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INTERVISTA | Parisi: "Roma Lido ai privati e stop alla sanità di Zingaretti per ricchi e raccomandati"

Intervista al candidato presidente del centrodestra Stefano Parisi, leader e fondatore di Energie per l'Italia. Sanità, trasporti, rifiuti. Ricette e soluzioni riguardo le macro questioni di competenza regionale. 


Entro il 31 dicembre si esce da un decennio di sanità commissariata. Quali sono le sue priorità di intervento?

La sanità non è stata risanata, perché ha subito troppi tagli. Quando si dà un servizio solo ai ricchi o ai raccomandati non si può parlare di sanità risanata. Noi faremo tutto il contrario. Faremo in modo di organizzare i servizi diversamente: ambulatori h24 e presidi territoriali a partire dalle farmacie, insieme alle cure a domicilio e alle residenze per gli anziani sono solo alcuni dei punti da cui ripartire. Si rende conto che il Lazio spende 300milioni di euro l'anno per far curare i cittadini fuori regione?

Altro tema centrale sono i trasporti. Come si rilancia la Roma Lido, da due anni classificata come la peggior linea d'Italia?

Sono 100mila passeggeri al giorno, è la più popolata linea d'Italia. Se data in concessione ai privati potrebbe diventare una risorsa importante. 

Ha fatto un video della Pontina dissestata definendola la più pericolosa strada del Paese. Che impegno può prendersi con gli elettori per la messa in sicurezza?

Fare l'autostrada. 

La Roma Latina?

Sì certo. La faremo, al contrario di Zingaretti che non ha avuto il coraggio e che con l'allenza con Leu ha messo la parola fine a qualunque progetto. 

Però ci sono state (e ci saranno) diverse proteste. Penso a Tor de' Cenci, un quartiere che rischia lo stravolgimento dal passaggio della nuova arteria. 

Le proteste si affrontano e ai cittadini si spiegano le cose, come in tutti i paesi civili avviene. Le infrastrutture sono fondamentali, bisogna avere il coraggio di andare avanti. E' più facile arrivare a Napoli da Roma che a Latina. Le pare una cosa normale?

Sempre di proteste si parla quando si affronta il tema dei rifiuti. Lei ha detto più volte di voler riaccendere i termovalorizzatori esistenti, se necessario. Colleferro ad esempio. Ma sa che il territorio si solleverebbe contro l'impianto?

Anche in questo caso le rispondo che non ci si può bloccare davanti a ogni protesta. I cittadini vanno ascoltati, bisogna dialogarci ma basta spiegargli che l'inquinamento non è diminuito a Colleferro con la chiusura degli impianti. 

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