rotate-mobile
Regionali Lazio 2013

Comunali, Rampelli (Fdi): "Ora Alemanno indica le primarie"

Il crollo del centrodestra a Roma ha definito il quadro con cui si arriverà alle elezioni comunali. Intervista a Fabio Rampelli (Fratelli d'Italia) per un commento 'a caldo' dopo le elezioni

Alle ultime elezioni il centrodestra nel Lazio, ma soprattutto a Roma, ha subito un crollo. Un avvertimento per Alemanno? Per un commento post-elettorale "a caldo" Romatoday ha intervistato Fabio Rampelli, ex deputato Pdl, tra i fondatori di Fratelli d'Italia insieme a Giorgia Meloni e Guido Crosetto, partito con cui è stato eletto alla Camera alle ultime elezioni.

Fratelli d'Italia alle ultime elezioni può dire di aver ottenuto un buon risultato. Nel Lazio si è accreditato come la seconda forza di centrodestra dopo il Pdl. Un commento a caldo?

Il mio commento su Fratelli d'Italia è positivo. Non dobbiamo dimenticare che è un partito nato solo 40 giorni fa ed è stato in grado di superare formazioni come quelle di Ingroia o La Destra di Storace. Quest'ultimo in particolare nel Lazio era anche candidato come presidente della regione. Questo risultato dimostra la sostanza di un'offerta politica che è stata apprezzata.

Il centrodestra però nel Lazio, ma soprattutto a Roma, è crollato tanto che se si dovesse andare a votare domani per il Campidoglio i dati dicono che ci sarebbe un ballottaggio tra il centrosinistra e il movimento di Grillo. Come fare i conti con questo scenario?

Il centrodestra negli utlimi anni ha commesso molti errori e i suoi elettori non gliel'hanno perdonato. L'unico approccio possibile in questi due mesi che ci separano dalle comunali a Roma è quello di riprendere la strada di un profondo cambiamento. Dimostrare agli elettori che si sta facendo autocritica e tesoro degli errori del passato. Sicuramente pesano i tre anni dell'ultimo governo regionale. Bisogna essere in grado di dimostrare una forte discontinuità da quell'esperienza. Noi, uscendo dal Pdl e formando Fratelli d'Italia abbiamo dato una risposta radicale interpretando questa richiesta di riscatto.

A proposito di discontinuità, Gianni Alemanno ha già affermato di ricandidarsi per la poltrona di sindaco di Roma. Non crede che sia meglio passare dalle primarie?

Le primarie sono indispensabili e lo stesso Alemanno ha caldeggiato in passato tale ipotesi. Per il Comune di Roma credo si possa procedere su questa strada per decidere chi sarà il candidato per il centrodestra. Noi sceglieremo chi sostenere.

Avrete un vostro candidato? Ormai il nome di Giorgia Meloni è stato fatto più volte.

E' una notizia che è sempre stata lanciata dai giornali ma mai dal partito e soprattutto dalla diretta interessata. E poi in queste ultime settimane abbiamo avuto davanti una campagna elettorale impegnativa che si è conclusa oggi dal momento che lo spoglio non è ancora terminato. Non c'è proprio stato lo spazio per occuparsi del Comune di Roma.

Come giudica il risultato ottenuto da Storace?

Storace ce l'ha messa tutta. Era una missione proibitiva dopo i tre anni devastanti dell'amministrazione Polverini con scandali terribili come quello "Fiorito" e "Maruccio" che sono finiti sui giornali di mezzo mondo. Con un pagina così alle spalle una vittoria del centrodestra era praticamente impossibile così come accaduto per il centrosinistra con l'esperienza di Marrazzo, finita anch'essa con uno scandalo. Storace non c'entra nulla e mi dispiace che non sia riuscito ad entrare alla Camera.

Cosa farete ora?

Fratelli d'Italia ora andrà avanti sulla sua strada. Abbiamo sempre dichiarato che il nostro obiettivo è quello di riformare il centrodestra, una specie di Alleanza Nazionale, non un partito di destra ma di centrodestra. Abbiamo dimostrato che Fratelli d'Italia è un partito che c'è e funziona.

Il Movimento 5 Stelle nel Lazio, soprattutto alle politiche, ha dimostrato di essere un forza determinante. Grillo fa paura anche a destra?

Non abbiamo paura del Movimento 5 Stelle. Ha raccolto energie importanti ma fornisce la risposta sbagliata. L'esigenza di pulizia che ha portato tantissimi cittadini a votarli è giusta e comprensibile ma quella del Movimento 5 Stelle è una politica che distrugge. Basta vedere cosa sta accadendo a livello nazionale: non hanno ancora deciso cosa fare dei propri voti e dei propri seggi. Bersani chiede un sostegno ma sembra che ancora non ci sia questa volontà da parte loro. Dicono che ci sarà una convergenza solo sulle singole proposte ma se non c'è un governo e una maggioranza è difficile arrivare a tali proposte. Il voto dettato dalla rabbia nella cabina elettorale rischia di trasformarsi in un boomerang per i cittadini.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Comunali, Rampelli (Fdi): "Ora Alemanno indica le primarie"

RomaToday è in caricamento