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Regionali Lazio 2013

"Quali possibili 'scenari' post voto?": ecco tutte le risposte dei candidati

Verso le elezioni regionali Romatoday ha intervistato tutti i candidati alla presidenza

Al voto per la prossima tornata delle regionali ci sono 12 candidati presidenti. Ad ognuno abbiamo chiesto possibili 'convergenze' post voto: ecco tutte le risposte dei candidati

Nicola Zingaretti  - Partito Democratico, Lista civica Zingaretti, Sinistra Ecologia e Libertà, Centro Democratico, Partito Socialista Italiano

Qualche settimana fa c'è stato un incontro tra Lei e il leader di Rivoluzione Civile in vista di una possibile alleanza a queste elezioni. C'è qualche possibilità che un avvicinamento tra le due formazioni avvenga dopo il voto? C'è qualche punto in comune?

"Ho parlato in più di un'occasione della necessità di avviare una fase costituente per riformare completamente la Regione. Dobbiamo definire scelte strategiche che riguardano l'assetto istituzionale, i rapporti con i territori, la legge elettorale. Sarebbe arrogante, oltre che stupido, chiudersi in se stessi e non aprirsi a un confronto positivo con altre coalizioni e altre forze politiche. Ovviamente con una verifica sui contenuti". Leggi tutta l'intervista

Francesco Storace - Popolo della Libertà, La Destra, Mir, Movimento Cittadini e Lavoratori, Fratelli D'Italia, Cristiano Popolari, Grande Sud, Lista Civica Storace

I sondaggi dicono che il Movimento 5 Stelle prenderà una quantità consistente di voti alle prossime elezioni. Non temete un superamento del M5S sul vostro schieramento? E il voto disgiunto? Crede possa essere un problema?

"Veramente i sondaggi dicono il contrario. E poi, se mai, il problema del Movimento 5 Stelle è della sinistra. In quanto al voto disgiunto non credo possa essere un problema, anzi. Sto ricevendo telefonate da persone di altri schieramenti che mi hanno confermato che daranno indicazione di votare per me come presidente". Leggi tutta l'intervista

Davide Barillari - Movimento 5 Stelle

A proposito. Il vostro peso politico può diventare "allettante" per alcuni partiti. Venerdì sera nel corso della trasmissione a Sky il radicale Rossodivita vi ha teso una mano su determinati temi. Vede la possibilità di alleanze oppure esclude a prescindere questa eventualità?

"Il Movimento 5 Stelle è chiuso a qualsiasi accordo pre-elettorale con chi ha distrutto la sanità, la scuola e il lavoro. Pd e Pdl da questo punto di vista sono uguali. Ci potrà essere una alleanza sulle singole proposte. Ma dopo le elezioni, in consiglio comunale. Valuteremo di volta in volta se sono proposte che possono essere interessanti per tutti". Leggi tutta l'intervista

Giulia Bongiorno - Lista Civica Giulia Bongiorno

A livello nazionale c'è un'interlocuzione tra il centro sinistra e lo schieramento di Monti. E' possibile pensare a un asse simile anche nel Lazio?

"La mia lista civica punta a vincere le elezioni, per cui non mi sento un alleato di nessuno ma un candidato in competizione per la Presidenza. Ovviamente, la contrapposizione fra schieramenti non può essere ideologizzata. La politica è fatta di idee, valori e programmi per governare. Eventuali alleanze si misureranno con i programmi". Leggi tutta l'intervista

Sandro Ruotolo - Rivoluzione Civile

Qualche settimana fa Ingroia ha incontrato Zingaretti per parlare di una possibile alleanza che però non si è concretizzata. Dopo le elezioni vede una possibilità di avvicinamento?

Per ora corriamo da soli e saremo alla Pisana grazie ai voti che prenderemo come Rivoluzione Civile. Chi vincerà potrà scegliere. Se Zingaretti vorrà governare con una coalizione di centro sinistra interloquirà con Rivoluzione Civile, se invece vorrà governare a fianco dei montiani noi saremo all'opposizione. Siamo l'alternativa al Monti bis anche in regione Lazio. Anche se in questa regione, rispetto al livello nazionale, c'è un aggravante: l'Udc schierato con Monti non era al fianco di Berlusconi mentre nel Lazio era nella maggioranza della Polverini". Leggi tutta l'intervista

Giuseppe Rossidivita - Amnistia, giustizia e libertà

Vede possibile un riavvicinamento alla coalizione di centrosinistra capitanata da Zingaretti dopo le elezioni?

"Se rimarrà questa la classe dirigente assolutamente no. Siamo contrari a dare l'insegnamento che isolare chi denuncia il malaffare sia una cosa giusta. E Zingaretti ha dato questo tipo di esempio. Evidentemente non voleva avere vicino nessuno che potesse mettere i bastoni tra le ruote della sua azione di governo. Ma noi non demordiamo e continueremo a fare quello che abbiamo sempre fatto: denunciare il malaffare."

Una parte del suo partito si è opposto fermamente alla possibilità di un'alleanza "tecnica" con il centrodestra di Storace. Lei che posizione ha avuto nei confronti di questa vicenda?

"Partiamo dal presupposto che considero sia il centrosinistra che il centrodestra come dei comitati d'affari che di volta in volta si spartiscono percentuali di bottino. Zingaretti non puzza meno di Storace, entrambi sanno di partitocrazia. Data per assodata questa analisi politica, Storace ha dimostrato di avere un afflato democratico proponendoci quell'apparentamento tecnico. Naturalmente era utile anche a lui per opporsi a Zingaretti. Però ha avuto il coraggio di concederci la possibilità di rimanere in consiglio "a controllarlo". Non avevamo l'obbligo di sottoscrivere il suo programma".

Nè il centrodestra nè il centrosinistra. Dove collocare la vostra lista?

"Siamo alternativi. Tra centrosinistra e centrodestra si è semplicemente instaurata un'alternanza controllata. Tutti hanno accettato di portare a ben 14 i milioni di euro di fondi per il finanziamento dei gruppi". Leggi tutta l'intervista

Alessandra Baldassari - Fare per fermare il declino

Avete deciso di correre da soli. Vedete già delle possibili alleanze o avvicinamenti posto voto?

"Se ci fossero state delle possibili alleanze con alcune delle forze politiche in campo le avremmo strette prima di arrivare al voto e non dopo. Sarebbe stato più utile. Saremo un'opposizione scomoda come lo siamo stati fino a questo momento. Ma non solo. Siamo aperti ad appoggiare tutte le proposte che riteniamo concrete, costruttive e in linea con il nostro percorso. Un percorso dai tempi lunghi, non intendiamo illudere nessuno". Leggi tutta l'intervista

Pino Strano - Rete dei cittadini

A propostio di schieramenti ideologici. La Rete dei cittadini, è più vicina a destra o a sinistra?

"Siamo lontani da qualsiasi scheramento. Secondo me è necessario decidere sui singoli temi o progetti come cittadini e non come esponenti di un partito politico. Per il nostro movimento la rappresentanza politica deve essere uno strumento in mano ai cittadini". Leggi tutta l'intervista

Luigi Sorge - Partito Comunista dei Lavoratori

Perchè avete deciso di correre da soli senza allearvi con altri partiti della sinistra? Non vedete possibile nemmeno alcun avvicinamento a Rivoluzione Civile?

"Appunto perchè siamo l'unico partito anticapitalista siamo orgogliosi di correre da soli a queste elezioni, non solo regionali ma anche nazionali. Da una parte c'è Sel alleato del Pd solo con la prospettiva di una poltrona. Dall'altra i vari Ferrero e Diliberto. Tutta gente che ha già governato e il risultato è sotto gli occhi di tutti. Non c'è nessun altro partito che mette al centro il lavoro come il nostro. Troppe differenze tra noi e Rivoluzione Civile. Il Pcl è contro il pagamento del debito nei confronti delle banche, che per noi vanno nazionalizzate, mentre invece Rivoluzione Civile sostiene che il debito vada rinegoziato. A livello nazionale così come quello regionale. E poi dentro a Rivoluzione Civile c'è anche Di Pietro, un liberale che ha affossato in ogni modo le commissioni di inchiesta sul G8 di Genova. Noi non avremo nessuna convergenza con partiti che non hanno in agenza l'aticapitalismo". Leggi tutta l'intervista

Simone di Stefano - Casa Pound Italia

A destra del centro destra ci sono diversi partiti in corsa per le regionali. Non pensa che questo possa indebolirvi? Vede possibile un avvicinamento su determinati temi? E con il centrodestra?

Con il centrodestra mai. Non ci sarà nessuna convergenza con chi ha sostenuto il governo Monti, il governo più antinazionale che abbiamo mai avuto. Con la destra radicale ugualmente. Noi abbiamo una visione completamente diversa dalle altre forze in campo su diversi temi come la laicità dello stato, l'aborto e le coppie di fatto. Poi stiamo parlando da un lato di Fiamma Tricolore che sarà forse alla sua ultima avventura elettorale e dall'altro di Forza Nuova ferma da anni a uno 0,6 per cento e sempre sugli stessi temi. Noi siamo invece la novità della politica italiana in grado di dialogare anche con gli scontenti.

A proposito di scontenti. Qualche settimana fa avete manifestato un avvicinamento a Grillo. E' possibile questa convergenza anche nel Lazio?

Noi dialoghiamo con tutte le forze politiche esterne agli schieramenti. Grillo ha messo in campo alcune soluzioni che ci vedono concordi, come al sovranità monetaria, il ritorno delle fonti energetiche in mano pubblica, il mutuo sociale. Non vedo perchè non dovremmo appoggiarci reciprocamente su queste proposte. Ci sono anche tante differenze però". Leggi tutta l'intervista

Luca Romagnoli - Fiamma Tricolore

Vede possibile un avvicinamento post-voto al centro destra di Storace?

"Il centro destra di Storace ospita anche il Pdl in coalizione che con gli scandali che hanno portato alle dimissioni della Polverini, ha dato prova di incapacità e malgoverno. Vedo difficile un avvicinamento. O si depura più di quello che sostiene di aver fatto oppure porteremo avanti la nostra battaglia fino in fondo. Inoltre Storace è già stato presidente della regione Lazio e gli esiti della sua legislatura sono noti a tutti. In questo caso "repetita non iuvant".

I partiti in corsa alle regionali che si posizionano a destra della coalizione di centrodestra sono diversi. Perchè questa frammentazione?

"Perchè ci sono delle differenze nel metodo e nel merito. Prima di tutto non condividiamo i metodi usati dagli altri partiti per fare propaganda. Mi riferisco a Forza Nuova e Casa Pound ma anche a La Destra, partecipe della pessima amministrazione regionale uscente. Non c'è alcuna differenza tra loro e Pdl. In secondo luogo, il merito. Il nostro programma è socialmente orientato e contiene cose ragionevoli e condivisibili. E questo è testimoniato anche dal fatto che nelle nostre liste non ci sono solo militanti ma anche persone che non appartengono al nostro partito". Leggi tutta l'intervista

Roberto Fiore - Forza Nuova

La destra radicale in regione si presenta frammentata in diversi partiti. Non pensate che questo possa indebolirvi? Non c'è possibilità di alleanza o per lo meno convergenza su determinati temi con le altre forze di destra radicale? E con il centrodestra di Storace?

"Forza Nuova, da anni, si presenta alle elezioni fuori dagli schemi, contro il centrodestra ed il centrosinistra. Altri, invece, fino a ieri hanno sostenuto il centrodestra e questo indubbiamente ingenera diffidenza. Tuttavia su alcuni temi come ad esempio la moneta locale che Forza Nuova porta avanti da sempre e che altri oggi stanno imitando ci può essere una convergenza d'intenti. Non è possibile dialogare con chi come Storace ha difeso l'operato della Polverini o ha avuto la faccia tosta di far mettere a bilancio della regione Lazio più di 40mila euro in bar ristoranti ed alberghi. Con loro c'è poco da dialogare". Leggi tutta l'intervista

Intervista a Sandro Ruotolo, candidato di Rivoluzione Civile nel Lazio
 


 

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Intervista a Francesco Storace candidato presidente per la Regione Lazi


 

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