rotate-mobile
Regionali Lazio 2013 San Giovanni / Via Mirandola

Storace scende in campo, a Zingaretti: "Realizzi che può perdere"

Il leader de La Destra lancia la sua candidatura. Quattro i punti chiave: "Sobrietà, occupazione, sanità e sociale"

Francesco Storace lancia la propria candidatura alla presidenza della Regione, e lo fa da un quartiere che conosce bene, dove a metà degli anni 80 è stato Consigliere circoscrizionale.

I PUNTI CHIAVE DEL PROGRAMMA - Davanti ad una sezione Pdl gremita in ogni ordine e posto, con una ventina di simpatizzanti che occupano anche il marciapiedi davanti il civico 39 di via  Mirandola, Storace ha lanciato le parole chiave della sua candidatura:“Per conquistare il governo della Regione credo che occorra puntare su una politica che riscopra finalmente la sobrietà, che punti sulle politiche per il lavoro come obiettivo grande, su una sanità costruita sul territorio e su un sociale che cominci finalmente a prevedere i diritti per i cittadini italiani” sintetizza l’ex governatore ai colleghi della Tv, prima di varcare l’ingresso della sezione.

STORACE ED IL TERRITORIO - “Sono contento di questa iniziativa che vede nascere la mia proposta di candidatura in uno dei quartieri più popolari di Roma – chiarisce Storace, dopo gli interventi di presentazione del Consigliere municipale Pdl Roberto Fedeli e del collega Giovanni Simotti (La Destra) -  Tuscolano è  un quartiere ad altissima densità abitativa, base sociale di quelle che soffrono davvero le tragedie provocate dal governo Monti. Ceto medio, i tartassati dai ministri “tassassini” di Mario Monti.

GLI SFIDANTI PASSATI E PRESENTI - Un paio di battute l'ex Presidente regionale le indirizza  sia verso quello che fu il suo successore, che contro il  suo attuale avversario di centro sinistra. “Io non so se sia stato il miglior Presidente della Regione Lazio, ma dopo Marrazzo so almeno che non sono stato il peggiore – ironizza Storace, che successivamente aggiunge -  Zingaretti dovrà incominciare a immaginare che può perdere le elezioni e rendersi conto che questa battaglia noi la faremo con almeno quattro obiettivi” già sintetizzati in precedenza.

I VOTI ED I SEGGI - Sulla ritrosia di alcuni esponenti di centrodestra, in merito alla sua candidatura, Storace mostra di avere le idee molto chiare “Vorrei che non si dicesse una cosa: non bisogna candidare Storace perché sennò prende troppi voti. Ma che volete, quelli che prendono pochi voti? Volete vincere o perdere? Se si vincono le elezioni i seggi si vincono per tutti, non solo per la Destra”. Infine, rivolgendosi idealmente ai cittadini, rappresentanti nel pomeriggio da una cinquantina di simpatizzanti, l’ex governatore del Lazio dice “Mi ha meravigliato ricevere tanti messaggi di cittadini che dicevano ‘non vado a votare, se c’è lei però, ci vado’. Beh, questo mi inorgoglisce – e sempre rivolgendosi a questi elettori, Storace confida una propria ambizione - Mi piacerebbe potermi riaffacciare dal balcone sulla Cristoforo Colombo per poter dire: dove eravamo rimasti? E poter ricominciare proprio da lì”.

Storace lancia la sua candidatura alla Regione Lazio

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Storace scende in campo, a Zingaretti: "Realizzi che può perdere"

RomaToday è in caricamento