rotate-mobile
Regionali Lazio 2013

Regionali, Ruotolo: "Dialogo post voto con Zingaretti? Solo se non si accorda con l'Udc"

"Noi siamo l'unica alternativa a un Monti bis anche nel Lazio". Intervista a Sandro Ruotolo, giornalista e candidato alla presidenza della regione Lazio per Rivoluzione Civile.

"L'Udc della Polverini è lo stesso Udc che oggi sta con i montiani". Sandro Ruotolo, giornalista e candidato alla presidenza del Lazio per Rivoluzione Civile è chiaro: "Noi siamo l'unica alternativa a un Monti bis anche nel Lazio. Se Zingaretti guarderà alla Bongiorno noi saremo all'opposizione".

Il Lazio è l'unica regione in cui Rivoluzione Civile ha presentato una lista "locale". Perchè questa scelta?

Pensiamo che nel Lazio sia necessario un cambiamento. Il Lazio è la regione degli scandali, per questo c'è bisogno un rinnovamento profondo della politica. Non a caso il nostro primo obiettivo è riportare alla Piasana "legalità e trasparenza".

Quali sono i punti che ritenete più urgente affrontare?

Il nostro programma è chiaro. Prima di tutto vogliamo chiudere con la stagione delle emergenze e dei commissariamenti sia nel campo della sanità che in quello dei rifiuti. Seguono un impegno deciso per rilanciare l'occupazione e il rifinanziamento della legge regionale per il salario minimo garantito e il reddito di cittadinanza. Inoltre nel nostro programma abbiamo inserito anche una serie di misure per abbattere la casta.

Quali?

Prima di tutto lo stipendio dei consiglieri che potrà arrivare a un massimo di tre mila euro. Poi la riduzione dei finanziamenti ai gruppi consiliari. In questo caso è necessario garantire la trasparenza per ogni voce di spesa con la pubblicazione delle entrate e delle uscite, specificando come quelle risorse vengono spese e istituendo un unico conto corrente presso la ragioneria regionale in modo da permettere a tutti i consiglieri del gruppo di essere al corrente di come vengono utilizzati i finanziamenti. Questo è l'unico modo per evitare scandali "Fiorito".

Nelle vostre liste ci sono molti volti nuovi provenienti dalla società civile ma anche alcuni consiglieri uscenti (Verdi, Fds, Pdci) dalla scorsa amministrazione. E' un modo per dare fiducia anche alla "vecchia politica"?

Il nostro obiettivo principale è quello di cambiare politica. Lo chiediamo agli altri ma saremo noi i primi a cambiare. In relazione ai consiglieri uscenti, credo che i partiti non siano tutti uguali. Gli ex consiglieri presenti nelle nostre liste erano all'opposizione della passata amministrazione, il loro non è un atto di trasformismo. A differenza dell'Udc che era in maggioranza a fianco della Polverini e ora prende le distanze schierandosi con i montiani.

Qualche settimana fa Ingroia ha incontrato Zingaretti per parlare di una possibile alleanza che però non si è concretizzata. Dopo le elezioni vede una possibilità di avvicinamento?

Per ora corriamo da soli e saremo alla Pisana grazie ai voti che prenderemo come Rivoluzione Civile. Chi vincerà potrà scegliere. Se Zingaretti vorrà governare con una coalizione di centro sinistra interloquirà con Rivoluzione Civile, se invece vorrà governare a fianco dei montiani noi saremo all'opposizione. Siamo l'alternativa al Monti bis anche in regione Lazio. Anche se in questa regione, rispetto al livello nazionale, c'è un aggravante: l'Udc schierato con Monti non era al fianco di Berlusconi mentre nel Lazio era nella maggioranza della Polverini.

La sanità della regione Lazio è commissariata. Come uscirne?

Per prima cosa bisogna procedere allo sblocco delle assuzioni. La politica dei tagli indiscriminati, la chiusura degli ospedali di provincia, le esternalizzazioni, la precarizzazione dei lavoratori hanno solamente peggiorato il servizio. In secondo luogo è necessario ridurre i finanziamenti alla sanità convenzionata che per i cittadini non ha costi aggiuntivi ma invece pesa notevolmente sulle casse regionali. I fondi risparmiati vanno direzionati sulla sanità pubblica. Inoltre la sanità convenzionata tende ad essere affidata ad amici di amici. Pensi a tutti i consigli di amministrazione, alle consulenze e alle cariche di questo comparto.

Altra emergenza: i rifiuti. Qual'è la vostra posizione?

La strada da percorrere per uscire dall'attuale situazione è la strada dei rifiuti zero. Non è necessaria alcuna nuova discarica se si sviluppa il ciclo virtuoso del riciclo e del recupero dei rifiuti. Siamo contrari anche agli inceneritori che provocano danni alla salute e mortificano la raccolta differenziata. A riguardo proponiamo la realizzazione di otto impianti di compostaggio per la trasformazione della parte umida del rifiuto e di otto impianti per il recupero della frazione secca.

A proposito di impianti. Siete favorevoli alla realizzazione dell'inceneritore di Albano, già approvato dalla regione negli anni scorsi?

Assolutamente no. Siamo contrari.

Però la regione Lazio ha un'emergenza rifiuti che non può aspettare l'avvio del ciclo virtuoso da lei descritto. Nel frattempo come uscire dal "rischio sanzioni" da parte dell'Unione Europea?

Una soluzione transitoria è quella di portare i rifiuti all'estero. Portare a livelli altissimi la raccolta differenziata si può fare. Succede a San Francisco ma anche in alcuni comuni virtuosi del Lazio dove la raccolta differenziata sfora il 70 per cento.

La regione Lazio ha tra le proprie competenze anche l'approvazione di tutta una serie di grandi opere. Penso per esempio alla nuova autostrada Roma-Latina. Che posizione avete a riguardo?

Proprio oggi sto per firmare un appello contro la realizzazione della Roma-Latina. Siamo contrari alle grandi opere che distruggono il territorio che, al contrario, va salvagurdato. Per i pendolari non serve incentivare l'utilizzo del mezzo privato ma più treni, quelli per i pendolari, e meno Alta Velocità. Nel Lazio inoltre bisogna procedere alla creazione di un'unica azienda di trasporto che coordini il "ferro" con la "gomma".

Uno dei punti all'ordine del giorno della campagna elettorale di quasi tutti i partiti sono i costi della politica.

Non solo chiederemo una riduzione degli stipendi per tutti i consiglieri ma assicuriamo che i consiglieri di Rivoluzione Civile che verranno eletti non prenderanno più di tremila euro al mese.

A maggio si voterà anche al Comune di Roma. Nei mesi scorsi si è parlato di un possibile vostro sostegno a Sandro Medici. Conferma questa scelta?

Rivoluzione Civile non è un treno da prendere per questa tornata elettorale ma un nuovo soggetto politico che si presenterà nel futuro a tutte le tornate elettorali. Siamo nati da un mese e per ora siamo concentrati sulla regione Lazio, su Camera e Senato. Per quanto riguarda il comune di Roma, Sandro Medici è sicuramente un buon nome. Se ci saranno le primarie di coalizione, rivoluzione civile si esprimerà con un proprio candidato. Però ripeto: per ora meglio concentrarsi sulla regione Lazio.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Regionali, Ruotolo: "Dialogo post voto con Zingaretti? Solo se non si accorda con l'Udc"

RomaToday è in caricamento