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Giovedì, 25 Aprile 2024
Regionali Lazio 2013

Regionali: la Cancellieri spiazza tutti. E' caccia aperta ai candidati

Il voto entro 90 giorni esclude l'accorpamento con le comunali. A sinistra in pole Andrea Riccardi; nel centrodestra si fa strada l'ipotesi Regina

Al voto entro 90 giorni. Tradotto: alle urne entro Natale. Le parole del ministro Cancellieri hanno dato una scossa ai partiti che, sottobanco, lavoravano per l'accorpamento della tornata regionale con quella comunale. Il tutto da svolgersi a febbraio. Il ministro degli interni però ha sorpreso tutti e di colpo ha fatto sì che si avessero due certezze.

La prima: Alemanno difficilmente si dimetterà e quindi per Roma si andrà a votare a primavera 2013. La seconda: per arrivare ai candidati alla Pisana, a destra come a sinistra, è quasi impossibile passare per le primarie. Mancherebbero infatti i tempi tecnici per un doppia campagna elettorale. Unica data buona per il voto potrebbe infatti essere il 16 dicembre. L'alternativa? Il 13 gennaio. Ecco quindi le due coalizioni alle prese con il più classico del totocandidati.  

CENTROSINISTRA - Andrea Riccardi è il nome più gettonato. Il ministro per la cooperazione internazionale però preferirebbe la candidatura al Campidoglio. Lui in realtà smentisce la volontà di candidarsi, ma, tra le righe e dai rumors raccolti, la sua preferenza per la poltrona di Alemanno è evidente. La sua candidatura alla Pisana sarebbe però funzionale all'alleanza PD - UDC. Il suo curriculum infatti lo rende il candidato ideale per i centristi che non avrebbero problemi ad appoggiarlo. Questo renderebbe meno imbarazzante anche un eventuale appoggio a Zingaretti nella corsa al Campidoglio. Un appoggio che passerebbe però per un apparentamento ad un eventuale ballottaggio. Resta da convincere Riccardi. L'alternativa per il Pd è pericolosa: chiedere a Zingaretti di correre per la Regione ed appoggiare Riccardi in Campidoglio. Un cambio di rotta questo assai difficile perché costringerebbe di fatto la coalizione a rimangiarsi l'idea delle primarie (dalle quali difficilmente Riccardi accetterebbe di passare) mettendo di fatto a rischio l'alleanza con le altre forze di centrosinistra.

Il Pd anche per questo sta pensando a dei nomi alternativi. In pole c'è Enrico Gasbarra, attuale segretario del PD Lazio, ben visto anche dai centristi. C'è  poi l'europarlamentare David Sassoli che, da ex giornalista, rinverdirebbe la tradizione inaugurata da Badaloni e proseguita da Marrazzo. Ancora Giovanna Melandri, Silvia Costa e Roberto Morassut che rappresenterebbero nomi per andare a riequilibrare la situazione all'interno dei democratici. E Sel, Idv e Verdi? I partiti minori non stanno a guardare e pensano a delle primarie proponendo i loro nomi forti a livello regionale. Ecco così rispettivamente Nieri, Maruccio e Bonelli. Come detto però le primarie sono un'opzione difficile da pensare.

CENTRODESTRA - Dall'altra parte la situazione è difficile da decifrare. All'indomani delle dimissioni della Polverini scrivevamo di un Alemanno pronto a  sacrificarsi per un nuovo soggetto politico del centrodestra. I fatti sembrano andare verso quella direzione, ovvero verso gli ex An scissi dal Pdl. L'ultimo sgarbo a livello nazionale è stato quelle delle candidature siciliane dove nelle liste sarebbero presenti solo ex Forza Italia. La cosa non è andata giù ad Alemanno in prima persona che è sempre più convito della svolta a destra. Questa situazione però viene complicata dalla fretta imposta ieri dalla Cancellieri. Il travaglio nel Pdl, il caso Fiorito, le faide interne e i possibili sommovimenti, fanno infatti passare in secondo piano il nome per la Pisana. Qualcuno però dovrà pur correre. Ed è qui che le anime forziste ed ex An convergerebbero nell'indicare un candidato esterno, da sostenere insieme anche in caso di scissione.

L'ala forzista propone l'onnipresente Luisa Todini. Onnipresente perché ad ogni tornata elettorale l'imprenditrice finisce sui giornali come possibile candidata. Fu così ad esempio nel 2010 quando poi la spuntò la Polverini. Gli ex An, con Alemanno in testa, sono però pronti a sparigliare il campo con un nome importante quale quello di Aurelio Regina, da alcuni già ribattezzato 'Aurelio Regione'. Venerdì infatti Alemanno e Augello hanno incontrato Giancarlo Cremonesi, presidente della Camera di Commercio, e lo stesso Aurelio Regina. L'incontro, che doveva restare segreto, avrebbe sondato la disponibilità di Regina a  correre per il centrodestra. Il nome del presidente di Confidustria Lazio sarebbe ben visto anche da Berlusconi e potrebbe unire nel sostegno le due anime, o forse i due partiti nel partito, del Pdl laziale.

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