografia. 

Il punto - Dai picchetti antisfratto al 'Salvini pensiero'

Diversamente da altri post, il messaggio non è piaciuto a tutti i commentatori di Facebook. Michele M, per esempio, scrive: "Felice di vedere che avete gettato la maschera. Chi vi vota almeno saprà di avere a che fare con un partito xenofobo e razzista". Davide G. commenta: "Va bene rilanciare il turismo anche nei piccoli stupendi borghi del Lazio, ma lasciamo altro genere di politica a Salvini e Meloni, grazie". E ancora. Tiziano S. aggiunge: "Capisco che stiamo in confusione...ma mischiare turismo del Lazio con un'emergenza mondiale ... ci fa cadere nel ridicolo". Un commentatore si dichiara elettore del M5S: "Io sostengo il M5S ma non accetto messaggi del genere. 'Meno migranti, che invece pesano sull'economica locale'. Che facciamo li buttiamo nel Tevere? Da un futuro governatore di una regione importante come il Lazio ci si aspetta una apertura mentale diversa e un messaggio del genere è superficiale e privo di buon senso". 

Anche un attivista della prima ora dei MeetUp romani come Claudio Sperandio prende pubblicamente le distanze su Facebook: "Questa slogan non mi appartiene. Mi spiace che per racimolare voti a destra si scenda così in basso: questa città e questa regione sono figlie di culture millenarie che mescolando il loro sangue hanno generato il popolo che siamo oggi. Stento a credere che il Movimento che nel 2013 ostentava manifesti con lo slogan 'Nessuno deve rimanere indietro' ora utilizzo l'emarginazione dei migranti per rilanciare l'economia locale: concetti assolutamente distanti, visto che parliamo di cose e persone. Fate sparire questo banner. Subito". 

L'obiettivo politico è chiaro. Servono voti e il terreno del centrosinistra nel Lazio, considerando l'alleanza della coalizione di Zingaretti con Liberi e Uguali e la presenza, ancor più a sinistra, di Potere al Popolo, è praticamente blindato. Diversa la situazione di un centrodestra diviso tra Parisi e Pirozzi e un voto leghista non ancora consolidato. Utile anche a livello nazionale a tenere aperte le porte a Salvini.

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