Grillo a Roma: giornalisti italiani non ammessi sul palco
L'ingresso è consentito esclusivamente ai media stranieri e a Sky Tg24
"Sono di Romatoday, ho mandato la mail per l'accredito stampa. Posso entrare?". "Un attimo che controlliamo sulla lista". E' iniziato più o meno così, per tanti giornalisti di diverse testate, il tentativo di accedere all'area del palco della chiusura della campagna elettorale del Movimento 5 Stelle, lo Tsunami Tour. Subito però è prevalsa la confusione. "Non c'è sulla lista". "Ha ricevuto la conferma?". "E' sicura di aver ottenuto l'accredito?"
Difficile ottenere delle informazioni precise. Nessuno fornisce informazioni precise. "Tutte le liste sono state mandate a Milano, lì hanno confermato gli accrediti, io sono dell'organizzazione di Roma: non posso dire nulla di più. Se vi è arrivata la mail di conferma potete entrare altrimenti dovrete stare fuori" spiega una volontaria mandata a fare da "scudo" di fronte a un gruppo di giornalisti sempre più innervosito. Un'altra si mette a fare l'appello delle testate presenti sul foglio.
"Sembra possa entrare solo la stampa straniera. Forse è entrata Sky e la Rai". E infatti, dei reporter di Rai Due vengono fatti entrare anche se dopo circa mezz'ora di discussione all'ingresso delle transenne. Le notizie si rincorrono tra i giornalisti, sempre più increduli e innervositi. Sembra una beffa. Il gazebo addetto alle liste 'trasloca' lontano dalle transenne perchè le proteste dei cronisti sono sempre più insistenti. Tanto insistenti che a un certo punto qualcuno perde la pazienza e prova a spingere per entare. "Vogliamo lavorare" il coro unanime.
In poco tempo, chiamate dai volontari, arrivano le forze dell'ordine che cercano di calmare gli animi. "Non capiamo in base a quali criteri siano state selezionate le testate" si giustificano i giornalisti. E infatti nessuno sa spiegarlo. Solo dopo tre ore dalle prime proteste e solo dopo l'intervento della polizia il retropalco dello Tsunami Tour viene aperto anche alla stampa italiana.
Duri i commenti delle associazioni di settore. L'Associazione stampa parlamentare "ritiene inaccettabile che agli insulti rivolti a giornalisti e cameramen nei giorni scorsi, il Movimento 5 Stelle aggiunga oggi la discriminazione fra testate e giornalisti italiani e stranieri e fra reti televisive italiane''. Per l'associazione ''negandosi al confronto con la stampa e consentendo l'accesso al backstage e al palco solo a pochi cronisti scelti, M5S e il suo leader Beppe Grillo rifiutano le più elementari logiche democratiche e di trasparenza. L'Asp esprime al riguardo tutta la propria protesta e preoccupazione e si augura che tali comportamenti non si ripetano nella gestione della comunicazione da parte dei rappresentanti del Movimento che verranno eletti in Parlamento''.
Il candidato del centrodestra, Francesco Storace, d'accordo con il Movimento 5 Stelle anche se per polemica. ''I giornalisti se lo meritano. E' diretta conseguenza del comportamento accomodante della stampa italiana nei confronti di Grillo, perchè poi lui può pontificare su tutto'' ha affermato a margine di un'iniziativa elettorale a Formia. ''Io sto aspettando ancora oggi - ha aggiunto - che qualcuno chieda a Zingaretti conto su un dirigente nominato dopo una condanna per violenza sessuale. Non c'e' un giornalista che gli faccia questa domanda. E cosa ci stanno a fare?''.
