Bongiorno smentisce Storace in tv, lui: "Sei come Maga Magò"

"Sei come Maga Magò". "Sei come Berlusconi, insulti le donne". A poche ore dalle elezioni, è sfociato in un acceso scontro verbale tra Francesco Storace, candidato per il centrodestra nel Lazio quella "centrista", Giulia Bongiorno, il dibattito avvenuto questa mattina al Tgr Lazio.

Tutto è iniziato a causa di una domanda sull'utilizzo dei fondi europei per lo sviluppo del turismo nel Lazio. "La Regione deve guardare ai turismi: tra poco eleggeremo un nuovo 'piccolo' presidente della Regione, ma tra due settimane avremo un nuovo papa. Un evento che attirerà milioni di persone" stava spiegando Storace che non ha perso l'occasione per rivendicare il buon operato della sua amministrazione quando era governatore in tema di finanziamenti europei per il settore turistico.

Ed è proprio su questo punto che Giulia Bongiorno ha avuto qualcosa da ridire. "Quanti ne avete utilizzate?" l'ha interrotto la candidata sostenuta da Fli e Udc. Alla replica di Storace che ha risposto di averle utilizzate tutte, "il cento per cento", Giulia Bongiorno è scoppiata a ridere: "Ma se siete stati bacchettati, ma che fa, scherza?".

La reazione dell'avversaria ha innervosito Storace: "Dobbiamo lavorare a una partnership internazionale, come abbiamo fatto in quei cinque anni in cui la Bongiorno stava in Sicilia, e io a Roma. Dobbiamo uscire dalla superficialità". Poi ha attaccato apostrofando Giulia Bongiorno: "Ma chi sei, 'la Ciocchetti'? Maga Magò?". La risposta non si è fatta attendere: "Io ti sto facendo una domanda. Questo è tipico di Berlusconi: offendi le donne".

Il battibecco ha scatenato il caos negli studi televisivi tanto che anche altri candidati hanno alzato la voce. Un'altro dei presenti a un certo punto ha urlato: "Ti vergogni di Ciocchetti?" riferendosi alla candidata centrista. Presente al dibattito anche Nicola Zingaretti che non è stato risparmiato dagli appellativi di Storace: "Tra te e Zingaretti non c'é alcuna differenza" ha affermato il leader de La Destra, sempre riferito a Giulia Bongiorno.

In una nota, Nicola Zingaretti, ha espresso la sua solidarietà: "Quelle di Storace sono parole figlie di una cultura maschilista che in questi anni ha così tanto danneggiato il livello civile della nostra democrazia e ha mortificato le donne".